Capitolo 14: Il Ritorno Dell'Abbandonatrice

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Kelly stava per uscire per andare a lavoro. I ragazzi andavano a scuola da un mese e dallo scontro nessun'altro aveva preso in giro Brooklyn. Mark non era tornato a scuola, sua madre l'aveva trasferito alla Chicago Elementary

Kelly mise il giubbotto e prese la borsa

"Ciao ragazzi! Non dimenticate di alzarvi e prendere l'autobus! Brooklyn, Erin verrà a prenderti a scuola verso mezzogiorno per il tuo appuntamento dal medico, appunti sul bancone! Fate i bravi"

Aprì la porta e vide Sylvie lì davanti che stava per bussare

"Kelly..."

"No. Farò tardi a lavoro, parliamo più tardi. I ragazzi sono dentro"

Kelly andò via arrabbiato con Sylvie che urlava il suo nome dietro di lui. Lui sbatté la portiera della Camaro e partì

Sylvie entrò e vide i ragazzi prepararsi per scuola. Kelly Jr e Leslie corsero da lei per abbracciarla. Brooklyn le lanciò un'occhiata e tornò a mangiare la colazione

"Hey ragazzi! Mi siete mancati tantissimo"

"Come sta zia Megan?" chiese Leslie

"Si sente meglio"

"Bene" disse Kelly Jr

"Brooklyn ti prego parlami"

Brooklyn la ignorò e fin' di prepararsi per la scuola. Sylvie aveva uno sguardo di tristezza sul viso

"Brooklyn ti prego. Mi dispiace essermene andata dopo averti trovata. Lei aveva bisogno di me"

"Io avevo bisogno di te! Sono stata stuprata e violata da un uomo più grande di me e tu te ne sei andata! Non sei una madre per me. Puoi smetterla di parlare con me perché io non ho altro da dirti"

Brooklyn prese lo zaino ed andò via di casa piena di rabbia

"Tale padre tale figlia" mormorò Leslie

Sylvie le lanciò un'occhiataccia e Leslie andò via con Kelly Jr. Andarono a prendere l'autobus e Sylvie si sedette in casa, sola

-

Kelly si stava facendo del caffè al bancone. Gabby poteva vedere l'espressione di rabbia sul suo viso, quindi si avvicinò

"Hey Kelly. Stai bene?"

"No, è tornata"

"Oh mio dio. Come stai?"

"È arrivata ed io sono uscito per lavorare. Posso solo immaginare coma si senta Brooklyn"

"Povera ragazza. Ne ha passate molte. Come te"

"Si, è stata ferita e non aveva bisogno anche che sua madre l'abbandonasse. Vado a compilare dei documenti accumulati per la mia assenza"

Percorse il corridoio e vide Brooklyn sdraiata sulla sua branda

"Tesoro che ci fai qui?"

"Mamma è a casa e mi serviva un posto in cui piangere"

"Vieni qui. Dovresti essere a scuola"

"Lo so, mi dispiace. Puoi portarmici?"

"Certo, stai bene adesso?"

"Si, è solo che non posso parlare con lei. Non è più mia madre, se n' andata nel momento del bisogno"

"Lo so tesoro. Io sono sempre qui, andrà tutto bene"

"Sto bene adesso. Possiamo andare a scuola"

"Non sarai così in ritardo e se prendiamo il camion tutti vedranno quanto sei figa"

Brooklyn sorrise ed abbracciò suo padre. Kelly controllò per assicurarsi che non ci fossero problemi con Matt e salirono sul camion

"Okay Capp, andiamo"

Lasciarono la caserma e raggiunsero la scuola. Quando parcheggiarono, tutti i ragazzi guardavano meravigliati. La porta si aprì e Kelly scese, seguito da Brooklyn. I ragazzi erano scioccati e Brooklyn aveva un grande sorriso in faccia

Kelly le baciò la guancia mentre la salutava. Brooklyn sorrise e l'abbracciò. Poi si diresse dai suoi amici. Kelly salì sul camion e partirono

-

In caserma, Gabby stava cucinando la colazione in cucina

"È deciso. Ella può venire a cena da noi stasera" disse Hermann

"Okay Hermann" sorrise Gabby

"Forse dovrei venire a casa tua per cena. Non dovrei urlare stasera" affermò Kelly verso Gabby

"Si, perché no. Sarà divertente, potresti portare i bambini e potremmo mangiare insieme. Kelly ed Annabelle potrebbero passare del tempo insieme. In questo modo potresti evitare un conflitto per un po'" offrì Gabby

"Sembra divertente. Davvero non vi dispiace?" chiese Kelly

"Per niente" disse Matt

"Va bene. Arriverò verso le cinque allora. Grazie ragazzi" sorrise Kelly

"Non vedevo quel sorriso da un po'. È bello vederlo di nuovo" rise Shay

"Davvero divertente" disse Kelly

"Come vuoi. È il tuo fine settimana con Ash. Ha detto che vuole passare del tempo con te questo fine settimana. Apparentemente, non sono abbastanza figa" disse Shay

"È venerdì quindi la passo a prendere dopo cena. Possiamo andare a prendere un gelato e poi a casa. Funziona perfettamente perché ho preso abbastanza biglietti da poter portare la famiglia alla partita dei Cubs questo fine settimana prima che Sylvie tornasse in città quindi può prendere il biglietto in più"

"Sarà divertente. Forza Cubs!"

"Già. Un'uscita di famiglia alla partita dei Cubs"

"Mi dispiace interrompere ma ho delle notizie. Georgia si è diplomata all'accademia dei pompieri ed è la nuova candidata del Camion 81" annunciò Otis

"Congratulazioni!" disse Gabby

"Benvenuta sul Camion candidata" sorrise Hermann

"Grazie tenente" sorrise Georgia

"Benvenuta alla 51" disse Kelly stringendole la mano

"Grazie Kelly"

"Puoi chiamarmi zio Kelly se vuoi"

"Mi piacerebbe"

Kelly sorrise ed andò via. Più tardi quel giorno, Erin lasciò il distretto per andare a prendere Brooklyn a scuola

"Salve, sono Erin Halstead. Sono qui per prelevare Brooklyn Severide. Suo padre ha mandato una nota"

"Si, eccola. Vado a chiamarla"

"Grazie"

Erin rimase ad aspettare finché non vide Brooklyn percorrere il corridoio

"Hey Brooklyn. Pronta ad andare?"

"Si. Grazie per essermi venuta a prendere. Mi sento più a mio agio con te"

"Nessun problema tesoro. Mi piace passare del tempo con te, nel bene o nel male"

"Già. Immagino"

Brooklyn fece l'esame con Natalie ed Erin la portò in caserma. La fece scendere e tornò al distretto per svolgere delle cose

"Hey papà"

"Hey tesoro. Com'è andata dal medico?"

"Meglio di come poteva andare. Che facciamo stasera?"

"Cena da zio Matt e zia Gabby"

"Divertente"

Brooklyn si sedette, poggiandosi alla sedia, accanto a Kelly

"Tale padre tale figlia" rise Matt

#3 The Darkness Behind The Smoke [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora