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Apro gli occhi, e il sole me li fa richiudere di scatto. 

Li riapro e mi ci vuole un po' per capire dove sono, ma poi sento la musica proveniente dal tendone. Sarà l'alba, e la festa sta andando avanti come se niente fosse.

Sento un braccio pesante su di me, mi volto, e vedo Mason. È meraviglioso. Se lui e il sole facessero una gara sono sicura che vincerebbe lui. 

Lo vedo mezzo nudo, con indosso solo i jeans, e nella mia mente si fanno strada le immagini di ieri sera. Non posso crederci! Mi ricordo delle botte, quello sì, poi lui che parla male di me con Zach, ed io che mi ubriaco. Io che mi butto sulla folla, io che lo bacio, e poi da lì solo piccoli dettagli. L'abbiamo fatto. Si. Abbiamo fatto sesso.

La cosa non dovrebbe sorprendermi, io faccio sempre sesso. Ma non con le persone che mi stanno sul cazzo, e fino a prova contraria lui ha detto che porto solo guai. Oh si, questo me lo ricordo, probabilmente non ero ancora tanto ubriaca. 

Anche ora sono ubriaca, sento la testa pulsarmi, ma tutto ciò che voglio è bere ancora.

Recupero le mie cose. Mi infilo gli stivaletti e il top e prendo la giacca di pelle. Controllo il cellulare: tredici chiamate, tutte di Terry. Le avevo detto che avrei lavorato, porca misera, che cazzo chiama?

Stando attenta a non svegliare Mason torno dentro il tendone.

La gente sarà diminuita di circa la metà, ed io intravedo il sorriso raggiante di Scarlett e i suoi capelli rossi svolazzanti. 

La raggiungo.

"Ehi! Jade! Sei sparita!" Ridacchia, poi mi vede bene e fa una faccia sorpresa. "Che hai sulla faccia?" Mi tocca la guancia, ed io faccio una smorfia di dolore. "Hai fatto a botte con qualcuno?" Ghigna.

"È ubriaca?" Chiedo a Liam.

"Si. Ha smesso di bere qualche ora fa."

"Me ne voglio andare, ragazzi." Alle mie spalle compare Matt.

"Si, è una buona idea." Commenta Zach guardandomi. "Mio fratello?" 

"Non lo so." Mento e trascino via Scarlett a gomitate tra la gente che ancora balla come se fosse appena cominciata la serata. E la musica è ancora a un volume quasi non sopportabile.

Usciamo nell'aria fresca del mattino, e Zach prima di andarsene saluta gli amici del fratello, chiedendo anche a loro dove siano.

Scarlett di aggrappa a me, finché non arriviamo alla macchina di Malcolm, lui la apre, e io faccio entrare prima Scarlett e poi entro io.

Quando tutti siamo sulle macchine e mettono in moto, Liam chiede dal sedile davanti: "Ora ci dite con chi avete fatto a botte?"

Io guardo Zach, e lui guarda me.

"Con le WW. Questione risolta, anche se ora ce l'hanno a morte con me." Sbuffo.

"Che?" Liam scatta indietro.

"Jade! Non dovevi farlo da sola!" Mi rimprovera Malcolm.

"Non era da sola, c'ero io." Dice Zach.

"Non dovevate farlo, deficienti. Sai, vero, che dovrai tare attentissima? Sono pericolosi, quelli, e molto più di noi." Malcolm scuote la testa.

"Anche io sono pericolosa, Malcolm. Non si sono fatti otto mesi di riformatorio, loro." Ringhio e guardo fuori dal finestrino.

Non dico nient'altro per tutto il tragitto, e quando Malcolm mi lascia davanti casa mia, non saluto nessuno. Esco semplicemente dall'auto e apro la porta di casa.

Sul divano all'entrata c'è Terry, che scatta subito verso di me.

"Dove sei stata? Dio, Jade, hai idea di che ore sono? È mattina! Sei stata fuori fino ad ora?"

"No. Ieri sera sono andata a lavorare. Sono tornata tardi, c'era tanta gente. E stamattina sono uscita presto."

"A fare che?" Socchiude gli occhi.

Sospiro. Scusa plausibile?

"Sono andata a correre."

"Vai a correre?" 

"Si."

"E va bene. Senti, oggi pomeriggio verranno delle mie amiche, vogliono conoscerti, hai qualche programma?"

"Guarda che non sono una statua da sfoggiare." Avanzo oltre il divano, e lei si alza di corsa.

"Ferma!" Si avvicina. "Che hai?" Strabuzza gli occhi. "Che è questo livido? Che hai fatto?"

"Oh, niente, ieri sera sono andata a sbattere contro il bancone."

"Dovresti stare più attenta!" Esclama mettendosi le mani sulla fronte. "Comunque, non intendevo dire che sei una statua, intendevo dire che ci terrebbero a conoscerti, tutto qui. Ma se non vuoi, non ti costringerò, ovviamente. Però, d'ora in poi dovrai dirmi dove vai e con chi vai, ogni volta che esci. E se non torni per cena o per pranzo mandami un messaggio. È tutta la settimana che ti aspetto, che cucino e che non arrivi, o non mangi. Sei a casa mia, e starai alle mie regole, chiaro?" MI guarda dura. Ricambio il suo sguardo.

"Si, si." Salgo le scale e arrivo in camera mia.

Apro l'anta dell'armadio, e mi guardo allo specchio. Ho un livido piccolino sullo zigomo, un taglio sulla guancia destra e un taglio sul labbro. Il naso è un po' violaceo, ma niente di che. Mi tiro su la maglietta, e vedo i lividi sulla pancia e sulle costole. Che dolore.

Fortunatamente non posso arrivare a vedermi la schiena, perché sarebbe una tortura per me. Ci sono ancora le cicatrici di tutte le frustate, e non voglio ricordarmi del mio passato.

Mi faccio una bella doccia, e mi asciugo i capelli. Dopodiché mi metto sul letto, apro la finestra, prendo il pacchetto di sigarette, un accendino, accendo una sigaretta e faccio i tiri. Mi rilasso subito, e non penso più ai dolori che ho, a partire dal mal di testa del dopo sbronza.

Poi penso a Mason. È un po' strana la cosa: io mi ubriaco, e fin qui ci siamo, ma che lo bacio dopo che ha detto a Zach di stare lontana da me? È surreale, per me. Io non faccio mai sesso con le persone che mi stanno sul cazzo, e lui è fra quelli. 

Fortunatamente non lo dovrò più vedere.


A good bad girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora