17.

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La mattina successiva mi preparo velocemente, perché sto morendo di fame. Quando arrivo al piano di sotto la colazione è già in tavola, e accanto a me un foglio di carta con su scritto qualcosa che nemmeno to a leggere. Terry è in piedi accanto al tavolino, con una tazza fumante in mano.

Inarco un sopracciglio e mi siedo davanti ai pancake. 

"Cinque minuti fa mi ha chiamato la tua scuola, dicendomi che io sarei dovuta andare a parlare con i tuoi professori, perché durante le lezioni non fai niente, e persino, dormi!" Esclama. "E, per non farci mancare nulla, non fai neanche i compiti." Dice sarcastica guardandomi severa. "Oggi pomeriggio andrò lì, ma intanto ho preparato una lista. Una lista delle mie regole." La prende e la legge ad alta voce "non puoi uscire finché non finisci i compiti, che controllerò io, ti accompagnerò in macchina a scuola, così dovrai anche uscire più tardi e avrai tutto il tempo per fare colazione, appena finisci le lezioni dovrai tornare immediatamente a casa, e solo quando avrai finito i compiti potrai andare in qualsiasi luogo, ma dovrai dirmi dove e con chi vai. Tornerai per cena ogni sera, dopodiché potrai uscire, fino alle undici durante la settimana, e fino all'una, massimo all'una e mezza delfine settimana. Dovrai sistemarti la camera, e pulirtela anche. C'è un casino! E, se anche sgarri una sola di queste regole, non ti faccio uscire fino a tempo indeterminato." Posa le mani sul tavolo e mi fissa negli occhi. Sostengo il suo sguardo.

"È una follia." Stringo i denti.

"Se vuoi stare in questa casa, dovrai rispettare le mie regole."

"Non sei mica mia madre!" Sbotto saltando in piedi. Ho alzato la voce parecchio.

"Si, invece!" Strilla lei. Subito dopo si tappa la bocca con la mano. Indietreggio.

Non è possibile. Mia madre è morta davanti a me. "No. Stai mentendo!" Scuoto la testa arrivando fino al salone.

"Jade! Non volevo dirtelo così!" Mi rincorre, ma ormai sono alla porta. Non può essere mia madre. È un fortuitissimo scherzo!

"Tu non puoi essere mia madre!" Urlo ormai fuori casa. Sento tutti gli occhi dei passanti puntati su di me.

"E invece si! Rientra in casa, ti spiego tutto." Mi prende il polso pregandomi con lo sguardo.

Io trasalisco. "Non toccarmi!" Indietreggia, impaurita, e le sbatto la porta in faccia.

Lancio un urlo, fregandomene delle persone che mi guardano male.

Marcio per dieci minuti fino a scuola, e quando arrivo dentro al cortile sorpasso i miei amici senza neanche salutarli.

Quando entro dentro l'edificio mi faccio fare il controllo, come al solito, e poi finalmente mi fanno passare.

Entro immediatamente nella classe di storia.

"Wow, addirittura in anticipo, Hughes?" Ironizza il professore. Io faccio una smorfia e non rispondo.

Sono prontissima per presentare il lavoro che io e Zach abbiamo fatto. Ieri sera alla fine ho cominciato a leggerlo e rileggerlo, perché non avevo niente da fare, e almeno mi distraevo dal pensiero che forse potrei essermi presa una sbandata per Mason.

Zach entra in classe e appena mi vede sorride.

"Presentiamo?" Gli chiedo. Rimane spaesato un attimo.

"Ehm, d'accordo." Si siede posando lo zaino accanto a lui.

Annuisco e guardo davanti.

Terry è mia madre?

Ci dev'essere un errore.

Io l'ho vista, mia madre. L'hanno accoltellata e pestata a sangue quando avevo quattro anni.

Alla fine presentiamo, con grande sorpresa da parte del prof. Mi becco una B, e di certo è il voto più alto che abbia mai preso, ma ancora non riesco a levarmi dalla testa la voce di Terry che mi dice che è mia madre.

Alla fine della lezione il prof mi dice anche che sono stata brava, e che dovrei continuare così, io gli rispondo che è il primo e l'ultimo bel voto che prendo.

Le altre lezioni passano come devono passare, e all'ora di pranzo me ne vado fuori.

"Come va la testa?" Mi chiede Malcolm. Non capisco perché lui continui a venire a scuola se, effettivamente non la frequenta più... ma saranno cazzi suoi, anche se io non vorrei mai più vedere questo edificio in tutta la mia vita.

"E la gamba?" Continua Liam.

Mi stringo nelle spalle. "Oggi Mick se le scorda che vado da lui. Mi ha detto che sei dovuta andare lì alle tre. Col cazzo. E può anche venirmi a cercare..."

"Non ti metterai ancora di più nei guai?" Zach mi offre una sigaretta.

"No." Scuoto la testa. Lui fa passare lo sguardo verso il cancello, e il suo sorriso si allarga. "Sta arrivando mio fratello."

La mia testa si gira alla velocità della luce, e lo sguardo si posa su Mason. Cazzo quanto è figo. Indossa pantaloni neri attillati con una maglietta bianca, da cui traspariscono i tatuaggi.

"Stasera verso le nove c'è una festa della scuola privata, ci imbuchiamo e facciamo uno' di conquiste notturne?" Scarlett mi da una gomitata, e smetto immediatamente di guardare Mason.

"Si."

"Scommetterete su chi spezzerà più cuori?" Matt ci guarda con un sorriso beffardo.

Io e Scarlett ci scambiamo un'occhiata, e lei mi sorride complice. "Si." Sentenzio. Matt2 e Zach sono chiaramente confusi, ma nessuno gli spiega la situazione.

"Cominciamo a tirare fuori i soldi, allora!" Esclama Jay Jay.

"Per cosa?" Chiede Mason sedendosi vicino al fratello. Cerco di non guardarlo e di fare finta che non ci sia.

Malcolm si mette una sigaretta tra le labbra. "Tu non hai mai visto Scarlett e Jade all'azione a feste come questa." Scuote la testa ridendo e posando il pacchetto nella tasca.


***


Quando esco da scuola torno a casa, Terry non c'è, ma ha lasciato un bigliettino sul tavolo con su scritto che ha avuto un contrattempo a lavoro, e che dovrà andare fuori città fino a domani, ma quando tornerà parleremo.

Controllo il telefono. Otto chiamate perse da Terry, e un messaggio da Mason: Mi vieni a vedere all'incontro, oggi?

Io non gli rispondo, mi cambio mettendomi una tuta e un top attillato che lascia intravedere una filo di pancia, e poi esco. Quando arrivo da James mi metto subito a lavorare con la macchina, e lui mi spiega cosa c'è che non va, cosa va cambiato, e tutte queste robe qui... mi serve un pezzo di ricambio che James non ha, quindi mi viene subito in mente di chiamare Malcolm per farmene portare uno.

Verso le cinque comincio a pensare a Mason. Come starà andando l'incontro?

Smetto di pensarci e circa alle sette torna  casa per cambiarmi. Mi arriva un messaggio da Terry: ci sono delle lasagne in frigo, scaldale.

Non le rispondo, ma faccio come ha detto lei.

Quando finisco id mangiare vado immediatamente a farmi la doccia, e alle nove sono pronta per andare. C'è pure Mason, con un taglio sul sopracciglio e il labbro spaccato.

Quando arriviamo alla festa, io e Scarlett ci mettiamo subito all'attacco, e gli altri puntano su di noi.

Il gioco consiste nel rimorchiare più ragazzi possibili, e quando loro arrivano al punto in cui vorrebbero spogliarti, tu li molli lì. Perciò non bisogna scopare nessuno, solo spezzare i cuori ai ragazzi. Alcuni si dispiacciono sul serio, altri rimangono sbigottiti dal fatto che li abbiano rifiutati.

A fine serata ho in tasca cento euro. Ho scommesso su di me, ovvio. Nessuno mi batte.

Scarlett è ubriaca, ma l'avrei battuta anche da sobria.

La festa procede bene, insomma, ed io non incontro nessuno della combriccola di Mick, per fortuna.


A good bad girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora