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La mia testa, mi fa un male boia.

Mi rigiro sul letto.

"Hmpff..."sento un piccolo lamento alla mia sinistra.

"Salvatore? "Chiedo.

"Forse"risponde lui toccandosi la testa.

"Cosa è successo ieri? Non ricordo più nulla"dico guardandomi attorno.

La finestra è aperta e l'aria fresca entra nella stanza.
I nostri vestiti sono sparsi per terra e le nostre armi sono riposte contro il muro.

".. Perché siamo nudi? "Chiede lui guardando sotto le coperte.

"Non lo so... "Dico.

Ma cosa diavolo è successo?

Sal prova ad alzarsi, ma fallisce cadendo su di me.

Ridiamo mentre provo a togliermelo di dosso.

"C'è solo una spiegazione"Dice Sal.

"Quale? "

"Ieri non è finita molto bene... "Dice.

Alzo un sopracciglio.

"Ah sì? Tu dici? "Chiedo.

"Certo! "

Non siamo nemmeno a casa, che posto è questo?

Il dolore alla testa aumenta.

Flashback

11 ore prima.

Stiamo scappando dalle guardie.

E il bello è che Sascha ci sta inseguendo.

"Stefano... Ti prego, rallenta "dice Salvatore il quale sto prendendo per mano, dato che non riesce a muoversi autonomamente.

"Ci prenderanno"Dico.

Sal è esausto e anch'io lo sono.
Milly è davanti a noi ma vedo che pure lei sta dando segni di mancamento.

Prendo il coltellino dalla cinta di Sal e mi procuro una ferita.

Apro un portale e prendo Sal sulle spalle.

Non pesa niente.

"Sono mortificato... "Dice lui con la testa poggiata sulla mia testa.

"Va bene, è  tutto okay... "Dico.

"Milly entra nel portale veloce"dico.

Lei mi guarda preoccupata ma poi annuisce e entra nel portale.

"Conte, deve fare una scelta adesso, venire con noi oppure restare qui e non vedermi mai più"dico.

"Credo che l'amichetto che ti tieni sulle spalle ti possa rendere più felice di quanto faccio io..."dice io conte.

"Sicuramente non mi fingo ciò che non sono..."attacca Salvatore.

"Mi sta facendo una scenata di gelosia? "Chiedo.

Sascha ordina alle guardie di fare retro front.

"Certo, perché prima dici di amarmi e poi ti baci un altro"dice il conte.

"Lei ha già avuto la sua stra fottutissima occasione per scappare insieme a Stefano ma non lo ha fatto, non è che lei si vergogna di sè stesso e basta? "Dice Salvatore.

"Restane fuori tu"Dice io conte.

"Bene, vieni con noi oppure resti qui? "Chiedo.

"Sascha, dove ti sei cacciato? "Chiede Sabrina venendoci incontro.

"Eccomi, sono qui... "Dice il conte.

"Andiamocene Ste, ha fatto la sua scelta"Dice Sal.

"No,voglio sentirglielo dire con la sua bocca"dico.

"Io resto"Dice Sascha.

Abbasso lo sguardo e senza più guardarlo negli occhi, entro nel portale.

.
.
.

Il portale ci porta ad una casa.

"È la casa che ha creato Riflesso, d'ora in poi vivremo qui, finché in città, almeno, le cose non si saranno calmate"Dico.

"Stefano, stai bene? "Mi chiede Milly.

"Una meraviglia... "Dico aprendo la porta di casa.

Milly trova dei fiammiferi e inizia ad accendere le torce per illuminare casa.

Accompagno Milly nella sua camera, è un po' vuota, c'è solo il letto, ma le prometto che la decoreremo assieme.

Milly mi bacia la guancia e poi bacia la guancia di Salvatore e ci ringrazia.

Ho ancora Sal sulle spalle.
Saliamo all'ultimo piano dove ci sono due camere.

"Scegli la tua "dico a Sal.

Indica la camera di sinistra.

"Però Ste, voglio stare con te Stanotte, abbiamo molte cose da dirci"Dice Sal.

"Sei mezzo ubriaco"Dico.

"Ehhhh vabbè"Dice.

Lo porto in camera mia, non è diversa da quella da milly, c'è un letto, una finestra.

Metto Sal sul letto e apro la finestra.

"Stefano, come stai? "Chiede guardandomi dritto negli occhi.

"Bene... "Dico.

"Stefano, non mentirmi "dice.

"Cosa vuoi che ti dica? COME VUOI CHE MI SENTA? "Chiedo. Piango mentre mi siedo sul letto accanto a lui.

Mi accarezza i capelli e mi abbraccia.

"Scusa, non avrei dovuto insistere... "Dice lui.

"No, è okay... Tanto meglio... Che stia con la sua contessa del cazzo"Dico.

"Quanta cattiveria"Dice ridendo.

"Certo, certo... "Mi alza lo sguardo e sempre sorridendo mi pulisce le lacrime.

"Perdonami se tremo un po', haha"Dice.

Sal non è sempre stronzo come sembra.

Ha un cuore d'oro e me lo ha dimostrato una miriade di volte.

"Smettila di piangere, altrimenti ti prenderò in giro a vita "dice lui.

Sorrido e abbasso lo sguardo.

"Vita dici? "Chiedo.

"Per tutta la tha esistenza "dice.

Non siamo in una posizione molto normale.

Mi alzo e mi siedo composto.

"Stefano, su di me potrai sempre contare..."dice Sal.

"Che discorsi orrendi"Dico e lui ride.

Poi si avvicina a me, forse un po' troppo.

"Sal? "Mi bacia sulle labbra.

"Sal?! "Dico ancora.

"Ti hanno mai detto che parli troppo? "Chiede.



Continua....

XD.

Camminiamo sotto lo stesso cielo.•|Saschefano|•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora