Una volta chiusa la porta dietro di me, faccio dei lunghi sospiri per cercare di mettere a tacere le palpitazioni del mio cuore. È la prima volta che mi succede di provare sensazioni così forti.
Continuo a cercare un motivo di distrazione, qualcosa che mi distolga da questi pensieri che continuo ad annodare nella mente. Carol mi vede camminare e mi raggiunge mentre annota qualcosa in agenda, insieme lasciamo lo studio fotografico, è un fastidioso rumore provocato delle ruote del trolley sul marciapiede rugoso accompagna il mio passo, per tutto il tempo del tragitto non ho aperto bocca mentre Carol stringe una cartella azzurra contenente molte carte con una certa serietà. Continuo a pensare ad ogni immagine e ad ogni parola.
Era da tanto che non provavo una sensazione così bella.
Rifletto con lo sguardo assente senza mai spostare lo sguardo dalle mie vans nere, il ragazzo entrato come un fulmine a ciel sereno nella mia testa non accenna a lasciarmi in pace.È come un bellissimo sortilegio dal quale non riesco a liberarmi.
Forse è presto per preoccuparsene, ma spero di vederlo di nuovo domani.
Persa in un mare di pensieri salgo su un taxi che, a breve, mi lascerà davanti a quello che sarà il mio hotel per un paio di giorni o poco più.
Ormai sfinita dal viaggio, e dalle forti emozioni scendo velocemente dal mezzo e mi precipito in stanza; dopo un'intensa scalinata apro la porta e mi lancio dentro, mi cambio in fretta e furia, mi strucco rapidamente e mi infilo sotto le coperte mantenendo la testa sul cuscino. Mi alzo un'ultima volta per spegnere la luce della stanza dimenticata accesa poi torno a sdraiarmi sul materasso, di lì a poco estraggo il mio telefonino e scrivo nei campi di ricerca di google e facebook il suo nome seguito da parole che possano aiutarmi nella ricerca.Dopo svariati tentativi, ormai con rassegnazione, scorro un'ultima volta le immagini correlate.
Finalmente una foto di Paulo mi salta agli occhi, inarco le sopracciglia di colpo e stringo il cellulare tra le mani con più forza. La fotografia ritrae Paulo a petto nudo con un pallone da calcio in mano, con tanto di dicitura: Paulo Dybala inizio così a informarmi un po' su di lui e sulla sua squadra.«È uno scherzo vero?»
Esclamo portando una mano sulla fronte.
Potrà mai un calciatore di serie A affiancare all'amore per una palla di cuoio, quello per una ragazza come me?.
Capita di fissarsi per un bel ragazzo per un giorno o due, poi passa.
Mi mordo il labbro cercando di portare i miei pensieri altrove.
Chiudo gli occhi, e mi addormento con il cellulare acceso sul cuscino, sorridendo compiaciuta per le belle emozioni vissute oggi.Il cuore in petto nel frattempo, non accenna a voler smettere di battere così forte.
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Per un sortilegio d'Amore - Paulo Dybala 21
FanfictionGli occhi chiari del ragazzo continuavano a leggere quelli di lei più scuri, per un momento la ragazza deve aver pensato che il buio potesse spaventarlo, invece lui continua a scavarle dentro e a scendere sempre più in basso senza temere l'oscurità...