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Una volta tornata in hotel e aver cenato con Carol, salgo le scale e entro nella mia stanza.
Mi adagio sul letto prima seduta poi mi distendo e accendo la televisione utilizzando il telecomando abbandonato di proposito tra le coperte bianche la mattina stessa.

«Che diamine.»
Mi lamento a bassa voce, continuando a premere insistentemente i tasti del dispositivo.
La televisione è oscurata e non posso vedere nulla, è come essere fuori dal mondo.
Inizio a guardarmi intorno. La mia camera è piccola, ma si sta comodi, c'è una scrivania di modeste dimensioni con adagiata una televisione storica, e dei piccoli cassetti sottostanti.
Il letto singolo posizionato vicino la finestra ha le lenzuola bianche come il latte e il cuscino presenta il medesimo colore.
L'armadio è il mobile è ampio abbastanza da entrarci dentro, invece la mia valigia è a terra ancora in attesa di essere disfatta.

Inizio a fissare il soffitto, pensando alla giornata ormai quasi terminata.
Inizio a stringere il cuscino tra le braccia sempre più forte e senza rendermene conto.

Neymar, insopportabile e presuntuoso. Il problema fondamentale è che io l'ho sempre apprezzato senza conoscerlo direttamente, devo eliminare dal mio computer portatile tutte le sue foto nascoste nella cartella, ormai sono lì da mesi, la raccolta è così ampia che non ho mai avuto il coraggio di cancellarla. Ora che l'ho visto di persona trovo che dal vivo sia davvero carino, ma così dannatamente irritabile.

Paulo, non lo avevo mai visto prima ne sui social, tantomeno in televisione, in così poco tempo mi è già entrato nel cuore.
Sento di potermi fidare di lui, e soltanto di lui. Da subito mi ha dato l'impressione di una persona dolce, gentile, e premurosa.

Afferro il mio telefonino, tenendolo stretto contro il cuscino con lo schermo rivolto verso di me, per cercare il ragazzo su instagram quando all'improvviso una notifica dello stesso cattura la mia attenzione.
«"Neymarjr ha iniziato a seguirti"?! Ho letto bene? È proprio quel Neymar??.»
Sento che la mia pelle sta per passare dal bianco latte al rosso scarlatto.
Mi do un leggero schiaffo sulla guancia e strizzo gli occhi.

«Non può essere. Ok calmati Giorgia. Stai calma, fai un bel respiro.»
Chiudo velocemente l'applicazione lanciando il cellulare sul letto e scatto verso la finestra alla mia destra che spalanco facendo un bel respiro.
Mi volto verso il cellulare che sollevo nuovamente dal letto per guardarne il display.

«È una cosa incredibile!»
Inizio a sorridere soddisfatta.
Penso proprio che ci penserò due volte a cancellare le fotografie dal computer.
Il mio battito cardiaco stava iniziando ad aumentare di colpo, quando qualcuno bussa all'improvviso alla porta, mi volto rapidamente in direzione di quest'ultima.
«Chi è?»
«Sono io, Carol»
Mi avvicino alla porta e adagio la mano sulla maniglia, che abbasso lentamente.
«Devo parlarti»
Dice lei con la massima serietà, irrompendo nella mia stanza.
«Di cosa si tratta?»
Rispondo ricambiando la sua espressione seriosa.
«Come credi sia andato il servizio di oggi?»
Dice.
«Perché questa domanda? Credo bene»
La sua espressione seria mi fa raggelare il sangue.
«Ho tenuto una conversazione con Maya al telefono e non ho sentito esattamente la parola "bene"»
Il mio cuore perde un battito.
«M-ma i-io, erano tutti soddisfatti e..»
Balbetto.
«Maya ha detto che è stato "un successo"! Sono tutti molto soddisfatti! Sapevo che non mi avresti delusa!»
«Carol mi hai fatto prendere un colpo!»
Gli do una leggera spinta sulla spalla, poi Poggio una mano sul cuore che stava per esplodermi in petto.
«Credo che presto ti contatteranno per altri incontri di pubblicità e interviste! Adesso non resta che vedere come reagiranno le persone sui social»
Porto una mano davanti la bocca per nascondere un'espressione sorpresa, e inizio a saltellare come una matta.
Carol si siede sulla sedia posta vicino alla scrivania e accavalla le gambe.
«Adesso però è il momento di alcune raccomandazioni. Sei pronta?»
«Su andiamo dopo questa bella notizia, dobbiamo fare un Brindisi, non sto più nella pelle!»
Mi lamento.
«Giorgia, nel tuo lavoro incontrerai personaggi famosi di ogni tipo, e dovresti abituarti all'idea.»
Il volto di Carol che in precedenza aveva ricambiato il mio sorriso più sincero torna serio all'improvviso, me ne accorgo e mi avvicino al comodino posto vicino al letto sbuffando, poso il mio smartphone e sollevo la bottiglia d'acqua iniziando a bere a piccoli sorsi.
«Soprattutto, dovrai imparare a convivere con l'idea che queste persone siano, arroganti, presuntuose, lunatiche e giochino con i tuoi sentimenti»
Accompagna l'elenco con le dita delle mani.
«Ecco, credo che oggi con il calciatore brasiliano saresti dovuta essere più gentile.»
Termina la frase incrociando le braccia al petto.
Appena ascoltate le sue parole rischio seriamente di mandarmi l'acqua di traverso, e inizio a tossire di colpo.
Carol mantiene un volto serio.
«Non mentirmi, sono più grande di te, so che incontrare Neymar non ti ha lasciata del tutto indifferente»
L'espressione statuaria fa spazio a un sorrisetto.
La guardo accigliata mantenendo le distanze.

«Spero di non rivederlo mai più»
Dico tutto d'un fiato appena recupero l'uso della parola.
In realtà credo che Carol non abbia davvero capito nulla.
«Bene per ora ho concluso ancora complimenti per oggi! Ti sei davvero distinta, soprattutto con il teatrino finale è stato un bello spettacolo. Davvero!»
«Perchè avverto una nota di sarcasmo nelle tue parole?»
Carol mi guarda poi si alza dalla sedia e si avvicina alla porta.
«Giorgia.»
Torna seria.
«Sei animata da buoni sentimenti, ma non trascurare il tuo lavoro soprattutto fa si che questi non finiscano per rovinarti la carriera»
«Stai tranquilla, l'incontro con persone "popolari" non interferirà con il mio lavoro. Davvero»
Rispondo roteando gli occhi, mentre accompagno la donna alla porta.

Riporto i miei pensieri in quello studio, principalmente in quella stanza, e inizio a riflettere su quanto accaduto oggi, ho passato un brutto momento, la paura di deludere le aspettative è un sentimento difficile da controllare. Pensavo che non ne sarei uscita, invece Paulo mi ha aiutata a superare quel momento di debolezza.

Le parole continuano a scorrere come un fiume in piena nella mia testa, mi avvicino alla sponda del letto e mi siedo lentamente.
Paulo ha segnato il suo numero nella mia lista contatti, Mi avvicino al comodino gattonando sul materasso, e afferro il telefonino per poi sdraiarmi.
Dopo un profondo respiro decido di scrivere al calciatore.
«Paulo, disturbo? Sono Giorgia questo è il mio numero di telefono»
Leggo ad alta voce.
Sorrido portando una mano sulla bocca, coprendola con il palmo della mano.
È proprio Paulo!
L'orologio segna le nove e mezza, sicuramente si starà divertendo con i suoi amici, immagino abbia cenato insieme a loro.
Dopo poco Paulo risulta online, passa circa un minuto prima di rispondermi, mi confida che aspettava un mio messaggio e allo stesso modo attendeva le foto, entrambe, sottolinea.
Rimango un paio di minuti a fissare lo schermo sorridendo, finché non decido di rispondere, continuando a cancellare ogni parola per poi riscriverla.

Probabilmente deve essersene reso conto.
Invio entrambe le foto, sperando che non rida nel vedere la mia faccia nell'immagine.
'Non ridere'
Scrivo, sotto la foto.

Visualizza i messaggi e prontamente risponde con un 'promesso' seguito dall'emoji della scimmietta che nasconde la bocca con la mano.

'Dove si trova il tuo alloggio temporaneo a Milano?'
Scrive in un altro messaggio.

'Non molto distante dallo studio,
Il tuo invece?'
Rispondo.

'Anche io da quelle parti.
Posso raggiungerti domani?
C'è un parco davvero
bello qui vicino'

'Certamente io non ho impegni in programma per domani!'

'Se ci vediamo la mattina? Ti va?'

'Nessun problema, a che ora?'

'Facciamo per le 11:00? Al parco?

'Perfetto'

'A domani mattina allora Giorgia'
Aggiunge una faccina sorridente.

'A domani Paulo'
Inserisco una faccina altrettanto sorridente.

Nel pieno delle energie metto in carica il mio dispositivo elettronico, mi faccio una doccia lavando per bene i capelli e mi infilo sotto le coperte aspettando con ansia che domani giunga al più presto.

Per un sortilegio d'Amore - Paulo Dybala 21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora