Ci avviciniamo al cancello d'uscita del parco in silenzio mentre i raggi del sole ci avvolgono in un caldo abbraccio e se da un lato la luce crea un'atmosfera tranquilla in cui mi sento protetta al fianco di Paulo, dall'altro mi fa strizzare gli occhi per almeno due o tre volte, e non posso fare a meno di ammirare il volto dell'argentino al mio fianco, che arriccia il naso e stringe le sopracciglia in silenzio per sopportare la luce che fa risplendere i tratti chiari del suo viso.
Scocco un paio di rapide occhiate nella sua direzione, lo osservo mentre passa una mano tra la guancia e la bocca che non distanzia immediatamente dalla superficie della pelle, ha tutta l'aria di essere immerso nei suoi pensieri.
Nel momento in cui mi rendo conto che sebbene rapidi i miei sguardi sembrano non essergli sfuggiti, rafforzo la presa sulla catena della borsa e aspetto che Paulo rompa il silenzio in cui si è chiuso portando la mia attenzione altrove.
«Giorgia..»
Si decide finalmente a prendere parola.
«Dimmi»
«Vorrei essere sicuro di una cosa..»
Si ferma sul posto e io faccio lo stesso.
«Di che cosa si tratta?»
Il suo sguardo fermo attraversa la superficie dei miei occhi.
«Pensavo che, si..insomma..sarebbe bello rivederci ancora non pensi anche tu?»
Il mio cuore inizia a battere più veloce.
«Si, confesso che.. beh è ciò che vorrei anche io»
Balbetto.Vedo Paulo avvicinarsi pericolosamente e dopo essersi posizionato davanti a me china il capo, ma il suo sguardo non si ferma sui miei occhi, sembra perdersi in direzione della punta dei polpastrelli delle sue dita che danzano nervosamente vicino le mie, la sua acqua profumata finisce per solleticarmi piacevolmente le narici, questa lieve distanza mi incasina la mente e mi disorienta il cuore già notevolmente scosso, in me nascono una varietà di emozioni che si scontrano in un testa a testa l'una contro l'altra, per poi legarsi e fondersi nel momento stesso in cui Paulo posa le sue labbra morbide sulla mia fronte.
Questo momento sembra durare in eterno riesco a percepire il calore delle sue labbra sottili, un brivido mi attraversa mentre nella mia testa si fa spazio un pensiero che finisce in un'unica direzione, la sua, e quando si distanzia con dolcezza quasi sorridendo imbarazzato, segue un dolce gioco di sguardi nel quale i nostri occhi si specchiano gli uni negli altri e questa voluta assenza di parole è esse stessa musica che accompagna questo dolce istante.
«Hai davvero una fronte spaziosa»
Il tono basso della sua voce ridente richiama la mia attenzione facendomi alzare di poco la testa per guardarlo negli occhi in silenzio.«Ci vediamo allora, ti aspetto oggi.»
La sua voce termina in un lieve sussurro, Paulo sfiora la mia mano e proprio nell'istante stesso in cui temo che stia per lasciarla andare la stringe in una presa morbida.
«Posso accompagnarti a casa se vuoi»
Non rispondo, sento solo il cuore che mi esplode nel petto, mentre Paulo intreccia le dita tra i miei capelli.
Mi guarda senza aggiungere altro.
Sentirsi in questo modo dopo un solo tocco di labbra è folle, è dannatamente folle, mi sento priva di difese, un cavaliere senza scudo in sella a un destriero impazzito, riscoprirmi in queste vesti dopo essere stata spogliata della mia umanità mi fa sentire di nuovo viva.Sollevo involontariamente le labbra, lasciando intravedere i primi incisivi e mi sento come se mi mancasse il respiro un po' come se mi avessero spinto la testa sott'acqua e mi trovassi in uno stato di pericolosa apnea, le parole mi si cuciono in gola, prendo fiato con forza ma soffio via delicatamente il respiro che mi fa battere più veloce il cuore.
«Ti ho per caso infastidita con quel bacio..?»
Il cancello dietro di noi che si chiude al passaggio di una madre con suo figlio mi riporta alla realtà, facendomi quasi saltare sul posto, allo stesso modo Paulo anche lui colto di sorpresa dal rumore, scioglie la presa della mano che ritrae di colpo.
«Come Paulo?»
«Ti ho..per caso infastidita?»
«No tu, mi hai..fatto sentire..»
Viva
«..Non importa»
Aggiungo.
«Io..cosa..?»
Senza che possa terminare la frase mi sollevo sulle punte dei piedi poggiando le mie labbra sulla sua guancia, in prossimità della punta delle sue lasciandolo interdetto.
Sorrido facendo scivolare le mani sui suoi fianchi mentre scendo, portando la suola delle scarpe a terra.«Che hai Paulo? Sembri una statua di marmo, ho solamente risposto al tuo bacio con un altro bacio»
Arretro di qualche passo trattenendomi dal ridere e incastrando le dita delle mani dietro la schiena.
«Sei..Torna qui adesso andiamo»
Paulo chiude gli occhi e si passa una mano sul viso sorridendo per poi riaprirli e lasciar cadere di peso il braccio, sembra essere leggermente in imbarazzo nel momento in cui abbassa la testa come a voler nascondere il viso
«Non posso, non vedi che ore sono? Poi oggi farò tardi e non potremmo salutarci no?»
Gli faccio la linguaccia.
«D'accordo ma sappi che sei stata te a rovinare l'atmosfera»
Alza la testa incrociando le braccia al petto.
«Vorrà dire che mi assumerò le mie responsabilità, ci si vede Paulo»
Lo saluto con la mano dopo di che mi volto dandogli le spalle.Tutto ciò che mi circonda in questo momento ha perso di importanza, eccetto lui, per questo mi volto un'ultima volta per guardare l'argentino che con le mani in tasca mi osserva sorridendo, poi si sistema il cappello e alza un braccio in segno di saluto.
Da lontano vedo una strana luce nei suoi occhi nonostante l'ombra del berretto li copra in parte, mi mordo il labbro e mi volto accelerando il passo verso l'hotel, supero il cancello e mi sento bene, così bene che non mi importa della distanza che da domani ci dividerà, in questo stesso istante potrei percorrere Milano Torino a piedi, e non darei nessuna importanza a quello che gli altri diranno o penseranno di me, voglio accorciare le distanze che ci dividono e posso farlo anche correndo.È una pazzia, lo so, sono pazza.
Del resto lo sono sempre stata, ma non ho mai voluto ammettere la mia diversità con nessuno, e lo dimostrerò prima a me stessa poi al mondo intero, mi farò strada in lungo e in largo in un mare senza un faro e sotto un cielo senza stelle che mi indichino la direzione giusta da percorrere, facendo tutto ciò che mi è possibile per arrivare lui.***
Se il capitolo vi è piaciuto fatemelo sapere con una ⭐️ o con un commento.
Ci vediamo al prossimo capitolo✌🏻
STAI LEGGENDO
Per un sortilegio d'Amore - Paulo Dybala 21
FanfictionGli occhi chiari del ragazzo continuavano a leggere quelli di lei più scuri, per un momento la ragazza deve aver pensato che il buio potesse spaventarlo, invece lui continua a scavarle dentro e a scendere sempre più in basso senza temere l'oscurità...