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«Ci sediamo qui? Ti va?»
Dice il calciatore dopo aver accompagnato la porta dietro di se, indicandomi alcune sedie di plastica nere proprio fuori dalla stanza.

«Certo perché no»
Rispondo, sedendomi per prima.
«Sono contenta che tu sia venuto in studio»
Dico sorridendo.
«Te lo avevo detto che ci sarei stato no?»
Ribatte guardandomi dritto negli occhi.
Accenno un risolino imbarazzata e chino la testa giocando con le mani sulle ginocchia.
«Mantengo sempre la parola data sai?»
Sorrido.
«Ti va di bere qualcosa?»
Aggiunge titubante l'argentino prima che il silenzio prenda il sopravvento.
«Ehm..si perché no?»
Rispondo.

Paulo si alza ed io lo seguo con lo sguardo e con un movimento lento del capo.
Cammina verso alcuni ragazzi più avanti, riconosco Marchisio.

Mi saltano in mente le parole del truccatore alla vista del ragazzo e cerco di trattenermi dal ridere, mentre gli altri ragazzi fanno ruotare un braccio intorno al collo di Paulo strattonandolo da una parte all'altra. Pare stia cercando di raggiungere il distributore di bibite più avanti ma sembra non avere neanche una monetina in tasca.
Divertita dalla situazione scoppio a ridere scuotendo il capo a destra e a sinistra.

«Stai ridendo da sola? Cos'è avermi sbattuto la porta in faccia poco fa, ti ha fatto piacere?»
Mi volto di scatto appena udite quelle parole, senza vedere il mio interlocutore in volto.
«Capisci solo l'argentino? Sto parlando con te»
Alzo la testa guardandolo sul viso solo per un momento.
«Non sono sorda ho sentito bene»
Sbotto.
Il ragazzo si siede al posto di Paulo e mi percorre con lo sguardo.
«Credo di dover andare»
Rispondo agitando nervosamente la gamba e senza togliere gli occhi di dosso dal pavimento.
«Non voglio mangiarti mica»
Ribatte sorridendo.
Annuisco.
«M-Mi dispiace per prima»
Inarco le sopracciglia, scusandomi con lo sguardo.

Prima che il ragazzo possa aggiungere altro il rumore di passi mi fa scattare in piedi.
Paulo era tornato e mi stava fissando.
«Che hai portato?»
Scatto in piedi.
L'argentino non accenna a rispondere mentre sul suo volto si disegna un'espressione perplessa, anche Neymar si rimette in piedi e saluta Paulo stringendogli la mano, concludendo il saluto con una pacca sulla spalla, poi strizza un occhio nella mia direzione e va via.
Faccio finta di nulla.

«Forse non è il massimo. Ma sono riuscito a procurarmi solo questa»
Esordisce, porgendomi una cioccolata calda in un bicchierino di plastica, mantenendo un'espressione seria e distaccata.
«Va benissimo»
«Ti innervosisce la sua presenza?»
«No»
Rispondo prontamente.

Una fitta nello stomaco mi fa storcere il naso.
«Posso chiederti una fotografia?»
Dico per spezzare il silenzio con il bicchiere di cioccolato che mi brucia le dita.
«Assolutamente!»
Mi metto in posa sorridendo e scatto un selfie
«Ti si vede mezza faccia!»
Esclama Ridendo.
«Dammi qua!»
Mi porge la mano aspettando che gli dia il mio smartphone, che cedo volentieri con l'intento di scattare nuovamente un'altra foto.
«Anzi, ho in mente un altro modo Claudio vieni un momento»
Il biondo si gira e cammina verso di noi.
«Potresti gentilmente...»
Prima che possa terminare la frase, Claudio prende il telefono dalla mano di Paulo
«Non credi che sarebbe opportuno prima presentarci?»
Paulo si stringe nelle spalle quasi scocciato dall'appunto dell'amico.
«Non sarai mica geloso?»
«Certo che no! Io stavo per..»
«Andiamo sto scherzando Paulo!»
Scoppio a ridere mentre con la coda dell'occhio guardò l'argentino.
Marchio si allontana un po'.
«Pronti?»
Paulo si avvicina a me e mette una mano sul mio fianco.
«Posso vero?»
«Certo che si»
Mi stringo a Paulo e sorrido verso l'obbiettivo.
«Perfetti! Adesso puoi anche staccarti Paulo»
L'argentino fulmina con lo sguardo Claudio che ride, ci porge il cellulare e se ne va accennando un saluto con il capo.

«Fanno sempre così i tuoi amici con te?»
Rido.
«Solo quando hanno voglia di farsi due risate»
Rotea gli occhi e porta una mano sulla nuca imbarazzato.
Bevo un sorso di cioccolata cercando di nascondere la mia espressione divertita con il bicchierino davanti la bocca.
Nel frattempo sposto gli occhi in direzione del cellulare tornando seria e apro la foto appena scattata.

Per un sortilegio d'Amore - Paulo Dybala 21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora