Un demone travestito da angelo

Capitolo 9

È da circa un ora che mi sono barricata in camera ridendo come una matta, la sfuriata di mia madre verso Jackson, è stata la cosa più comica che avessi mai visto, mia madre che le mancavano solo forcone e delle fiamme attorno per essere il diavolo in persona, e mio fratello in ginocchio con la testa bassa e gli occhi da cucciolo che si è sorbito un ora e mezza di insulti e rimproveri in due lingue diverse, si perché mia madre quando è davvero infuriata parte a sbraitare in francese, cosa molto utile direi così almeno ho imparato fin da piccola a parlare male della gente senza che questa capisse una sola virgola, comodo no ?!?

Tornando a mio fratello si è beccato un mese in punizione ed eccetto per università e allenamenti, non potrà mettere il naso fuori di casa, che cosa gratificante per la sottoscritta, che è sempre in punizione per causa sua.

Sento squillare il telefono, e rotolando sul fianco lo afferro, mamma mia ho un mal di pancia assurdo per le risate. Cerco di darmi un contegno, mi schiarisco la voce e rispondo ad Aaron

- Ehi piccola ciao, scusa se ti disturbo, ma volevo chiederti una cosa.... – rimango un attimo interdetta, di solito non è il tipo da dire questo genere di cose, anzi pretende sempre che gli risponda massimo massimo al secondo squillo. Mi alzo dal letto cominciando a camminare a destra e a manca per tutta la camera, pensando già a cosa potrebbe mai dirmi questo ragazzo

- Ehm ok Aaron dimmi – lo sento fare un profondo respiro dall'altra parte della cornetta, mamma mia che ansia, sputa il rospo !!!

- So che odi il football con ogni fibra del tuo corpo, ma volevo chiederti se potevi venire a vedere la partita domani, ho bisogno del tuo sostegno – questa poi non me l'aspettavo per niente......

- Certo Aaron che verrò, non capisco una cippa di questo sport, ma se vuoi il mio supporto verrò solo per te – ride leggermente e mi fa sorridere, perché tutta questa tensione ?!? Sarà comunque preoccupato perché domani si disputerà una partita importante per accedere al campionato, ma non mi ha mai chiesto di venire a vederlo sapendo che a me non piace

- Posso chiederti perché tutta questa voglia di avermi tra il pubblico ? – sbuffa leggermente e se lo conosco anche solo un po', si starà sicuramente passando una mano tra i capelli nervoso

- Jake, ecco perché – smetto immediatamente di camminare come uno zombie per la camera, quando vedo il diretto interessato sul mio balcone che mi sorride, sventolando la mano in segno di saluto. Sto in silenzio per un attimo guardandolo da dietro un vetro, e solo dopo realizzo che ho Aaron al telefono che mi sta parlando

- a fare il gradasso, praticamente ha già la squadra dalla sua e ho paura che mi voglia rubare il posto, poi vedessi come si comporta con le cheerleaders, hai presente Mike, ecco lui è ancora peggio, mi vergogno di averlo nella mia stessa squadra – ripenso un attimo al tipo che ha appena nominato, lui era quello che si faceva una ragazza dietro gli spalti e dopo aver finito si vedeva immediatamente negli spogliatoi con un'altra, se davvero questo è l'andazzo di Jake, l'opinione che mi ero fatta di lui si è completamente ribaltata, un momento...... CHE DIAVOLO MI IMPORTA DI QUELLO CHE FA QUESTO QUI ?????

- Aaron sei molto più bravo tu che quello lì, non hai da temere – sospira sollevato e io osservo Jake che come se niente fosse apre la portafinestra ed entra in camera non lasciandomi il tempo di chiudere a chiave la serratura dannazione !! Mi osserva con uno sguardo furbo e un sorriso beffardo stampato in faccia, mentre io cerco di concentrarmi sulla conversazione con il mio ragazzo

- Non so cosa farei senza di te, davvero grazie Luna notte ci vediamo domani allora – gli auguro la buonanotte sotto lo sguardo del mio vicino di casa che si è comodamente stravaccato sul mio letto, occupando praticamente tutto lo spazio disponibile. Chiudo la chiamata mettendo il telefono nella tasca posteriore del jeans e, incrociando le braccia al petto, alzo un sopracciglio verso Jake che non sembra minimamente interessato ad una mia reazione, non mi piace che sia in camera mia, credevo che fosse diverso, non come l'avevo immaginato all'inizio, ma come spesso succede mi sono completamente sbagliata