Capitolo 27

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- Calmati Luna, non ti fa bene essere in questo stato – non faccio che camminare a destra e a sinistra per il bagno, pensando ai modi più disparati per fargliela pagare, quello che mi sta dicendo Jake in questo momento, mi sta arrivando attutito, come se fosse a decine di metri di distanza, al posto che accanto a me.

Davvero, non ci posso credere, mi sarei aspettata di tutto ma non questo !!!

- Io la voglio ammazzare Jake, voglio prenderla a pugni, e sentire le ossa che si spezzano sotto i miei colpi, non ho mai odiato nessuno in questo modo – annuisce comprensivo, accarezzandomi la schiena per calmarmi, ma la mia rabbia sta diventando, minuto dopo minuto sempre più grande....

FLASHBACK

- muoviti pelandrona, se no arriviamo tardi – roteo gli occhi, come se fosse colpa mia, non sono di certo io che mi sono fermata, perché c'era una macchia di fango sulla sua adorata moto.

Che poi dico, è un dannato aggeggio, pieno di olio, benzina ed ingranaggi, stop, non serve a niente, a parte farti andare da una parte all'altra più velocemente che a piedi....

- Si arrivo arrivo – entriamo a scuola, in tempo record, mano nella mano, correndo come pazzoidi, rischiando pure di scivolare, dato che il pavimento sembra una lastra di ghiaccio oggi, ma ci blocchiamo subito, quando vediamo il bidello sbucare da dietro l'angolo.

Jake con i riflessi di un felino, mi afferra per la vita e mi trascina dietro una colonna, mettendomi una mano sulla bocca, per non farmi fiatare.

Se ci becca, questa è la volta buona che la preside ci da una punizione esemplare...

- Non fiatare – mi sussurra all'orecchio, e anche in questa situazione di ansia, il suo fiato sulla pelle, mi mette i brividi lungo tutta la schiena.

Tratteniamo il fiato, mentre il bidello ci passa accanto, senza guardare nella nostra direzione per fortuna, e quando sale le scale, e va al piano di sopra, finalmente ricominciamo a respirare regolarmente, e guardandoci un attimo l'un l'altro, ridiamo come scemi.

- Ok adesso andiamo, che è meglio, ci vediamo a pranzo – sorride, dandomi un bacio sulle labbra, per poi correre via, verso l'aula di astronomia, mentre io mi incammino per andare a storia.

Mentre cammino a passo deciso, verso l'ala est, noto Isa, ma appena faccio per alzare la mano, salutandola, lei non vedendomi minimamente, entra in un'aula, dopo essersi guardata un attimo attorno.

Sorrido, penso proprio che si stia per incontrare con il suo adorato Andrew, così passo oltre, ma appena giro la testa, mi accorgo di quale stanza sia in realtà..... perché diavolo Isa, sta andando nella sede del giornalino scolastico ??

No Luna non pensare male, probabilmente, starà andando per un'intervista, dato che lei è la prima della scuola, forse Lisa avrà deciso di domandarle qualcosa.

Annuisco facendo un passo verso la mia classe, ma poi mi tornano in mente subito le parole di Michelle, e mi immobilizzo sul posto.

Non può essere vero, insomma Isa la conosco praticamente da una vita, non sarebbe capace di una cosa del genere, è buona come il pane ha degli occhi innocenti, ed è troppo timida e insicura per cospirare alle mie spalle...

Ma mentre lo penso, i miei piedi sono già davanti alla sede del giornalino, e il mio orecchio è appiccicato per sentire qualcosa

- Novità ?? – sembra la voce di Lisa, una stridula da gallina, che vorrei riempire e farla al forno con le patate, da quanto la odio

Un demone travestito da angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora