Capitolo 11

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Buio..... ecco cosa mi circonda in questo momento, oscurità... non vedo niente di niente e la cosa comincia a mettermi in agitazione, odio questa sensazione di non sapere dove diamine mi trovo e cosa c'è ad un palmo dal mio naso. Provo a voltarmi in più direzioni, ma ci sono solo le tenebre a circondarmi pronte ad inghiottirmi

- C'è nessuno ?? – chiedo ad alta voce provocando un eco generale che mi fa accapponare la pelle, ma dove diamine mi trovo ?!?

Allungo le braccia in avanti cercando di non andare a sbattere, mentre mi incammino per un'ipotetica strada, magari da qualche parte ci sarà un po' di luce e riuscirò a capire dove mi trovo e come tornare a casa. Sotto di me sento dei sassolini, sintomo che probabilmente mi trovo all'aperto, mi sento sfiorare le braccia da delle foglie, quindi sono in un bosco, o almeno credo..... cerco di stringere gli occhi per concentrarmi meglio su dove mettere i piedi, sarebbe il massimo se finissi in una buca o peggio in un burrone

- Qualcuno mi sente ?? – provo ancora ma non ricevo risposta e il cuore continua a pompare ad un ritmo frenetico, non so perché ma mi sento osservata e la cosa non mi piace. Comincio ad affrettare il passo per quanto mi è possibile, sentendo in lontananza il suono di cespugli che vengono sfiorati, oddio Luna sta calma, questo è solo un brutto incubo, te ne tirerai fuori immediatamente, ma più cerco di non pensarci più i miei sensi si accrescono e ad ogni minimo rumore salto in aria.

Dannazione una cavolo di luce, mi servirebbe solo quella, ma niente da fare. Provo ad alzare lo sguardo, forse sopra di me le stelle mi aiuteranno, avevo studiato un po' di astronomia magari mi viene in mente qualcosa, ma proprio quando la mia testa si alza per guardare in alto tiro un urlo con tutto il fiato che ho, tant'è che mi brucia perfino la gola, una figura accucciata su un ramo poco sopra di me mi osserva, ma la cosa che mi fa accapponare la pelle sono i suoi occhi, due occhi rosso sangue che mi fissano maligni. Faccio dei passetti indietro tappandomi la bocca con la mano, ho le lacrime agli occhi dalla paura e il respiro ancora più accelerato rispetto a prima, voglio scappare, voglio tornare a casa mia.........

Allontanata di poco da quel non so neanche come definirlo, mi preparo per correre a più non posso, ma prima che possa fare un passo, con un balzo lui mi è addosso.......

Mi risveglio sudata fradicia con il cuore che pompa e minaccia di esplodermi dal petto, ma che diamine di sogno era quello ?!? Calmati Luna, inspira ed espira non era reale per la miseria, faccio per alzarmi, voglio bere un po' d'acqua ho la gola secchissima, ma un peso mi impedisce il minimo movimento, oh no....... abbasso lo sguardo e rimango a bocca aperta......

Jake è praticamente addosso a me, ha un ginocchio in mezzo alle mie gambe, molto ma molto vicino a dove non batte il sole, un braccio dietro il mio collo e l'altro poco sotto il mio seno, o mio Dio, o mio Dio !!!!!!!!!

Osservo il suo viso per capire se posso tentare la fuga senza svegliarlo analizzandolo nel più piccolo dettaglio, un ciuffo di capelli gli ricade delicatamente sulla fronte andandogli a coprire un occhio, ha il volto disteso e respira regolarmente, sembra un vero e proprio angelo, vorrei quasi allungare la mano a toccargli le ciglia, sono folte e lunghe, ma il suo braccio mi impedisce ogni minimo movimento. Non avevo notato che avesse gli zigomi leggermente pronunciati, il naso dritto e un mento leggermente squadrato, sì, potrebbe benissimo essere un angelo, l'angelo della morte. Il mio sguardo cade più in basso e noto che non ha niente addosso nella parte superiore del corpo, ah già gli avevo macchiato la camicia ieri sera....... Guardo il braccio con cui mi stringe e nello stesso tempo mi incatena a lui, anche in questa posizione posso notare i bicipiti sodi, ma non troppo pompati

- Se vuoi farmi una radiografia più approfondita aspetta che mi tolga anche i pantaloni  prima – oddio !!!!!! Alzo gli occhi ad incontrare i suoi e per poco non spalanco la bocca, quei dannatissimi pozzi neri mi stanno di nuovo ipnotizzando, ma è più forte di me non riesco a staccarmici. Il suo sguardo è intenso e non mi permette di dire o fare nient'altro, ok Luna riprenditi dannazione, torna in te. Scuoto la testa, sentendo le guance colorarsi, evvai sono arrossita ci mancava solo quello.... Faccio per alzarmi e scappare da questa situazione imbarazzante, ieri sera non avevo pensato minimamente a cosa sarebbe successo, insomma invitare un ragazzo nel proprio letto, anche se solo per dormire da una certa impressione, ma lui prontamente allunga il braccio e mi fa sbattere contro il cuscino riportandomi dove ero prima

Un demone travestito da angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora