Capitolo 45

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Non ricordo quando sono arrivata a casa, ne tanto meno, come sono riuscita a mettermi sotto le coperte, ma devo dire che non sapevo di essere così tanto stanca, fino a che il mio corpo non ha toccato il materasso.

Fatto sta che credo di avere dormito per un giorno intero, se non due.

Sospetto che ci sia stato lo zampino di mio fratello in tutto questo, sì, sono assolutamente sicura che mi abbia messo qualcosa nel caffè per farmi crollare come un sacco di patate, cosicché lui potesse portarmi a casa.

Ammetto che quando papà ha aperto gli occhi, gli sono stata sempre praticamente appiccicata non lasciandolo solo neanche per andare in bagno, beh questo no, ma ho reso l'idea........

Non ne potevano più di me, quindi si sono sbarazzati della sottoscritta.

Beh non che sia arrabbiata con loro, mi ci voleva proprio del sano riposo, e il mio dolce materasso morbido e comodo mi mancava, rispetto a dover stare seduta su di una poltrona scomodissima.

Sento il respiro sommesso di Ciupy che mi dorme di fianco sul cuscino, ha il musetto beato, penso che anche lei non deve essere stata tutta allegra e spensierata nei giorni in cui non eravamo a casa.

Mi stiracchio tutta per risvegliare il mio corpo indolenzito, mentre un enorme sbadiglio prende possesso della mia mascella.

Dalla porta finestra intravedo i raggi del sole che mi augurano il ben svegliata, mentre scendo dal letto incamminandomi verso la terrazza.

Con tutto quello che è successo a mio padre, non ho avuto il tempo, o anche solo lo spazio mentale di poter pensare a Jake, ma adesso......

Con un leggero venticello caldo, tipico dell'estate, che mi invade appena varco la soglia, subito tutti gli avvenimenti dei giorni scorsi mi colpiscono completamente.

Jake mi ha tradita...... ha fatto la cosa che temevo più in assoluto che qualcuno potesse ancora farmi.... Dopo Aaron credevo di avere trovato la persona giusta, la persona su cui contare, che ci sarebbe stata per me, qualunque cosa accadesse, ma mi sbagliavo......

Nel momento del massimo bisogno, in cui mi serviva un'ancora di salvezza, Jake mi ha abbandonato, e questo fa male, dannatamente male......

Sospiro pesantemente, asciugandomi le lacrime che scendono copiose sul mio viso, guardando il cielo azzurro del primo pomeriggio.

Sento qualcosa strusciarsi contro la mia gamba, e sorrido leggermente sapendo già che la mia dolce gatta, sta tentando di tirarmi su di morale nel suo modo unico, mettendosi sulle zampe posteriori e intimandomi di prenderla in braccio.

Non me lo faccio ripetere due volte, e subito la prendo tra le braccia accarezzandole il musetto con la guancia, ricedendo delle sonore fusa in tutta risposta.

Improvvisamente però un rumore poco distante da me, mi fa alzare lo sguardo, ma me ne pento immediatamente, Jake è davanti ai miei occhi che mi fissa.....

- Luna...... - sussurra aprendo del tutto la finestra della sua camera. Io lo guardo, incapace di distogliere lo sguardo, nonostante tutto il male che ho dentro il cuore, è più forte di me l'attrazione che ho per lui

- Dobbiamo parlare ti prego – insiste allungandosi verso il ramo dell'albero, e io in quel momento rinsavisco dalla trans. Non voglio parlare con lui, non voglio sentire l'ennesima scusa, o una bugia ben congeniata, non ne voglio più sapere niente, sono stanca e stufa.

Così con un rapido movimento, corro in camera chiudendo a chiave la porta finestra e abbassando le serrande.

Lo sento chiamarmi a pochi centimetri di distanza, ma mi metto le mani sulle orecchie e mi accuccio per terra, con la schiena al muro, sperando solo che se ne vada via al più presto.

Un demone travestito da angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora