Capitolo 5

8.1K 208 6
                                    


Avete presente il tipico risveglio di cacca la mattina presto, quando ogni fibra, ma che dico, ogni cellula del tuo corpo ti urla, ti implora, di rimettere il tuo sedere sotto le coperte, chiudere gli occhi e scordarti del mondo intorno a te, quando il solo pensiero di mettere piede in un posto dove già sai che incontrerai persone che non vuoi vedere, dove succederanno delle cose brutte come spargimenti di sangue e ossa rotte, ti sfiora l'anticamera del cervello per poi finire dritto dritto nella parte remota dove getti tutte le idee stupide e insensate che non seguirai mai, ecco oggi è uno di questi giorni. E' da più di un'ora che mi rigiro nel letto e dire che non ho dormito è come dire che la signorina Trinciabue è un amore con i bambini, non so ma ho come il presentimento che questa giornata andrà male, ho pensato e ripensato anche a come farla pagare a Jake ma non mi sono venuti in mente piani degni di farlo scappare a gambe levate, quindi ho passato tutta la notte in bianco con questo peso sullo stomaco che mi impediva di chiudere occhio e fare sogni tranquilli dannazione, aggiungi poi che Jackson dall'altra parte della casa russava come un facocero con problemi respiratori ho reso l'idea della mia nottata fantastica

- Tesoro è ora di sveg- apre la porta mia madre, anzi la spalanca con la sua solita delicatezza,sbattendola contro il muro urtandomi il sistema nervoso, ma si interrompe quando mi vede sveglia e pianta un urlo che fa quasi tremare il lampadario che ho appeso in mezzo alla stanza, facendomi coprire d'istinto le mie povere orecchie, so già di avere un aspetto orribile grazie tante madre per il tuo tatto sempre fine

- Luna sembri un misto tra un chiwawa finito in lavatrice e la zia Juditte dopo aver fatto le scale – mi passa una mano sulla fronte avvicinandosi piano a me, come se avesse paura che potessi in un lampo attaccarla e morderla, mamma lo sai che sono tua figlia o dobbiamo fare il test del dna per provarlo ?!? Arriva al mio capezzale sedendosi sul bordo con uno sguardo preoccupato stampato su tutto il viso, sbuffo sonoramente stiracchiandosi, sento tutte le ossa fare un rumore inquietante, credo che non abbiano gradito la mia impossibilità di rimanere ferma nella stessa posizione tutta la notte e così me la fanno pagare

- Luna qualcosa non va ? – mi accarezza il viso e la sua mano fresca è un tocca sana al mio volto in fiamme, faccio un sospiro di sollievo al sentirla al contatto con la mia pelle chiudendo gli occhi beandomi della sensazione. Mi riprendo quando la sento sospirare, ok dai Luna ce la puoi fare del resto avrai dormito solo mezz'ora che vuoi che sia ?!?

- Mamma sto morendo di fame, che c'è per colazione ? – domando buttando da una parte le lenzuola scendendo dal letto, l'importante è cercare di far finta di niente e tentare di non vedere Jake o incontrarlo a scuola, prego che non abbia nessun corso con me perché lì sarebbe proprio la fine, Aaron ieri sera mi ha tempestato di messaggi e chiamate perché voleva sapere tutto di quel tipo, io gli ho ripetuto fino allo sfinimento che era solo un ragazzo che voleva sapere dove fare la spesa e dove poter ascoltare buona musica, ma non mi ha voluto ascoltare del tutto.

Mi infilo le prime cose che trovo nell'armadio, mentre mia madre spalanca la porta finestre per far entrare un po' d'aria, credo che si sia creata una cappa di irritabilità e stanchezza qui dentro che è impressionante

- Ci sono dei croissant appena sfornati sbrigati ti aspetto di sotto – dice prima di aprire la porta e richiudersela alle spalle poco dopo, giusto zuccheri, ho bisogno di tanto zucchero nel sangue per poter sopravvivere a questa giornata

- Come siamo belle di prima mattina zuccherino – tiro un urlo saltando sul posto sentendo la voce che per tutta la notte mi ha perseguitata impedendomi di dormire come avrei voluto. Mi volto verso la porta finestra e lo trovo appoggiato all'inferriata del balcone con un piede, le braccia conserte e un sorriso strafottente in piena faccia, ha i capelli scompigliati e ha addosso una maglietta bianca con sopra un gilet nero di pelle e un paio di jeans leggermente attillati che lo fasciano completamente nei punti giusti, i miei occhi cadono involontariamente proprio sulla zona più amata da ogni ragazzo e ok...... forse fa bene a tirarsela così. Sono talmente presa dalla contemplazione da non essermi accorta che si è avvicinato talmente tanto che sento il suo fiato solleticarmi le guance, mette un dito sotto il mio mento alzando lo sguardo ad incastrarlo con il suo

Un demone travestito da angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora