la sua fine

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Sto camminando da circa un quarto d'ora, sono quasi vicino casa sua.

Guardo lo schermo del telefono che segna le 23:57.

Sono stanco ma non mi fermo.

Dopo esser passato dal portiere addormentato, arrivo alla sua porta e busso in continuazione, non mi importa se sveglierò tutto il vicinato.

Continuo a bussare, ho una rabbia in corpo che non potete capire.

In sottofondo sento delle voci, sicuramente qualcuno che si sarà scopato.

Grida un "arrivo" e dopo nemmeno 5 minuti apre.

Non gli do nemmeno il tempo di parlare che la prendo per il collo.

Thiago:sei una lurida troia. Che cazzo vuoi da noi ah?
Urlo e la fulmino con lo sguardo.

Lei tossisce e io vorrei solo ucciderla.

Farla morire, distruggerla per sempre.

L'uomo, che era con lei si alza dal letto e si chiude in bagno.

Ma che bei uomini coraggiosi che si scopa.

Lucy:t-ti p-prego
Disse tossendo e io lascio la presa.Lei si massaggia il collo e si allontana da me.
Thiago:perché sei andata da Angela?Perché volevi ucciderla?
Dissi avvicinandomi e lei indietreggia.
Lucy:i-io non ho fatto niente
Disse impaurita.
Thiago:non hai fatto niente?Niente?Volevi ucciderla, volevi farla allontanare da me, e per UNA fottuta settimana ci sei riuscita, però sai l'amore che proviamo io e lei è più forte delle tue minchiate.
Dissi incazzato avvicinandomi e lei mi guarda.
Lucy:io non ho fatto niente, credimi!
Disse toccandosi il petto e i suoi occhi iniziano ad essere lucidi.
Thiago:io dovrei credere a te?Manco morto!Hai fatro di tutto per metterci i bastoni tra le ruote...fagli qualcos'altro e giuro su Dio che ti farò passare le pene dell'inferno
Dissi avvicinandomi alla porta.
Lucy:come puoi amarla?lei è solo una bambina Thiago, non sa niente sul sesso, non sa come farti godere, come fa a piacerti una come lei?
Domanda avvicinandosi a me.
Thiago:Tu sei solo il frutto di un preservativo bucato!
Dissi freddo e me ne vado sbattendo la porta.

Esco fuori, cammino, mi guardo attorno e mi fermo in un bar.

Ho bisogno di dimenticare questa giornata del cazzo, quindi bere mi aiuta.

Entro nel primo bar che mi trovo, non è molto affollato ci sono soltanto tre coppie che si baciano senza un domani e una comitiva  che beve, ridono e due di questi sono già fusi alla grande.

Mi avvicino al bancone e il barista mi sorride e si pulisce le mani al grembiule nero.

Thiago: latte di suocera, grazie!
Dissi sedendomi sullo sgabello e lui mi guarda stranito.
Barista:è forte come alcolico, non credi amico?
Disse spaventato e nel frattempo versa il liquido nel bicchierino.
Thiago:se l'ho chiesto, significa che lo voglio
Dissi freddo.
Barista:calmo eh!ecco a te!
Disse dandomi il bicchierino.

Lo bevo tutto in un sorso e ne ordino un altro. Inizia a pizzicare la gola, ma ne ordino un altro ancora.

I miei pensieri vanno sempre a lei, al suo sorriso, alla sua voce, al suo modo di essere.

Non riesco a stare senza di lei.

Sono già al 4 bicchierino e inizio a vedere tutto sfocato.

Pago ed esco.

Inizio a camminare per queste strade deserte.

Mi gira tutto e le palpebre iniziano a fare brutti scherzi.

{Angela}

Stupida, stupida, stupida.

Dovevo stare zitta, non dovevo dirgli di Lucy.

Lo Sbaglio PerfettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora