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"Resti a dormire da me stasera? Tanto domani è il tuo giorno libero" Sean chiuse la porta una volta entrati e si voltò verso di lei avvicinandosi e mettendo le mani sui suoi fianchi. Lei mise le sue sul suo petto per allontanarlo, ma non si spostò di un centimetro.

"In realtà voglio restare a casa mia, ho anche tanto da fare lì dentro quindi meglio se vada" si scansò da lui, ma la riprese iniziando a baciarle il collo con prepotenza.

"Stai qui, dai" sussurrò continuando con i baci, spostando le mani sul suo fondoschiena.

Kira sgranò gli occhi e lo spinse via con tutte le sue forze avvicinandosi alla porta, col cuore che batteva a mille.

"Che diamine fai? Ho detto che voglio tornare a casa, non sono dell'umore" cercò di aprire la porta continuando a guardare il ragazzo per non abbassare la guardia, ma era dannatamente chiusa a chiave. Lui la bloccò col suo corpo mettendo le mani appoggiate alla porta, accanto alla sua testa.

"Non fare la noiosa e divertiamoci stasera" un ghigno apparse sulle sue labbra.

Kira, in quel momento, pensò davvero che non avrebbe potuto fare nulla se non ascoltarlo, o sarebbe finita male. Non si era mai comportato così, non capiva il perchè del suo gesto.

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"Niall, devi aiutarmi" Luke stava ormai facendo avanti e indietro nella stanza da un bel po'. Dopo quello che aveva sentito in chiamata era ancora più agitato.

"Sono quasi le due di notte, che diamine vuoi Luke?" mugolò mezzo addormentato il suo migliore amico, passandosi una mano sul viso e ascoltando la sua voce attraverso il telefono.

"Ho una brutta sensazione, ti passo a prendere e ti spiego tutto, e sbrigati!" chiuse la chiamata, dopo di che prese le chiavi della macchina e scese velocemente di casa, lasciando Niall pieno di dubbi, che però non esitò a vestirsi per andare ad aiutarlo.

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"Okay, hai capito il piano? Ricordati di non far capire che ti ho mandato io o è la fine" si parcheggiò vicino casa di Sean, cercando di vedere all'interno attraverso qualche finestra.

"Va bene, adesso vado e ricordati che mi sei debitore a vita" Niall scese dalla macchina e andò a bussare alla porta del ragazzo prendendo un bel respiro. Si sentivano le voci di Sean e Kira discutere, fino a quando non si decisero ad aprire.

"Kira, menomale, sei qui" guardò prima lei e poi lui. "Sono venuto a prenderla e a controllare che fosse tutto a posto"

Kira non aveva la più pallida idea di chi fosse; lo guardava con aria interrogativa, ma alla fine stette al gioco. Si fidò di lui, non sapendo nemmeno cosa sarebbe successo.

"E tu chi saresti scusa?" Gli occhi di Sean lo esaminavano dalla testa ai piedi, evidentemente irritato.

"Io sono il suo migliore amico e non voglio che qualcuno le faccia del male. Kira, aspettami fuori" la spinse leggermente fuori, chiudendo la porta successivamente ritrovandosi a faccia a faccia con lui.

Luke si avvicinò con la macchina vedendo la ragazza e le aprì lo sportello.

"Salta sù, veloce!" disse col tono di voce abbastanza alto per farsi sentire.

Lei guardò prima la macchina e poi il ragazzo dentro, ma presa dal panico si infilò subito, dentro non riconoscendolo immediatamente a causa del buio.

Per fortuna, Niall uscì dopo qualche minuto da lì buttato fuori di casa, senza nessun livido o taglio.

Tutto era andato per il meglio, erano riusciti a strapparla dalle mani di quella mente malata.

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