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Salgo in camera mia per sistemare la valigia. La stanza è grande con i colori sull'azzurro, da quello che ho capito ogni camera ha un colore diverso. L'arredamento è semplice: un letto affianco ad una scrivania di vetro e di fronte un armadio. C'è anche una terrazza che comunica con un'altra stanza, anche se non so quale sia. Il bagno è nella parte opposta del corridoio cosi decido di ispezionare tutte le stanze. La camera da letto di Hanji ed Erwin è color porpora, un bagno è verde menta come l'altro bagno e l'ultima camera non so quale sia.

Entro e capisco subito che è quella di Levi. I colori sono sul grigio azzurro come i suoi occhi e ha la terrazza in comune con la mia. La sua scrivania però ha dei cassetti, non resistendo alla tentazione decido di aprirli trovando dei disegni fatti su dei fogli di taccuino messi in modo ordinato. Li sfoglio notando che dietro ognuno di loro c'è scritta una cosa simile ad una pagina di diario. Non faccio in tempo a leggere la prima lettera che sento la porta aprirsi, rimetto tutto nel cassetto e faccio finta di guardarmi in giro. Ma questo Levi è ovunque....

-Ma cosa....- sbotta venendo mi davanti. Da qui posso notare benissimo la differenza di altezza che ci separa e non posso fare a meno di ridere. Lui capisce a sto che sto pensando e mi spinge fuori dalla stanza senza dire nulla, sbattendo poi la porta alle sue spalle.

Ritorno nella mia stanza e mi butto sul letto ad ascoltare musica fino all'ora di cena. Scendo per apparecchiare la tavola e dare una Mano a sistemare per il pasto.

-Eren, non so se hai notato ma c'è una stanza che comunica con il salotto in cui c'è un pianoforte. So che ti piace suonare quindi perchè dopo non vai a vedere?- mi dice Hanji indicando la stanza che si intravede appena.

-Wow!- esclamo tutto contento. Bene, ho qualcosa di costruttivo da fare allora!

Finisco di sistemare l'ultimo piatto e corro a vedere la stanza. Il pianoforte è bianco a coda ed è bellissimo! Al suo fianco è appoggiata una chitarra e un microfono. Mi siedo sullo sgabello e comincio a suonare il Notturno n. 1 di Chopin. La mia mamma me la suonava sempre, l'inizio è malinconico ma dopo qualche secondo l'atmosfera si fa dolce e sognante. Adoro questa canzone perchè mi fa venire in mente tanti bei ricordi brutti e belli, come la melodia. E si sa che nella vita servono sia istanti felici che tristi come nelle canzoni perché sia una vita bella.

Interrompo la canzone appena sento che mi chiamano per la cena. Ritorno in cucina dove vengo sommerso dai complimenti di Erwin ed Hanji, mentre Levi mi fissa stizzito con un perenne broncio sulla faccia. Cominciamo a mangiare la pasta al formaggio tra commenti vari sulle notizie del giorno, su cosa ne penso della casa  e se per ora mi trovo bene.

-Si si, è tutto perfetto! E vi ringrazio per tutta questa gentilezza e premurosità!- dico arrossendo. Mannaggia, ma perchè le mie guance si tingono sempre di rosso?

Dopo cena sparecchio e ci mettiamo tutti seduti in soggiorno a guardare un film, "The Pursit Of Happyness" con Will Smith. Questo è uno dei miei film preferiti, mi piace il fatto che il padre nonostante la perdita del lavoro faccia di tutto per far sorridere il figlio facendogli vivere al meglio la sua infanzia.
Alla fine del film salgo in stanza mezzo morto dal sonno, e incrocio mio "fratello" che sta entrando nel bagno.

-Notte- lo saluto sbadigliando

-Mpf- sbuffa

-Non potresti provare ad essere più gentile? Non ti dico di raccontarmi la storia della tua vita ma almeno la buonanotte non mi dispiacerebbe.... Dopotutto siamo fratelli no?-

-Ficcati in testa che non ci sarà nessun tipo di rapporto tra me e te ragazzino- dice con voce ferma chiudendosi la porta alle spalle.

Bah questo ha problemi seri. Almeno non mi tocca socializzare con uno come lui. Eppure perché mi dispiace?

I L✿ve My Br✿ther ~ Ereri RirenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora