Mi stiracchio appena sento la luce del sole che entra dalla finestra e illumina il mio viso. Mi alzo e infilo una lunga canottiera bianca assieme a un paio di pantaloncini rossi. Ho deciso di andare a correre, è abbastanza presto e non fa ancora caldo e non ci dovrebbe essere molta gente in giro a questa ora. Scendo salutando Hanji seduta a tavola con Erwin che si sta preparando per andare a lavorare all'azienda. Levi invece è già in piedi e sta facendo tiri a canestro: indossa una maglia bianca aderente che fa risaltare i suoi muscoli perfetti.
-Hey salve!- saluto allegro
-hmmm... Non importunarmi- sbuffa lui rimettendosi a tirare.
Esco dal cancello e comincio a correre infilando le cuffiette e facendo partire una canzone ritmata per darmi il ritmo dei passi. Oggi voglio fare il mio record, questo tempo fresco mi mette voglia di correre! Faccio un giro per il parco della zona, Hanji mi ha spiegato i vari posti del quartiere in modo che non mi perdessi. Dopo circa un'oretta di corsa decido di tornare indietro, ma non faccio in tempo a svoltare in una vietta che vado addosso a qualcuno.
Mi rialzo e trovo steso di fronte a me un ragazzo della mia stessa età con i capelli biondi a caschetto e due occhioni azzurri non molto alto. Lui comincia a balbettare cose incomprensibili, credo scuse.
-Hey calmo amico!- lo rassicuro porgendogli la mano e lo aiuto a sollevarsi.
-G-grazie! Io sono Armin piacere- si presenta
-Io Eren. Sei del Titan Institute?- domando notando la spilla della scuola dove dovrei andare io. La scuola è già cominciata da qualche giorno ma sono in po in ritardo coi tempi.
-Si! Sei nuovo per caso? Non ti ho mai visto!- dice lui ripulendo lo zaino con la mano
-Si si, abito qui da poco. E tu?-
-Anche io sono qua nelle vicinanze!-
-Potremmo fare la strada per scuola insieme, mi sembri molto simpatico!- esclamo.
Ci scambiamo i numeri di telefono e proseguiamo ognuno per la propria strada. Torno a casa e mi fondo nella doccia, per riflettere a tutto quello che sta succedendo. Ho un nuovo amico molto simpatico, la casa è stupenda come il quartiere in cui vivo e anche la famiglia è ottima. Tranne Levi, lo conosco da poco e già mi sta sulle palle. Anche se i suoi occhi e il suo viso mi sono rimasti impressi fin dall'istante in cui l'ho visto.
Mi vesto con il ricambio ed esco dal bagno incrociando proprio il nanetto.
-Tocca a me fare la doccia- dice tutto sudato.
-Dove sei stato?- chiedo
-Palestra-
-Wow mi hai parlato!- dico ridendo. Lui fa una smorfia ed entra bel bagno.
-Dannato moccioso, hai sporcato tutto il bagno! Hai spanto acqua ovunque!- grida dalla stanza
-Opssss-
-Non azzardarti più a fare una roba del genere o ti giuro che non uscirà i più vivo da questa casa!- urla come un isterico sbattendo la porta.
Io ignoro questo sclero roteando gli occhi e tornando nella mia stanza. Mi metto al computer a cazzeggiare sui vai server, giocando qua e lá fino all'ora di pranzo.
Entro in cucina dove Hanji mi dice di andare a chiamare Levi, credo che sia ancora in bagno... Busso alla porta ma senza risposta e allora entro.Una visione divina mi invade: Levi ha solo un asciugamano in vita e tutto i suoi muscoli perfetti sono in bella vista assieme alla sua pelle nivea e ha i capelli bagnati tirati all'indietro.
-Cosa guardi?- domanda ghignando
-Hmmm? Io?- mi risveglio scuotendo la testa imbarazzato e abbassando lo sguardo.
-Ehm comunque è pronto il pranzo se vuoi scendere- lo informo uscendo dalla stanza ritornando in cucina frettolosamente.
Ci siamo solo io e Hanji seduti a mangiare, ma dopo poco rincasa anche Erwin e Levi ci raggiunge.
-Ragazzi, credo che sia ora di parlarvi di una cosa...- ci informa lei dopo che tutti si sono seduti.
-Probabilmente vi chiederete come mai abbiamo deciso di adottare due ragazzi già grandi come voi, permetto che sarò diretta. So delle ricadute e dei traumi che avete dovuto affrontare, i problemi di Eren con la droga e i tentati suicidi di Levi, quindi vi abbiamo preso in custodia perché non voglio che abbiate delle ricadute che peggiorerebbero tutto. Se a voi va bene, vorrei che fossimo come una famiglia che si aiuta e si sostiene al meglio.... E se chiamaste me mamma e Erwin papà ci fareste molto felici!- spiega sorridendo alla fine del discorso.
Levi ha tentato il suicidio.... E dobbiamo essere una grande famiglia. Perciò troverò un modo per aiutarlo al meglio e farlo sorridere di nuovo! Devo scoprire più cose di lui però. La mia mamma mi ha sempre insegnato ad essere altruista con chi ha avuto più difficoltà.-Va bene, grazie mamma, grazie papá- sussurro imbarazzato. I due sorridono rassicuranti mentre il corvino fa un cenno del capo come assenso.
Ho una nuova famiglia.... Che bello!