-Eren, mi stai ascoltando?- domanda Mikasa risvegliandomi dai miei pensieri.
-Si si stai parlando della legge gravitazionale....-
-No, quello era l'argomento precedente! Dicevo, ti andrebbe di uscire insieme domani?-
-Ehm, io bhe non lo so dipende!- ma che cosa sto dicendo, io non voglio uscire con lei! Non voglio darle false speranze
-Da cosa?- domanda
-Sai, ho cominciato gli allenamenti di tennis con Levi e, accidentalmente, domani ho proprio lezione! Guarda un po te che sfiga!-
-Lezioni di tennis con me?- in quel momento arriva Levi che si intromette nella conversazione
-Si! Il mio Eren ha detto che ha cominciato lezioni con te, quindi domani posso anche venire a vedervi!- esclama contenta Mikasa.
-Scusa ragazzina ma ora io e mio fratello dobbiamo proprio andare!- sbraita Levi trascinandomi lontano da quella pazza. Ci sediamo sotto un albero e appoggio la testa sul tronco, lasciando un sonoro sbuffo.
-Lezioni di tennis... Come ti è venuta questa?- sospira iniziando a ridere. Aspetta, Levi che ride? Lo squadro incerto e stupito, senza farlo notare.
-Si insomma, non voglio che lei si immagini una storia con me, non voglio essere il suo ragazzo!- spiego.
-E tu hai detto che domani avrai lezione, anzi avremo, e cosi cosa ti inventi ora visto che ci viene pure a vedere?!-
-Bho dico che salto lezione perchè sto male e anche tu rimani a casa con me!- lui ricomincia a ridere come un matto e... Posso solo dire che è bellissimo. Lo guardo ammaliato mentre butta la testa all'indietro e le sue labbra si piegano in un sorriso.
-C-cosa guardi ahahaha-
-N-niente è che sei... Ehm... Carino quando ridi!- balbetto
-E quando non rido no?-
-No no no hai capito male, sei bellissimo come sempre!- dico tappandomi la bocca dopo quello che esce. Non mi sono neanche reso conto di ciò che ho detto!
-Hmmm?- mugola avvicinando il suo viso al mio. Il mio cuore batte a mille e d'istinto socchiudo gli occhi. È ancora più bello visto da cosí vicino, sento il suo profumo deciso pizzicare le mie narici e il calore del suo fiato.
Le nostre labbra si sfiorano, e sussurra:
-Non esci con Mikasa perché sei gay, vero? A te le donne proprio non interessano! Veeedi che lo sapevo ah ah ah non ti bacerei mai!- si stacca da me bruscamente rimettendosi a ridere.
-C-cosa?- sbuffo. Non so cosa mi è preso in quel momento, avrei solo voluto baciarlo visto che è da tempo che lo desidero. Desidero Levi e basta. Chiedo troppo? Ma evidentemente non gli interesso, non mi avrebbe trattato cosi allora! Abbasso lo sguardo intristito e ricaccio indietro le lacrime. Mi alzo prendendo la cartella e lo lascio lá da solo sotto l'albero assieme alle sue provocazioni.
-Moccioso aspetta dove vai?-
-Non ti interessa!-
-Ma dobbiamo tornare a casa! Non fare l'idiota viziato, torna qua!- sbraita alzandosi.
-Non chiamarmi cosi, smettila!- grido allontanandomi.
-Eren torna qua o giuro che mi senti!- la sua voce si fa sempre più lontana e decido di ignorarlo.
-Il problema è che ti sento già troppo Levi!- sparisco dalla sua vista definitivamente, cammino più veloce che posso e svolto nella prima stradina che capita.
Mi siedo a terra in questa vietta nascosta e deserta, in modo che nessuno mi veda e mi lascio andare. Che cosa ho fatto di male? Cosa ho che non va? Perchè devo sempre essere preso in giro per quello che sono?
Mi immergo cosi tanto nei miei pensieri da non vedere due figure che si sono fermate di fronte a me.
-Bene bene, chi abbiamo qui?- domanda una di loro. Sono molto alti e muscolosi, di sicuro più grandi di me. Questo non promette nulla di buono.
-Oh poverino, la ragazza ti ha lasciato perché eri troppo stupido?- continua
-O forse perché a letto non eri abbastanza bravo!- conclude l'altro scoppiando un una fragorosa risata.
-Bhe, che ne dici amico, possiamo provare noi a vedere come se la cava!- borbotta.
Oh no no no faccio dei passi all'indietro per cercare l'uscita da questa strada, ma purtroppo sono in un vicolo cieco e vado a sbattere addosso al muro. E ora che faccio? Comincio a tremare, non so più cosa inventarmi, devo solo sperare che succeda qualcosa che mi salvi. Provo a gridare ma uno mi tappa la bocca mentre l'altro mi immobilizza le braccia sfilandomi la maglia. Mi divincolo meglio che posso e le lacrime scivolano dai miei occhi senza controllo.
La mia prima volta... Io volevo Levi. Sarebbe stato molto più gentile e mi avrebbe sussurrato parole dolci baciandomi e accarezzandomi i capelli. Le loro mani si infilano rudemente nei miei pantaloni, mentre singhiozzo. Smetto anche di ribellarmi, tanto è inutile fare qualsiasi cosa, qua nessuno passa e nessuno mi può sentire. Mi tolgono anche i pantaloni e si mettono a ridere.
-Ah ah ah ci credo che lo hanno lasciato, guardalo è uno stecco! Come minimo era la ragazza che lo fotteva!- dice uno ghignando.
-Ah ah ah si gai ragione fra ma adesso lo fottiamo noi lo stesso!-
-N-no per favore basta- riesco a dire
-Cosa scusa?- si lamenta uno dando mi una ginocchiata sullo stomaco. Mi accascio a terra.
-Levi... Levi!- singhiozzo
-Aaahh Levi? Ma allora non hai la ragazza!-
Levi Levi Levi ti prego salvami, ritorna qua da me... Ti perdono per tutto quello mi hai detto ma ti prego vieni qua da me e aiutami.
In tipo comincia a sfilarmi i boxer quando non sento più nessuna mano sulla mia pelle. Il ragazzo si accascia a terra privo di sensi mentre l'altro si guarda attorno sperduto ma viene presto steso.
Un paio di braccia mi sollevano e da quel momento perdo coscienza pure io.