Levi's Pov
Mi alzo molto presto e scendo in cucina a prepararmi il caffè. Mentre si scalda, risalgo in camera e mi preparo lavandomi i denti e indossando delle braghette corte al ginocchio grige e una maglia nera.
Verso il caffè in una tazza e vado in terrazza. Da qui posso vedere il moccioso che dorme beato....
Io non voglio trattarlo cosi male come faccio sempre, ma non ci posso fare niente se i miei riflessi sono cosi freddi. Tendo a scacciare chiunque mi voglia dare un aiuto, penso sempre che è perché faccio pena e il mio orgoglio ha la meglio.Mi siedo sulla ringhiera della terrazza senza sporgermi troppo e osservo la città.
Riesco a vedere il centro da qui, la palestra, la scuola e tutte queste villette perfette con i giardini verdi. Mi ricordano gli occhi di Eren, cosi vivaci e pieni di speranza. Ma perché penso sempre a lui? Adoro quando arrossisce per un nonnulla e sorride senza motivo mentre i suoi capelli scompigliati ondeggiano sulla fronte... Sto diventando pazzo!
Il sole sta spuntando quindi il cielo ha un colore biancastro-giallo e la brezza soffia leggera tra i capelli. Chiudo gli occhi e mi rilasso, appoggiando la tazza affianco a me.-Ma vuoi cadere sul serio?- grida qualcuno alle mie spalle. Oddio è il moccioso.... Che palle. Già di prima mattina.
-Vai a dormire che sei piccolo- dico ancora con gli occhi chiusi.
Lui si siede di fianco a me socchiudendo gli occhi. Osservo il suo profilo, ha un viso abbronzato e i capelli spettinati gli incorniciano i lineamenti dolci. Ha gli zigomi arrotondati e delle labbra carnose ma screpolate, si insomma è carino.... È un po troppo magretto però.
-Lo so che mi stai fissando- sussurra aprendo un solo occhio.
-Ti sbagli. Sto osservando il panorama che è sicuramente meglio di te- sbuffo cercando di essere più convincente possibile.
-Dovresti essere più sincero con te stesso sai?-
-Davvero? Da quando mi dai ordini?- domando sarcastico
-Non è un ordine, è un consiglio!- dice appoggiando la testa sulla mia spalla e chiudendo di nuovo le sue gemme verdi.
-Chi ti ha dato queste libertà?- sono stupito, nessuno aveva mai provato ad avere alcun tipo di contatto con me... È una bella sensazione.
-Io- lo sento sorridere.
Gli cingo il bacino con un braccio un po titubante e lui si sistema più comodamente sul mio braccio.
-Sei caldo Levi. E comodo-
-Hmmm stai zitto, sono venuto qui per un po di pace se non si era capito-
-Sei antipatico!-
-Lo so, e anche caldo e comodo- scherzo
-Questo è vero- sussurra. Rimaniamo in silenzio a guardare il cielo finché, notando l'ora, lo sollevo portandolo nel corridoio.
-M-ma che fai?- balbetta arrossendo
-Ma perchè sei cosi timido!- chiedo
-E perche tu sei cosi basso?- Domanda senza pensare alle conseguenze del suo commento.
-Corri- sbotto
-Cosa?-
-Ho. Detto. Corri- lui capisce le mie intenzioni e scappa giù per le scale andando a nascondersi non so dove.
-Ragazzino, dove seeeeiii?-
Nessuna risposta. Cerco in salotto dietro il divano o tra le librerie, dietro le porte e sotto il tavolo ma niente.
Ad un tratto ho l'illuminazione: vado nel bagno e, di nascosto, infilo la mano dietro la tenda e apro il getto dell'acqua fredda. Un urlo agghiacciante rimbomba ovunque. Bingo!-Mi vendicherò, Stanne certo!-grida uscendo dalla doccia completamente fradicio. Si avvicina a me e mi abbraccia bagnandomi.
-Lasciami idiota!- dico iniziando a fargli il solletico e lo però in soggiorno stendendolo sul divano. Lui si fa scappare degli urletti da ragazzina mentre si dimena sotto di me e due lacrime si formano ai lati degli occhi. Mi faccio una fotografia mentale di questa scena, lasciandomi scappare un minuscolo sorriso che Eren nota subito.
-Hai... Hai sorriso!- esclama indicandomi
-No, era solo una contrazione facciale moccioso- sbuffo
-Hmmm... Dove eravamo rimasti?- chiede provocante ribaltando le posizioni. Le due mani si insinuano sotto la mia maglia e titubanti cominciano ad accarezzarmi la pelle per poi iniziare a fare il solletico.
Giuro, sto facendo di tutto pur di non ridere. Ma queste posizioni sono molto eccitanti... In effetti potrei provare a divertirmi con lui provocandolo un po. Avvicino il mio viso alla sua spalla e gli lecco il collo mentre gli accarezzo le labbra e metto un ginocchio tra le sue gambe spingendo leggermente. Lui si ferma subito e si lascia scappare un sospiro leggero, quasi impercettibile.
-Ti piace eh?- dico
-C-cosa te lo fa pensare?- balbetta.
-Hmmm.... Sei gay-
-Anche tu- ribatte; ritorno a fargli il solletico mentre lui ride e si dimena.
Hanji irrompe nel salotto tutta pimpante, ancora in pigiama.
-Ragazzi!! Preparativi, si va al centro commerciale a fare spesa scuola! Sbrigatevi altrimenti arriva troppa gente dopo- ed esce.
Io e il moccioso ci alziamo e ognuno va nella sua stanza, ha ancora una parte della maglia sollevata che lo rende veramente provocante. Ma stavolta mi contengo.
www grazie amorini miei 😍