Eren's Pov
È da giorni che mi tormento su quel maledetto bacio, insignificante per Levi. Ripenso costantemente a quegli abbracci e quei brevi contatti che ci siamo scambiati quel giorno orribile sul letto prima che mi addormentarsi. Ai sospiri, alle sue dolci parole e i suoi gesti delicati... A tutto penso. Fuorché alla lezione di matematica.
-Eren... La professoressa ti vuole!- mi richiama Armin tirando la manica della mia felpa.
-Oh si scusi prof!- dico rimettendomi a pensare ai cavoli miei.
Il mio sguardo vaga per la classe e osservo attentamente ogni mio singolo compagno, i gesti e le espressioni che fa. È un giochino divertente, tanto per ingannare il tempo.
Mikasa inizia a fissarmi anche lei... Cavolo credo che mi odi da quando le ho dato buca all'appuntamento per quelle "lezioni di tennis". Mi viene da ridere al pensiero, ma mi trattengo per non ricevere ulteriori occhiate dalla mia professoressa.
L'intervallo suona e vado assieme a Jean a prendere qualcosa alle macchinette. Da quando abbiano fatto pace dopo quella litigata, il nostro rapporto si è veramente consolidato.
-Jean... C'è una cosa di cui ti voglio parlare... Mi raccomando, non dirlo a nessuno. Lo sapete solo tu e Armin, nemmeno i miei genitori ne sono a conoscienza!- dico. Inizio a raccontargli di quello che è successo il giorno in cui ho discusso con Levi, di quello che è successo in quella stradina e del bacio, gli spiego dei miei sentimenti che provo nei confronti di mio fratello e di quello che penso.
Lui ascolta in silenzio annuendo ogni tanto o lasciando qualche commento.
-Hmmm Eren, devo dire che la tua è una situazione un po incasinata! Secondo me devi solo parlare con Levi uno di questi giorni per avere chiarimenti su quello che prova lui!-
-I-io non ho il coraggio, mi ha anche già fatto capire che mi vede solo come un fratellino piccolo da proteggere!- esclamo
-Ma Eren, ti ha quasi baciato!-
-Si ma era solo per svegliarmi in un modo carino dall'incubo- spiego
-Uff, mi dispiace che tu sia messo cosi...- sbuffa prendendo dalle macchinette la merendina.
-Il vero problema è che non riesco a pensare ad altro, capisci? Ogni cosa mi riconduce a lui e non capisco più nulla! E mi fa solo stare male tutto questo, tanto anche-
Jean si avvicina e mi da un abbraccio amichevole che ricambio. Il mio sguardo incrocia quello adirato di Levi dall'altra parte del muro, visto che le nostre classi sono vicine.
Ma lo ignoro, come lui sta facendo con me in questi giorni.Mi stacco da Jean e insieme ritorniamo Insieme agli altri.
La giornata a scuola passa lentamente, anche se alla fine per fortuna riesco a tornare a casa assieme ad Armin in fretta. Mi chiudo la porta alle spalle e comincio a cucinare qualcosa per il pranzo... Pasta al formaggio?
-Raccogli- mi ordina una voce. Mi giro e vedo Levi che indica una chiazza di formaggio caduta a terra.
-Hmmm se ho voglia dopo- sbuffo ricominciando a cucinare come se nulla fosse.
-Non ignorarmi cosi, hai capito idiota?- dice arrabbiato afferrandomi per il colletto.
-Mi sembra che l'unico che ignora qua sei tu!- sbraito additandolo
-Ah si?- stringe ancora di più la presa attorno alla stoffa.
-Non toccarmi!- dico spingendolo via
-Oh scusa, di solito ti piace quando lo faccio!- mi sbatte addosso al muro.
-Senti non me ne frega niente se tu sei arrabbiato per i tuoi stupidi motivi Levi, e hai solo bisogno di qualcuno su cui sfogarti!- mi lamento
-Perciò vedi di lasc... Mpf- non faccio in tempo a finire la frase che le labbra di Levi si impossessano delle mie strappandomi un bacio rude ma passionale che involontariamente ricambio.
-Vedi moccioso che ti piace- mi provoca mordendomi il labbro inferiore e leccandolo. Dei gemiti che cerco di trattenere escono dalla mia bocca e a lui si forma un ghingo.
Si attacca al mio collo lasciando dei baci umidi mentre mi accascio sul pavimento.
-S-smettila Levi basta!- lo imploro. Questo non è il vero Levi che conosco, non mi avrebbe mai trattato cosi male.
-ah ah no ragazzino!- mi sfila lentamente i primi bottoni della camicia ma lo spingo lontano da me.
Comincio a singhiozzare, mi viene in mente quel giorno nel vicoletto dove sono stato maltrattato.-E-Eren scusa non volevo...- sussurra lui avvicinandosi. In meno di dieci secondi, ha già cambiato modo di comportarsi: è passato da un carattere cattivo e insensibile a ragazzo dolce e premuroso.
-Perdonami, io non so cosa mi sia preso!-
-No vattene via!- urlo
-Eren per favore non fare cosi adesso!-
-Smettila tu Levi! Non capisci che non ce la faccio più a perdonarti ogni volta che mi tratti cosi male o che mi ignori? Mi fai stare male idiota! Non c'è giorno in cui io non pensi a te e al bacio che mi hai sto, a quello che mi dici, che non è tutto bello. Mi hai aiutato un sacco di volte però, e questo contribuisce solo a crearmi ancora piu dubbi! Eppure anche se mi fai soffrire cosi spesso, io... Tu mi piaci Levi, non so cosa mi stia succedendo in questo periodo: se è qualcosa di serio o una cottarella! Quindi per favore alcuni commenti e gesti risparmiateli!- gli grido tutto quello che penso mentre lui mi guarda stupefatto.
Mi sono pure dichiarato... Cosa penserá ora di me?