Levi's Pov
Certo che queste bevande con le proteine in polvere danno proprio il voltastomaco. Sembra di mangiare cartone, hanno un retrogusto orribile eppure continuerei a berle per ore.
Mi dirigo verso la palestra, sto riprendendo un pò alla volta la solita routine quotidiana. Mi fa bene fare qualche esercizio, giusto per distrarmi un pò e mantenere la forma. La sala è vuota, ci sono solo due persone che corrono sul tapis roulant. Infilo le cuffiette e faccio partire una canzone che dia un pò di carica. Vado su una panca multifunzione a fare qualche esercizio per gli addominali, la parte che preferisco. Successivamente mi concentro sulla schiena, braccia e gambe. Sono intento a fare piegamenti quando, con la coda dell'occhio, scorgo una figura familiare. Troppo familiare. Ci mancava solo questa!
Riabbasso al volo lo sguardo e cerco di spostarmi dietro ad una parete per nascondermi un pò. Fortunatamente Mikasa non mi nota e va dall'altra parte della stanza.
Ma è sempre così rigida quella ragazza? Parlo sia dell'espressione che del corpo. Che si sciolga un attimo, poveretta. Se continua così prima o poi anche il suo cuore sarà di ghiaccio!
Faccio una risata silenziosa per la battutina, e mi copro la bocca con una mano. E perdo l'equilibrio cadendo a terra. In questo periodo ormai ho perso anche le funzioni di coordinazione di base! Comincia a colare del sangue caldo dal naso, non molto, riesco ad asciugarlo pasandoci sopra la mano.
Alxo al volo lo sguardo e vedo una mano tesa verso di me. Una mano affusolata, dalla pelle chiarissima quasi bianca.
-Giochi a sasso-carta-forbice Mikasa?- Sbuffo
-No. Ti do solo una mano, nel vero senso della parola, per farti alzare-
-Che peccato, e io che volevo giocarci. Chi vince si prende Eren-
La guardo con un ghigno e mi rialzo. Maledizione, mi supera di un bel pò. Spero comunque di incutere terrore o di intimidarla, anche se sul suo viso non si riescono a scorgere segni di emozione.
-Eren non è di nessuno- dice con tono piatto, provando a tenermi testa.
-Eren è nessuno. Facciamo che vinco a tavolino, senza prendermi Eren. Se non ti dispiace ora, levo le tende- inizio a camminare verso la borsa e mi infilo la maglia. Mi sistemerò a casa facendo una doccia. In questo momento prima vado meglio è.
-Scusa- lei rimane ferma dieci metri più indietro, dove eravamo prima. Lo sussurra appena, senza nemmeno guardarmi.
-Per cosa?-
Mi guarda sgranando leggermente gli occhi, forse pensava che non lo avessi sentito. L'udito mi funziona ancora.
-Niente, niente. Hai capito- si volta e ritorna a fare gli esercizi che stava facendo prima.
Tutta strana questa ragazza. Almeno sappiamo che un pò di cuore ce l'ha.
-Ciao Mikasa- la saluto per non essere da meno e lei mi risponde con un cenno.
Non ce l'ho più di tanto con lei, lo so che è stato lei il movent, ma al vertice di tutto si trova sempre Eren.
Amo la voce di Brendon Urie