PROMISE\ HARRY STYLES

4- Toxic Coffee

Ci sono cinque cose che non sono mai riuscita a capire in diciannove anni di vita sulla terra, domande tendenti al esistenziale, quesiti a cui ancora nessuno è mai riuscito a rispondermi, nemmeno il parroco della mia chiesa quando vado a confessarmi, e fidatevi, è riuscito a spiegarmi anche il senso della matematica una volta.
La prima cosa che non ho mai capito è perché l'acqua non ha né odore né sapore? Come può non avere sapore? se mi lecco la pelle sento un sapore salato, se lecco un pezzo di legno sento , oltre alle schegge, un sapore strano, eppure l'acqua non ha niente.

La seconda è decisamente; fino a dove arrivano i calvi a lavarsi la faccia? Si fermano alla fronte come tutti i dotati di un cuoio capelluto ancora vivo oppure continuano fino ad arrivare sulla testa? Usano mai lo shampoo oppure usano il sapone?

La terza è; Si dice che quando si muore si rivedono per sette secondi i propri momenti migliori della vita, ed i ciechi? Che fanno? Ascoltano la loro colonna sonora personale?

La quarta è decisamente; Adamo ed Eva avevano l'ombelico? In teoria Dio li ha creati con il fango e qualcosa altro ma avevano una pancia tutta uniforme oppure gli ha fatto pure a loro un piccolo buco come a noi?

E la quinta, forse quella che mai, neanche gli scienziati più intelligenti sulla terra, riusciranno mai a capire, perché ogni qualvolta che bevo devo fare figure di merda come se non ci fosse un domani?

"Non è poi andata così male" Dice Jessica cercando di farmi sentire meglio mentre mi porge una tazza di thé caldo appena fatto e profumato, io la guardo male afferrando la tazza dei puffi e sbuffando.
"Si poteva dire non è andata così male se avessi detto ad Harry che stava bene con quella camicia, potevi dire non è andata poi così male se io avessi detto ieri sera ad Harry il mio nome come una persona civile e normale di testa, avresti potuto dire non è andata così male nel caso lo avessi invitato a ballare con me, ma fidati, nel caso reale in cui ci troviamo ora, ovvero quello in cui dico ad Harry fottuto Styles che vorrei essere presa su un muro di un bagno da lui quella frase puoi sostituirla con Rebecca, tranquilla, esistono ancora persone che si fanno pagare per ucciderti, non dovrai vivere ancora per tanto con questa vergogna addosso" Dico facendo fatica a gesticolare per via del mal di testa e trovando anche parecchio scomoda la canottiera colorata prestatomi dalla mia miglior amica per permettermi di dormire nel suo letto.

"Stai esagerando" Dice la ragazza con un sorriso dolce prima di bere un sorso del suo thè e ridacchiare di nascosto, sa benissimo che è andata di merda.
Sbuffo esasperata appoggiando poi le labbra sulla tazza e prendendo un sorso della bevanda per poi sputarla immediatamente dove era prima e contorcere il volto in un'espressione schifata.
"Che diavolo è questa roba Jess?" Chiedo storcendo il naso e lei mi guarda confusa prima di guardare orgogliosa la sua tazza e sorridermi.
"Un infuso alla verbena e menta che mi hanno portato le mie mamme da Bali, serve a rilassare ogni muscolo del corpo e allineare ogni pensiero positivo all'interno del tuo corpo per depurare i tuoi organi dalle presenze più ingombranti e tossiche per la tua pelle e per il tuo fisico" Dice lei sembrando una di quelle insegnanti di yoga fatte di strane sostanze allucinogene.
"Dunque ti fa fare la cacca?" Chiedo riassumendo il suo discordo da wannabe Ghandi.

"Sì, in pratica sì" Dice lei alzando gli occhi al cielo leggermente scocciata per la mia inesperienza in campo spirituale, dopo quindici anni di amicizia ancora non sono riuscita a concepire tutte le cose che lei e le sue due mamme fanno, tipo la quantità industriale di incenso, le pietre lunari allineate a seconda delle stelle per favorire il buon umore, gli oli essenziali che si spalmano sotto il naso per fare bei sogni e per non parlare di quei braccialetti della serenità che danno a chiunque passi per questa casa, credo di averne qualcosa come cento a casa, eppure guardatemi, credo di essere la concretizzazione dell'ansia su due gambe.