20- Nun-phobia

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Ci sono cose che rimangono ignorate per tutta la propria vita.

Per esempio per diciannove anni ho ignorato ogni chiamata al telefono fisso consapevole che se avessi risposto avrei dovuto subire quaranta minuti intensi di promozioni da strane linee telefoniche, ho scoperto solo pochi mesi fa di essere allergica a un tipo di colorante presente nei colori che si usano nei tatuaggi, ho ignorato il fatto di essere stata adottata e solo a diciannove anni ho scoperto che se il cane abbaia allora il furetto potpotta, sì cose fondamentalmente inutili da sapere e che potevano continuare a rimanere ignorate nella mia vita ma a volte le cose che si ignorano si rivelano fondamentali.

Un po come quando per tutta la vita si rimane all'oscuro di avere gravi problemi di stomaco nel mescolare latte e patatine fritte come ho fatto io stanotte.

"Mmmmh" Mi rigiro per l'ennesima volta nel letto spostando le lenzuola cercando in qualche modo conforto dai crampi che mi stanno torturando da almeno venti minuti, sbuffo portandomi le mani sull'addome e massaggiandolo in cerca di sollievo ma niente.
Guardo il lato sinistro del letto vuoto e corruccio lo sguardo notando l'ora, sono le tre e un quarto, Nick dovrebbe essere già tornato da almeno tre ore.

Confusa mi alzo leggermente notando ai piedi del letto per terra un ammasso di coperte e cuscini ed un ragazzo rannicchiato in posizione fetale avvolto nelle coperte colorate mentre dorme con la bocca aperta e con un po' di bava sulla guancia.

Perché non è venuto a dormire nel suo letto? 

"Non voleva svegliarsi con sorprese strane come ieri mattina" Dice una voce roca e assonnata alle mie spalle, mi volto notando Harry steso da un lato e voltato nella mia direzione mentre mi guarda con gli occhi a fatica aperti per il troppo sonno.

"Perché sei sveglio?" Chiedo confusa non capendo e lui mi guarda male.
"Sai, è difficile continuare a dormire quando la persona accanto a te continua a rubarti la coperta, tirarti calci, muoversi e far dondolare il letto peggio di un terremoto" Dice ed io mi mordo il labbro sentendomi leggermente in colpa.

Del resto quando lui mi aveva svegliato si era preso un pugno nelle palle mentre ora che sono stata io a svegliarlo lui è più o meno tranquillo.

"Mi dispiace, ora sto ferma" Dico io sorridendo leggermente e lui annuisce chiudendo gli occhi, rimango immobile osservandolo e trattenendo il fiato cercando di fare meno rumore possibile e di non muovermi per non disturbarlo.

"Puoi respirare rossa, non serve che tu muoia per farmi dormire" Dice il ragazzo ed io inspiro con forza per la mancanza d'aria mentre Rapunzel sorride divertito prima di aprire un occhio e guardarmi.

"Incubi?" Chiede ed io scuoto la testa, non ho incubi, o almeno non li ho da quando ho fatto quell'orribile sogno su quel clown dai capelli azzurri che dopo avermi tormentato per un paio di notti nei miei sogni si è preso una bella lezione dalla me dei sogni, gli ho dato talmente tanto sediate in faccia che può scordarselo in futuro di tornare nei mie sogni.
"No, no, ho solo mal di pancia" Dico alzando le spalle e lui arrossisce leggermente come ogni volta che si parla di qualcosa di sessuale prima di schiarirsi la voce.

"ehm, è per caso, si dai, hai capito, è quel periodo del mese che.., cioè sì" Dice confuso e imbarazzato ed io sorrido nel vederlo in difficoltà prima di scuotere la testa.

"No rapunzel non sono le mestruazioni, cosa c'è ti da fastidio la parola mestruazioni? Mestruuua- ziooooni" Dico lentamente e lui con un piede mi colpisce leggermente la gamba per farmi smettere.
"Non mi da fastidio ma smettila" Dice ed io sorrido annuendo, mi piace farlo arrossire, perché per qualche secondo cade la sua facciata da persona perfetta e sopra tutti, svanisce il suo lato che ho sempre considerato da bad boy e appare la parte più vera di Harry, ovvero quella del ragazzo con dei grandi occhi verdi sinceri e non in grado di giudicare.

PROMISE\ HARRY STYLESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora