18- Pink MilkShakes

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Quando un numero sconosciuto ti chiama nella testa partono tre processi differenti ma tutti in grado di provocare un livello di ansia più alto del solito.

Il primo processo che si instaura nel nostro cervello nel momento in cui appare il numero sconosciuto sul nostro cellulare è quello del "Porca Puzzola la Vodafone è riuscita a trovarmi" e da quel momento in poi parte il menefreghismo più totale nei confronti del telefono che lo si lascia suonare all'infinito pregando che tutto ciò finisca oppure si tenta di rispondere al cellulare con scuse come; sono minorenne scusa, non parlo tua lingua o meglio ancora si finge di essere in galleria.

Il secondo processo è quello per chi come me tende sempre a rendere drammatico ogni momento, e nel momento il cui il cellulare comincia a squillare con un numero sconosciuto nel nostro cervello partono fulmini mentali con trame assurde come per esempio quella in cui la polizia ci sta chiamando per sapere se eravamo partecipi ad un omicidio avvenuto in zona, o l'ospedale ci chiama per avvisarci che un nostro parente o amico è in pericolo di vita o ancora meglio parte lo scenario in cui un mio amico mi sta chiamando da una cabina telefonica sperduta per dirmi che è inseguito dalla mafia cinese per aver spacciato nelle loro zone.

Ed infine c'è il terzo scenario, quello più realistico per coloro che come me hanno passato metà della loro vita sdraiate su un letto a leggere fan fiction assurde e questo scenario è lo scenario che il mio cervello ha deciso di adottare per questo numero sconosciuto.

"Justin Bieber sei tu ed hai per caso sbagliato numero chiamando me? Io sono pronta ad avere figli con te" Dico rispondendo al telefono convinta di essere una protagonista di qualche fan fiction dove quello figo sbaglia numero chiamando la sfigata per poi iniziare una storia d'amore stupenda.
Harry mi guarda per qualche istante senza emozioni per poi sbattersi una mano in fronte esasperato, si vede che non ha mai letto una storia scritta con grazia da una dodicenne.

"Justin? Cosa, no, sono Calum" Dice il ragazzo ed io sbuffo, niente da fare, anche stavolta Justin Bieber non ha sbagliato.
"Dimmi Cal, e perché non riconosco il tuo numero?" Chiedo rimettendomi seduta sulla panchina di prima mentre Harry fa lo stesso ma rimanendo leggermente distante da me accendendosi una sigaretta e facendo attenzione a non farmi arrivare il fumo vicino per non darmi fastidio con il mio problema di allergia e polmoni.

"Perché ho il telefono scarico e ti ho chiamato con il telefono di Luke, hai presente quel ragazzo biondo che spesso hai visto qui a casa mia?" Chiede ed io sospiro.
"Sì sì so chi è" Dico ricordandomelo mentre ci provava con Jessica la stessa sera in cui ho proposto a Rapunzel di prendermi su un muro.
"Anche lui sa chi sei, si ricorda della sera dei diplomi, ha detto che sei simpatica" Dice mio cugino ed io alzo gli occhi al cielo, grandioso, un altro testimone alla mia meravigliosa sceneggiata.

"Grandioso mi hai chiamato solo per quest..." Inizio ma il moro mi interrompe.

"Ti ho chiamato per dirti che quando sono tornato a casa sono passato per casa tua per vedere come stavano i tuoi, sai volevo dire loro che stavi bene che non eri morta e che prima o poi saresti tornata, insomma le solite cose che si dicono per assicurarsi dei bei regali a Natale da parte loro" Dice ed io sbuffo, perché lui è mio cugino?
"Il punto è che quando sono arrivato lì da loro non erano per niente disperati, tuo padre era in giardino con un suo amico a parlare tranquillamente e tua madre invece stava cucinando, io me li aspettavo in lacrime o altro ed invece no, non è strano?" Chiede lui ed io abbasso lo sguardo confusa.

Mia madre va in paranoia anche se non torno all'ora prestabilita o se non rispondo ad una sua chiamata e mio padre sarebbe in grado di guidare per mezzo paese per cercarmi, eppure non stanno facendo niente.
Non possono veramente essere così tranquilli, non loro.

PROMISE\ HARRY STYLESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora