Ogni storia arriva al punto in cui tutto diventa un totale caos, un fallimento, il tipico momento in cui la protagonista tocca il fondo e niente va per il verso giusto.
Quanto vorrei dire che in questa storia siamo arrivati a quel momento, ma purtroppo il peggio deve ancora venire.A volte la vita è ironica, per tutti i miei diciannove anni di esistenza ho sempre sognato di avere un'avventura incredibile da vivere, qualcosa di epico da raccontare, qualcosa commuovente da poter dire ai miei nipotini o qualcosa di cui ne sarebbe valso la pena scrivere un libro.
Quello che non desideravo era che questa storia si trasformasse in un horror in cui la protagonista alla fine diventa preda di cacciatori."Non possiamo andare così piano" Dice Harry voltandosi verso di me dopo venti minuti di camminata ed io lo guardo sentendo i miei occhi lucidi, osservo i suoi occhi stanchi, le occhiaie marcate che ci hanno privato di guardarci in faccia perché ci avrebbero ricordato troppo quello che stiamo passando.
I suoi riccioli che per quattro anni ho sempre visto sistemati in modo ordinato ora sono spettinati e quasi consumati da tutte le volte in cui per lo stress e la paura se li è toccati, osservo le sue gambe stanche di camminare senza meta, cercando un luogo sicuro dove riposare."Io voglio andare a casa Harry" Rispondo sentendo la mia voce tremare dalla paura mentre cerco di fare il meno rumore possibile con le mie parole.
Harry mi guarda ispirando per poi osservare attorno a noi quasi per controllare che sia tutto sicuro per poi avvicinarsi a me e prendere le mie mani fredde cercando di riscaldarle con le sue leggermente più calde delle mie.
"Anche io voglio andare a casa, ma non possiamo fermarci okay, se ci fermiamo loro ci troveranno" Dice incoraggiandomi e masticando le sue paure per non farle sentire a me, perché qualcuno tra noi due deve essere forte anche per l'altro."Ho paura Harry" Dico onestamente e il ragazzo mi abbraccia stringendomi forte e facendomi chiudere gli occhi quando il suo profumo comincia a penetrare le mie narici, non è il suo solito odore, quello dolce e alla vaniglia, no, questo è un odore più acido, come se riuscissi a sentire la sua paura, un odore che non ti fa sentire per niente al sicuro.
"Ho paura anche io Rossa" Mi sussurra mentre la sua mano accarezza la mia testa leggermente per tranquillizzarmi, apro gli occhi perché ho troppa paura a tenerli chiusi per troppo tempo ma nel momento in cui le mie palpebre si muovono due lacrime cadono sulle mie guance sfuggendo al mio controllo."Questa è tutta colpa mia" Dico ispirando profondamente e Harry mi lascia andare per potermi guardare in faccia mentre io cerco di nascondere i miei occhi rossi.
"Sì, questa è tutta colpa tua" Mi risponde ed io lo guardo confuso, non è quello che si dovrebbe dire ad una ragazza in un momento del genere.
"Come?" Chiedo confusa e noto sulle sue labbra un piccolo sorriso forzato ma sincero, uno di quelli che si hanno per tre secondi, tre secondi in cui la paura sparisce e un brivido di positività traspare."Se ci lasciamo morire sarà colpa tua, se ti arrendi adesso è colpa tua, se i cacciatori ci troveranno a piangere qui sarà colpa tua" Dice ed io lo guardo confusa.
"Non è colpa tua se siamo in questo bosco inseguiti da dei cacciatori pronti ad ucciderci, come potrebbe essere colpa tua quando sono stato io ad incoraggiarti di spingerti oltre i tuoi limiti? Se deve essere di qualcuno la colpa, allora è la mia Rebecca, e io mi odio per quello che potrebbe succedere" Dice mentre noto i suoi occhi diventare rossi, trattengo il respiro osservando il ragazzo che per quattro anni ho amato segretamente distruggersi davanti a me."Harry" Sussurro e lui scuote la testa combattendo le sue lacrime e le sue paure.
"Avevi ragione tu, dovevamo stare a casa, dovevamo rimanere al sicuro, io ti ho portata qui, io ti ho spinta a cercare una verità che non andava cercata, i tuoi genitori avevano ragione, ma io sono un cretino, e ho pensato che potevo rendere felice la ragazza che penso di amare portandola a scoprire se stessa, quando invece la sto portando al patibolo" Dice mentre alcune lacrime cominciano a scorrere sulle sue guance e il suo volto si riempie di dolore.
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PROMISE\ HARRY STYLES
Fanfiction"Una promessa è una promessa, giusto?" "Un frigorifero è un frigorifero, e allora Styles?"