PROMISE\ HARRY STYLES

2- I'm Gonna Take You To The Church

Ci sono tre segreti che nessuno vorrebbe mai sentirsi svelare.

Il primo è decisamente quando ti dicono; scusa amore, ti ho tradito, che può essere anche inteso come; scusa amore il mio pene è accidentalmente finito in una vagina di un altra o come scusa tesoro per sbaglio sono finita a gambe aperte su un altro, ma giuro che non l'ho fatto apposta.
Questo tipo di rivelazione fa male quanto uno schiaffo, ma nonostante non la si voglia mai sentire prima o poi quello schiaffo ci colpirà come una foto di Shawn Mendes mezzo nudo, dritto nel cuore e ci stenderà.

Il secondo è; il cacao probabilmente smetterà di esistere tra meno di sessanta anni, è quel tipo di rivelazione che non solo fa incredibilmente male a te ma ti fa sentire male anche per quelli che verranno dopo di noi, magari i nostri figli, quelle povere creature che non avranno mai l'opportunità di mangiare un cioccolatino, quelle povere ragazze in crisi che non potranno usare il cioccolato come sfogo, quei poveri pargoli che invece di chiedere il gusto cioccolato in gelateria saranno costretti a scegliere un gusto stupido come il fior di latte, e siam sinceri, a nessuno piace quel gusto completamente inutile.

Ed il terzo, forse quello più raro, è; scusa se non te lo abbiamo detto prima, ma tesoro, sei adottata, già so cosa state pensando, in confronto la cosa del cioccolato sembra una cosa banale e stupida... ma chi voglio prendere in giro l'estinzione del cacao è tra le grandi disgrazie del nostro mondo insieme alla morte di Mufasa.

Non voglio deprimere tutti voi raccontandovi come i miei genitori, o meglio, quelli che ho sempre creduto essere il mio donatore di spermatozoi e la creatrice dell'ovulo fortunato, mi hanno raccontato con zero tatto e con veramente tanta freddezza il fatto che io, la qui presente Rebecca Hood, in realtà degli Hood abbia ben poco.

Posso però regalarvi una delle perle che la lasciato le labbra di Kevin, ovvero mio padre per i miei primi diciannove anni di vita, se ricordo bene, e fidatevi, credo di poter ricordare questo dialogo per tutta la mia vita, mio padre ha detto; Tesoro, so che la cosa potrà scioccarti ma forse qualche domandine avresti dovuto fartela, insomma, non so se hai visto me o tuo zio o Calum, ma siamo tutti neozelandesi con tratti Kiwi, dunque tesoro, forse, avresti dovuto immaginartelo.
Effettivamente avrei potuto anche immaginarmelo, ma forse il fatto che mia madre, o meglio Rachel, abbia i capelli rossicci come me e la pelle quasi uguale alla mia mi ha leggermente confuso per gli ultimi diciannove anni, e forse anche il fatto che i miei due genitori non abbiano mai detto niente ha aiutato il mio cervello a non farsi nessun dubbio sui miei reali genitori biologici.

Ma sorvolando questo dettaglio, passiamo alla parte in cui quello schiaffo, chiamato anche;conferma del fatto che tu, Rebecca Hood, sia stata adottata, mi è arrivato dritto nella mia faccia, non è stato quel tipo di schiaffo che ti colpisce dritta in faccia e ti stordisce lievemente lasciandoti confuso, no quel tipo di schiaffo te lo può dare anche l'annuncio di una nuova canzone delle Little Mix, lo schiaffo che ho preso io oggi è più uno di quelli dati da un lottatore di sumo che con tutti i suoi quattrocento chili di massa decide di usare la sua mano quasi palmata e fatta di roccia per mandarti al suolo e lasciarti lì per almeno una ventina di giorni.
Sì, direi che lo schiaffo che ho ricevuto oggi può essere descritto così.

"Hey, forse dovresti cominciare a rallentare" Dice Jessica cercando di afferrare dalle mie mani il mio drink, non saprei sinceramente dirvi che diavolo è, so solo che ha un sapore schifoso con un retrogusto di arancia, il che lo rende paragonabile ad una bibita di Satana, ma visto che sto attraversando l'inferno, mi sembra il drink giusto.
"Hey,hey, tu mia cara hai voluto portarmi a questa festa, ed eccomi qui, in tutti i miei cinquanta due chili di depressione e schifo, sei contenta?" Chiedo appoggiandomi al bancone del bar del locale, affittato da non so chi per poter permettere una mega festa per i diplomati.