6- God Bless Wattpad

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"Fammi sapere quando trovi la verità"

"Fammi sapere quando trovi la verità"
"Fammi sapere quando trovi la verità"

"Che minchia di verità dovrei trovare? Cosa sono un filosofo in cerca della verità assoluta? Mi ha per caso scambiato per una veggente?" Dico alla me stessa riflessa nello specchio davanti a me mentre mi lavo i denti ripensando ancora alle sue parole, quella frase detta quasi di sfuggita prima sgommare via lasciandomi più confusa di carnivoro davanti a delle salsicce di seitan.

Sputo velocemente il dentifricio del lavandino prima di sciacquarmi la bocca facendo degli amabili gargarismi da scaricatore di porto prima di sputare come un vero camionista nel lavandino, ho passato tutta notte a pensare alle sue parole, okay non solo a quello, sarò sincera mi sono fatta i peggio filmini mentali pensando alla sua gentilezza nel portarmi a casa, alla sua mascella in grado di farmi a fette ed ai suoi occhi, ma quella frase e quella promessa che non riesco a ricordare mi sta torturando da almeno dieci ore.
Ed in genere neanche una foto di Justin Bieber mi tortura per così tanto tempo.

"Tesoro, sei tornata" Dice mia madre passando davanti al bagno e guardandomi dolcemente mentre mi asciugo le labbra con la maglietta del pigiama prima di annuire.
"Vorrei risponderti dicendo che in realtà sono un robot che ha sostituito vostra figlia la quale ora sta facendo la bella vita in uno strip club a cuba ma non mi sembri nell'umore giusto per apprezzare il mio umorismo stamattina" Dico alzando le spalle e lei mi sorride teneramente prima di avanzare verso di me e stringermi in un abbraccio sospirando di sollievo lasciando cadere la sua testa nell'incavo del mio collo, rimango immobile prima di avvolgere le braccia attorno al suo esile busto lasciandogli qualche pacca amichevole sulla schiena, imbarazzante.

"Scusa per come ti abbiamo urlato ieri sera, eravamo preoccupatissimi quando sei uscita di casa con quel temporale, pensavamo ti fossi cacciata in quale guaio, mi dispiace così tanto per aver alzato la voce contro di te Rebecca" Dice mia mamma accarezzandomi con dolcezza i capelli mentre sospiro, effettivamente forse avrei dovuto avvisarli ieri notte, quando sono tornata tardi, così si sarebbero tranquillizzati, non meritavano di stare in ansia tutta notte.
"Hey" Una voce maschile mi fa alzare lo sguardo incontrando quello di mo padre il quale mi guarda con un sorriso dispiaciuto mentre mia mamma mi lascia respirare slegando il suo abbraccio.
"Hey papi, bei capelli" Dico notando i suoi piccoli ciuffetti neri tutti spettinati e lui sorride leggermente prima di annuire.
"Non ho dormito troppo bene stanotte" Dice lui alzando le spalle riferendosi probabilmente all'agitazione della mia scomparsa ed io annuisco, Dio sono una figlia orribile, perché ho fatto quella stronzata?

"Posso avere un abbraccio di pace?" Chiede mio padre aprendo le braccia ed io sorrido annuendo prima di lasciarmi avvolgere anche da lui, sospiro appoggiando la testa sul suo petto non muovendomi tra le sue braccia, perché mi sento così in colpa? E soprattutto perché sento che tutto questo sia sbagliato?
Un po' come quella pazza di Rapunzel che dopo essere uscita dalla sua torre comincia a fare la bipolare piangendo e ridendo allo stesso tempo, Dio, sono una figlia orribile vero?
Beh, in realtà nons arei neanche loro figlia.
No Rebecca, smettila, hai visto quel che è successo l'ultima volta che hai avuto questi pensieri? Giusto, devo dimenticarmi di tutto, loro mi hanno cresciuto, sono i miei veri genitori, questa è la mia realtà.

"Eravamo così preoccupati, non farlo mai più seriamente, potevi avere un incidente sotto tutta quella pioggia, avresti potuto farti seriamente male, avresti potuto anche rimanere in strada morta, lo sai questo?" Chiede mio padre sistemandomi una ciocca di capelli rossi dietro l'orecchio ed io lo guardo dispiaciuta prima di annuire sospirando.
"Sì, scusa papà" Dico e lui mi pizzica la guancia mentre mi sforzo di fare un piccolo sorriso falso.
"Facciamo così, sono disposto a perdonarti per tutto se accetti di passare il pomeriggio con me come ai vecchi tempi andando al parco a fare una bella passeggiata, ci stai?" Chiede lui esaltato ed io mi mordo il labbro prima di annuire sorridendo.
"Come potrei rifiutare un gelato e una camminata al parco?"








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