5- Being a stalker isn't a nice thing

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Andate ad ascoltare la playlist che ho fatto solo per voi su Spotify, mi trovate con il nome rebeccaneedfood e la playlist ha lo stesso nome della storia, chi non la salva si ritroverà con un brufolo sulla fronte domani, io non sfiderei la sorte.


Ci sono idee buone ed idee pessime.

Andare al mare è una buona idea, andare in un mare pieno di squali è una pessima idea.
Imparare a suonare la chitarra elettrica è una buona idea, suonarla alle tre di notte per poi essere minacciato con un fucile dal tuo vicino è una pessima idea.
Andare in giro senza reggiseno è una buona idea, andare a correre senza reggiseno e patire le pene dell'inferno è una pessima idea.
Ascoltare una band nuova è una buona idea, ossessionarsi con un componente della band fino a oltrepassare la linea dello stalker è una pessima idea.

Uscire di casa incazzata nera con i propri genitori per fare scena e farli sentire in colpa è un'ottima idea, uscire di casa prendendo il motorino preistorico del proprio padre con una tempesta in corso è una pessima idea.

Sbuffo stringendo forte il manubrio consumato dal tempo del mio piccolo scooter color carta di zucchero che mio padre, o meglio Kevin usava ai tempi dei dinosauri per poter andare in giro, ormai non è più neanche dell'azzurro cielo di una volta, tende ad un verde sporco e consumato e di sicuro la velocità che ha adesso non è quella di volta, e di sicuro questi scoppiettii poco amichevoli una volta non c'erano.
Ma cosa potevo fare?
Quando sono entrata in garage la prima cosa che ho visto è stato questo catorcio ed il suo casco con le fiamme azzurre che mio padre usava per fare il cretino con i suoi amici, certo, accanto a questo catorcio c'era anche la mercedes dei miei ma per prendere quella avrei dovuto avere le chiavi e per avere le chiavi sarei dovuta tornare indietro da quei due, cosa assolutamente improponibile.

Dunque eccomi qui a guidare un catorcio a due ruote, una delle quali non sembra molto gonfia, con un casco ridicolo da montato, sotto la pioggia estiva violenta, in una strada completamente deserta e bagnata neanche fosse il Rio delle amazzoni, con i vestiti zuppi e senza una meta ma con solo una grande voglia di prendermi a schiaffi.
Dove sto andando? Cosa diamine sto facendo? Dove penso di arrivare con questo coso scoppiettante?

Rallento, per quanto si possa rallentare andando ai quaranta chilometri orari, e mi guardo attorno notando solo campi attorno a me, devo sicuramente aver preso la statale che porta alla periferia di Malibù, non credo di esserci mai stata da queste parti, perché diamine ho preso questa strada?
Io l'ho sempre detto che te Rebecca non hai mai preso abbastanza schiaffi da tua madre o meglio Rachel.

Sbuffo fermandomi e e guardandomi attorno prima di fare inversione a U e decidere di percorrere la strada al contrario,insomma è una strada dritta, non posso perdermi, sorrido decisa, ho diciannove anni, non farò la figura della cretina che dopo essere uscita di casa furibonda chiama i propri genitori o meglio tutori per supplicarli di venirla a prendere, no, Rebecca Hood è meglio di così, Rebecca Hood insieme a questo schifo di veicolo tornerà a casa da sola perché è una ragazza matura in grado di gestire le situazioni critiche, senza paura, con una grande dote nell'orientamento e con un potente scooter sotto il cul.... che è questo rumore? Perché sto rallentando?

Cerco di accelerare ma in risposta ottengo un piccolo brontolio proveniente dal motore e lentamente il catorcio si ferma in mezza alla strada, lo guardo incredula cercando di girare la chiave più volte e riaccenderlo, accelerare colpirlo ma niente, spento, morto, andato.
Rimango seduta sul catorcio guardando il piccolo pezzo in vetro con il contachilometri e poi guardo il contatore della benzina e alzo gli occhi al cielo mentre sento la pioggia continuare a cadere imperterrita su di me.
"Ecco, la matura geniale Rebecca Hood, si è dimenticata di controllare la benzina, brava sei un genio, poi ti chiedi perché ti abbiano dato in adozione?" Dico a me stessa prima di scendere dallo scooter e togliermi il casco gettandolo per terra in un attimo di ira.

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