I want you - XI CAPITOLO

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***LORENZO'S POV***

-Non devi piangere.- mi dice asciugandomi le lacrime con il pollice.

È lui...
Alzo la testa sgranando gli occhi rossi e pieni di lacrime.

-S..ste?- lo guarda ancora piangendo.
-Hey, hey, hey. Ti ho già detto che non devi piangere.- mi guarda sorridendo.

Abbasso la testa. Che figura di merda.

Si siede accanto a me in quel tubo.
Mette la testa contro la parete guardando in alto.
Faccio lo stesso però, guardando in basso.

-Ho letto il messaggio, sai..?- dice in un sussurro.
Non rispondo. So già dove vuole arrivare. Mi limito a tenere la testa bassa.

Lui si avvicina a me.
Il mio cuore inizia a battere sempre più forte.
Sento le nostre gambe sfiorarsi.
Le nostre mani si avvicinano e lui prende la mia.
L'altra mano la mette sotto al mento e me lo alza delicatamente, baciandomi piano, in un bacio di quelli pieni di amore. Di quelli veri.

Dopo un po' mi stacco e con gli occhi ancora lucidissimi lo guardo.
H

a un mezzo sorriso sul volto.
Dio solo sa quanto lo possa amare.

-A..allora...?- dico con voce tremante.
Prima che potessi finire a parlare però mi blocca.
-Secondo te?- mi guarda sorridendo.
Non rispondo nulla, ma mi siedo sulle sue gambe girato verso di lui, baciandolo con passione. Come avrei voluto sempre fare.
Mi stacco dopo un po'.
Sorrido leggermente in imbarazzato e scendo dalle sue gambe.
-Ti amo.- mi sorride.
-Non sai quanto ti possa amare io.- sorrido dandogli la mano e facendo intrecciare le nostra dita.
Mette la sua testa sulla mia spalla.

Vorrei questo momento potesse durare per sempre.

Si addormenta sulla mia spalla.
Sorrido guardandolo.
Le nostre dita sono ancora intrecciate, come due pezzi un puzzle, insieme ci completiamo.

Dopo un po' controllo l'orario.
Sono le tre di notte.
Mi addormento anche io, accarezzando la mano di Ste.

Mi sveglio.
Siamo ancora in quel tubo. Stefano ha ancora la testa sulla mia spalla, le nostre dita intrecciate.
Sorrido istintivamente guardando la scena.

Questo momento non so nemmeno io da quanto tempo l'abbia sognato. So solo che mi piace. Tanto.

Chiudo gli occhi sorridendo, mettendo la testa contro la parete, quindi rivolta verso l'alto.

Dopo un po' Stefano si alza con la testa dalla mia spalla dandomi un piccolo e dolce bacio sulla guancia.
Apro gli occhi sorridendo ancora.

-Perché sorridi?- mi chiede sorridendo.
-Perché ci sei tu.- sorrido -Non hai nemmeno idea di io per quanto tempo abbia sognato questa scena.-

Mi sorride.
Gli sorrido.
Quanto amo questi momenti.
E quanto amo lui.

-Andiamo a casa?- gli chiedo guardandolo, abbiamo dormito tutta la notte qui.
Fuori pioveva.

Lui annuisce ed esce da quel tubo, seguito da me.
Piano, le nostre mani si uniscono intrecciandosi.
È qualcosa di troppo bello.
Qualcosa indescrivibile. La mia mano nella sua.
La cosa che ho sognato tutta la vita.

Sorrido e cominciamo a camminare verso casa mia.

C'è un silenzio bellissimo. Non è quel silenzio imbarazzante. È un silenzio bello, un silenzio pieno di parole.

Arriviamo davanti casa.
Metto le chiavi nella serratura ed apro.
Faccio entrare prima lui.
Sorrido vedendolo leggermente in imbarazzato, accarezzandosi il braccio e guardandosi intorno.

-Hey, tutto okay?- chiedo sorridendo.
-Umh.. sì..- dice sorridendo ancora imbarazzato.
Gli sorrido.

***STEFANO'S POV***

È tutto così strano...
Non avrei mai immaginati di poter essere omosessuale, forse bisex.
Ma.. io lo amo. Non so, è qualcosa di strano.
Non ho mai provato attrazione verso altri ragazzi, ma per lui si.
Quando mi è arrivato quel messaggio ho sentito un qualcosa dentro.
Ho sentito quelle che dovrebbero essere "le farfalle nello stomaco".
Non avevo mai provato quelle sensazione, ed è... bella, sì, è bella.

Nel mentre mi sono seduto sul divano.
-Vuoi qualcosa?- mi chiede Lorenzo con tono dolce.
-Umh.. una birra?- chiedo.
-Ci sta.- ride e prende due birre, aprendole e me ne porge una.

La bevo un po' alla volta.
-Allora? Come ti sei innamorato di questo quattrocchi?- chiedi ridacchiando.
-Eh, beh, sai, non ricordo, è da parecchio tempo che cercavo di fare il primo passo, ma sono un codardo e non ci riuscivo mai... almeno fino ad oggi.- mi sorride imbarazzato. -E tu?-
-Non lo so, so solo che quando ho letto il messaggio, ho sorriso come un demente, così senza un motivo. Ero felice... come se aspettassi da tanto tempo quel messaggio, quel tuo "Ti amo". Mi sono sentito sollevato. Ho sentito le farfalle nello stomaco.- sorrido guardando a terra, mentre Lorenzo fa lo stesso.

Dopo un po' che restiamo così Lorenzo mi guarda.
-Che ne dici di vedere un film?- mi chiede sorridendo.
-Ma dai, ci sta.- ridacchio.
-Un horror?- mi chiede.
Ma io ho un fottio di paura degli horror... però non voglio fare la figura della fighetta che dice di no... Uff.
-Okay.- dico.

Prende il computer d mette Netflix.
-Va bene Ouija?-
-Umh, si.. non l'ho mai visto.-
-Ma sicuro che non hai paura?- ridacchia -Sembri insicuro.-
-Macché, io? Naah, mi piacciono gli horror.- rido.
Col cazzo che mi piacciono, però vabe.

Ride e fa partire il film.

Le prime scene non fanno paura, ma dopo un po' il film diventa.. beh... più horror.

Inconsapevolmente mi avvicino a lui, che mette un  braccio attorno alle mie spalle.
Chiudo gli occhi quando partono le scene più paurose, però mi sento al sicuro, tra le sue braccia, con lui.

Finisce il film, Lorenzo si è addormentato, lo guardo e sorrido.

È stupendo vedere che qualcuno ci tiene a te.
Vedere che ti vuole bene.
Vedere che ti ama.
È stupendo lui...

Poggio la testa sulla sua spalla e mi addormento anche io con un sorriso stampato sul volto.

My Hero || Lorefano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora