It's impossible - XIII CAPITOLO

677 54 10
                                    

***STEFANO'S POV***

-Ste..?- continua a bussare.
-Lore, un attimo..-
Tolgo tutto da terra e lo metto nello zaino.
Vado ad aprire.

Lo guardo, mi guarda.
-Stefano, cos'è questa puzza di.. erba?- mi guarda.
-N..non è erba..- la mia voce inizia a vacillare.
Che cazzo stai facendo, Stefano?!
Non voglio che Lorenzo venga a saperlo. Mi ama. E si fida di me. Non voglio che lo sappia e basta.
-Stefano, non dirmi cazzate.- mi guarda con un'espressione ferma e impassibile.
Sospira e guardo a terra.
-È... È che non riesco a smettere...- dico rassegnandomi.
Mi alza il volto mettendo due dita sotto al mento.
-Perché lo fai?- mi chiede quasi in un sussurro mentre sospira. -O meglio.. Perché hai iniziato?-
Faccio spallucce -a causa della mia famiglia di merda..-
-Senti Ste.- sospira -Ti aiuterò io.-
Abbasso la testa.
-È solo erba.. vero?-
Abbasso la testa senza dire nulla.
-Stefano...-
Sospiro e alzo le maniche della felpa facendo palesemente vedere i lividi che avevo all'altezza delle vene.
-Quelli sono segni di..- lo blocco.
-Eroina.- dico freddo.

Prende un gran respiro.
-Dammi tutte le dosi che hai. Sia eroina che erba.- mi dice lui atono.
-No.- freddo.
-Stefano come faccio ad aiutarti se non mi dai retta?- mi chiede prendendo la mia faccia tra le sue mani.
Scuoto la testa per staccarmi.
-Non devi aiutarmi Lore. Perché vuoi stare con un tossico del cazzo?!-
-Perché ti amo.-

Quelle parole mi fanno un effetto strano.
Mi fanno sentire bene.
È una sensazione che non ho mai provato finora.
Sorrido involontariamente abbassando la testa.
Sembro un demente.
Sorridere in quella situazione.
Subito faccio sparire quel sorriso per poi rialzare la testa e guardare Lore negli occhi.

-Anche io ti amo, ma non ce la faccio. Ci ho provato a smettere. Più e più volte. Ma quando sono in "astinenza"- mimo le virgolette -mi sento male e ho delle crisi. Non posso smettere...-

Sospira lui rassegnato.
-Troverò un modo...-
Per poi andare a sedersi sul divano, seguito da me, mentre vedo che riflette.

-Che ore sono..?- chiedo per interrompere quel silenzio pieno di tensione. Non sopporto quel silenzio.

Sospira e guarda l'ora. -Sono le due.-

Già si è fatto pomeriggio...
Mia madre nemmeno lo sa.. ma infondo a lei che gliene fotte lei pensa solo a quel coglione di mio padre, che la usa. Come un oggetto e lei non lo capisce.

Lorenzo si gira guardandomi mentre sono con le mani sul volto.
-Ste, tutto bene?-
Tolgo le mani e annuisce.
-Mh.. hai fame?- mi chiede lui.
-Nah..- dico.
-Okay.- dice lui mentre ritorna quel silenzio in quella camera, fino a quando non squilla il suo telefono.

Cerco di vedere chi sia, ma non ci riesco.
Vedo però che lui si alza sbuffando e risponde.
-Che vuoi? ... Sto con Stefano, che cazzo vuoi. ... Non me ne fotte un cazzo di quello che pensi. ... Sì, ma che vuoi? ... Perché dovresti parlarmi? ... Sei che mi stai sul cazzo, perché dovremmo vederci? ... Oh, basta. ... Mi stai rompendo le palle. Basta. ...
"Devo parlarti" -vedo che imita la persona con cui è a telefono facendo delle smorfie- ... Dammi 15 minuti e sto da te, basta che poi non mi scassi più la minchia.-
Noto che mette giù non dando nemmeno il tempo di rispondere.

-Chi era Lore?- gli domando.
-Quella scassa cazzo di Giulia. Non la sopporto più.- dice lui sbuffando e alzandosi dal divano.
-Ah.. dovete vedervi..?- chiedo.

Quella Giulia mi sta sul cazzo. Ci sta provando con Lorenzo.
Lorenzo è il mio ragazzo.
Mi da fastidio che si veda con quella.
Sì, sono geloso. Molto.

-Ha detto che deve parlarmi.-
Sospiro.
-Vabe, allora io tolgo il disturbo e vi lascio parlare in pace..-
Non dice nulla e sospira.
Prendo un gran respiro e mi avvio verso la porta, ma vengo bloccato da Lorenzo che mi prende per il polso e mi avvicina a lui baciandomi dolcemente.
Sorrido mentre lo bacio e dopo un po' mi stacco guardandolo negli occhi.

-Hey. Non essere geloso, amo solo te.- mi sorride.
Gli sorrido anche io.
-Ti amo.- gli stampo un bacio sulle labbra per poi uscire di casa e andare nel mio "posto segreto".

Arrivo nel parco e mi siedo a terra appoggiando la testa ad un albero.
Cosa doveva dire quella al mio ragazzo..?
Ho paura. Molta.
Vuole a tutti i costi rovinare la mia, se non la vogliamo chiamare ancora relazione, amicizia con Lorenzo. Vuole rovinare tutto.
Non la sopporto.

***LORENZO'S POV***

Arrivo nel posto in cui dovrei incontrare Giulia.
Cosa vuole da me?
Perché non può lasciarmi in pace.
Perché non posso vivere la mia vita?

La vedo arrivare da lontano.
Si avvicina me.
Ha dei fogli in mano.

-Ciao.- dico freddo.
Lei sorride. -Ciaooo.- mi abbraccia.
Sì, ma scollati.
Mi stacco.
-Cosa vuoi?- dico atono.
-Senti ti ricordi quella sera?-
Odio quei ricordi. Non ce la faccio più.
-Basta. Ricordami. Quelle. Scene. Mi faccio a dir poco schifo ricordando quello che ho fatto.- dico con un tono abbastanza arrabbiato.
Lei sospira e mi guarda negli occhi. -Lorenzo...- con una voce che vacilla mi passa quei fogli che aveva in mano, tremando.

Li prendo e guardo.
Sono delle ecografie. Lei è incinta.
-Lorenzo, sei il padre..- bloccando i miei pensieri.

Mi blocco e sgrano gli occhi. Sento una mancanza. Non mi sento bene. Mi manca l'aria.
Cosa..?!
Io un figlio da lei.
Nononono.
No.
Non è possibile.

Sbianco.
-N..no..non è p..po..possibile.- tremo.
Come faccio ora..?

-Allora, non sei felice?- mi chiede lei con gli occhi illuminati dalla gioia e sorridendo.

-Felice un cazzo.-


My Hero || Lorefano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora