Limbo - XXII CAPITOLO

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***STEFANO'S POV***

Nero.
Era tutto completamente nero.
Non vedevo nulla.

Mi trovavo in una specie di tunnel.
Un limbo...

Cominciai a camminare verso il vuoto.
Non c'era assolutamente nulla... fuorché io.

Camminai a lungo fino a quando vidi una figura in lontananza.
Era sbiadita.
Copariva e poi svaniva di nuovo.

Mi avvicinai ancora.
Era una specie di fantasma... ma non riuscivo a capire chi era.

Arrivai vicino.
Ero io. Da bambino.
I miei genitori litigavano. Come sempre.
A volte io ne subivo le conseguenze.

In quella scena vidi me.
Era il mio primo giorno di scuola.
Andavo all'asilo.
Avevo il mio grembiule blu.

Sorridevo. Ero felice di iniziare la scuola, ma come al solito...
I miei litigavano...

Si urlavano contro... poi la mia immagine cambia, divento triste, piango.

Odio quelle scene. Cammino ancora. Più veloce che posso, corro.

Le immagini dietro di me svaniscono e me compaiono altre.

Io in prima elementare. C'è Lorenzo.
Sorrido istintivamente.
Mi manca già...
Giochiamo insieme.

Era la prima volta che veniva a casa mia, entrambi seduti a tavola mentre aspettavamo che mamma cucinasse.

Quell'immagine si sbiadisce lentamente fino a sparire.

Sono costretto a camminare ancora.
Vedo altre immagini.

Quarta elementare. Torno a casa con lo zaino in spalla.
Trovo la mamma stesa a terra che piange.
Aveva sangue tra le mani e sul volto.
Piangeva.
Nella stanza accanto c'era papà, arrabbiato come una bestia e del vetro rotto a terra.

L'aveva picchiata.
Io ero piccolo.
Cercavo di capire cosa fosse successo.
"Mamma, mamma, che succede?" dicevo.
"Mamma, guarda, ho preso nove a scuola, mamma, guarda."
La mamma non mi guardava e non mi pensava, allora andai a chiudermi nella mia camera piangendo.
"La mamma non mi vuole bene."
Dicevo piangendo.
Non capivo.

Quell'immagine sbiadisce fino a scomparire.
Sono triste.
La mia infanzia è stata una merda...
E le cose ora non vanno meglio.
Che senso ha vivere..?

Sospiro e continuo a camminare.
Vedo lontano, molto lontano un'immagine molto sfocata, non riesco a vedete nulla... e le lacrime mi offuscano la vista.

Non ho più voglia di vivere.
Nessuno ci tiene veramente a me.

Cammino. Lento, molto lento.
Arrivo all'immagine.

Quinta elementare.
Siamo io e Lorenzo, ancora una volta.
"Ste, ste, vado a vivere a Milanooo!!" mi dice Lorenzo sorridendo e correndomi incontro.
"Come?! Vai a Milano?!" dico io in tono triste.
"SIII MI TRASFERISCO A MILANOO!!" dice.
Era felice di andare a vivere lì.

My Hero || Lorefano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora