Will you marry me? - XXVIII CAPITALO

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***STEFANO'S POV***

Che imbarazzo!
Però almeno sono contento che a quella scena abbiano sorriso e non siano stati schifati.

Sono ancora tutto rosso.
Sono sceso dalle gambe di Lorenzo che ora è uscito dalla camera a testa bassa e tutto rosso sotto gli sguardi sorridenti dei miei genitori.

Sono ancora tutto rosso e imbarazzato seduto sul letto, con la testa bassa.

-Daai, non ti preoccupare.- mi dice papà dandomi una pacca sulla spalla e sedendosi accanto a me.
La mamma ci guarda sorridendo.
Alzo la testa e gli sorrido.

-Vi voglio un casino di bene.- dico alzandomi e abbracciandoli.
Ricambiano il mio abbraccio.
Dopo un po' ci stacchiamo.

-Allora, oggi si esce?- dice la mamma sorridendo dopo un po'.
-Emh, si.. dopo, io... ecco... Lorenzo... dopo vado a casa di Lorenzo... posso vero?- chiedo sperando in un loro si.
-Ovvio che puoi.- mi dice papà.
Sorrido.
-Grazie.- dico.

Restiamo un po' così, mentre preparo la mia valigia aiutato dalla mamma.

Ad un certo punto mamma si ferma e osserva la mia mano.
Capendo già cosa stesse guardando mi faccio tutto rosso.
Ma perché sono sempre così imbarazzato?!
-Cos'è quello?- chiede mamma sorridendo e indicando l'anello regalatomi da Lorenzo.
-Emh... ecco.. è... un regalo..- dico.
La mamma sorride, per poi darmi dei vestiti. Un jeans e una felpa.
-Su, va a vestirti. Tra quindici minuti ti fanno uscire.- dice mamma sorridendo.
-Corro.- rido e vado in bagno, mi vesto ed esco dal bagno.

Entra un'infermiera in camera.
-Stefano Lepri?- chiede.
-Eccomi.- dico.
-Bene, puoi uscire, firma qui.- sorride passandomi dei fogli con una penna.
Firmo, prendo la mia borsa e, con mamma e papà dietro di me, esco.

Davanti all'ospedale c'è Lorenzo, in macchina, già col motore acceso che mi guarda sorridendo.

Sorrido e col mio zaino in spalla corro verso di lui.

-Finalmente!- dico entrando in macchina sorridendo.
Lorenzo mi sorride.
-Non ce la facevo più a stare lì dentro. Era un incubo.- continuo mentre Lorenzo guida verso casa sua.
-Ora sei fuori, tranquillo.- sorride.
-E sono con te.- aggiungo
Sorride.

Arriviamo a casa, spegne il motore e scende dall'auto, aprendomi la portiera e facendomi scendere.
-Ma che gentiluomo.- dico ridacchiando mentre scendo.
-Per lei questo ed altro, signore.- dice ridacchiando e mettendo una mano dietro la schiena.
Rido.
-Sempre il solito.- dico guardandolo e ridendo.

Ridacchia anche lui mentre apre la porta di casa.
Attendo accanto a lui, fissando l'anello che mi ha regalato.
Da quando ce l'ho al dito non smetto mai di guardarlo.
È fantastico.

Apre la porta e avanti ai mei occhi si presenta una scena meravigliosa.
Le finestre sono tutte chiuse, le luci spente, lasciando intravedere la cada da alcune candele messe a formare una strada, ecco, diciamo tipo come le piste d'atterraggio degli aerei di notte, che conduce fino alla camera di Lorenzo.

Guardo quest'ultimo incuriosito mentre si morde il labbro, è teso.
Sorrido.
-Allora? Segui le candele.- mi dice sorridendo.

-Devo avere paura?- dico guardandolo ancora stupito da tutto ciò.
Lui fa spallucce e mi indica la strada.

Sorrido e faccio come dice.
Arrivo alla camera da letto e metto una mano sulla maniglia.
Guarda Lorenzo titubante, mentre lui mi fa cenno con la testa.
Apro e avanti ai miei occhi si presenta una cosa che quasi mi fa mancare un battito.
Mi avvicino per vedere bene.
Non credo ai miei occhi.

C'è un enorme cuore fatto di piccole candele sul letto con dei petali dentro.
Formano uno scritta.
"Vuoi essere mio marito?"
C'è scritto.

Schiudo la bocca e metto le mani dinanzi ad essa.
Mi giro verso Lorenzo.
È a terra con un ginocchio che tocca il pavimento e l'altro piegato.
Ha gli occhi lucidi e una mano in tasca.

-Allora Stefano Lepri?- mi guarda morendosi il labbro.
-Tu sei pazzo, Lorenzo.- con gli occhi lucidi e le mani che tremano.

-So che forse sembrerà un po' affrettato... ma non voglio perderti, ti amo, sul serio. Mi vuoi sposare?- mi chiede mordendosi il labbro ed estraendo una scatolina dalla tasca sinistra del pantalone, la apre delicatamente con la mano destra, mostrando il magnifico anello che contiene.

È tutto d'oro, piatto, ma con dei diamanti piccolissimi messi l'uno accanto all'altro a formare un cuore.
È magnifico.

-Certo! Certo che lo voglio!- dico piangendo senza nemmeno rendermene conto che stia piangendo.
Mi sorride e si alza, mi mette l'anello anche lui tra le lacrime.
E poi mi guarda.

-Non riesco a crederci..- dice sorridendo e asciugando una lacrima.

Lo avvicino a me e lo bacio con dolcezza, per poi aggiungerci un po' di foga.
Mi prende per i fianchi e mi siede sul comò.

Mi bacia intensamente, passando le mano sui miei fiachi, sotto la maglia.
Me la sfila, lasciandomi dei piccoli baci prima sulla mascella e poi sul collo, dove qui e là mi lascia qualche segno scuro.

Lo avvicino a me prendendolo per i fianchi aprendo le gambe facendolo mettete in piedi tra di esse.
Gli sfilo la maglia e lui mi prende in braccio e la scena si sposta sul letto.

Ecco... inutile dire cosa sia successo questa sera.
Ora sono steso su di lui.
La mia pelle sudata sulla sua, le sue mani sulla mia schiena.
Nella stanza ci sono solo i nostri respiri affannati e intensi.

Quanto mi era mancato sentirlo mio.
Tutto per me.
Sorrido al pensiero guardando l'anello.

Lorenzo lo nota e mi sorride.
-Quanto mi era mancato sentirti mio.- dice Lorenzo.
-Anche a me sei mancato.- sorrido.

Restiamo un po' così, io che fisso l'anello e Lorenzo che fissa me.

-Ancora non ci credo..- sussurro.
Mi sorride.
-Tu... mio marito..- sorrido con gli occhi lucidi dalla gioia guardandolo negli occhi.
-Non voglio perderti.- mi sussurra.
-Nemmeno io.- sorrido.

-Ti amo.- mi dice baciandomi dolcemente -Non immagini quanto...- mi sussurra lasciandomi un altro bacio sul collo.

My Hero || Lorefano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora