Capitolo 11

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Sono così indecisa...chi sono io...Mhiriam o Clarissa...

➰➰➰

-no, non ci credo che l'ho fatto apposta...-dico cercando di fare dei lunghi respiri, cosa alquanto impossibile visto che sto morendo dal ridere

-e invece si, ti sei avvicinata a lui con aria minacciosa ma non gli hai fatto paura quindi quando lui ti ha guardato tu gli hai sputato in un occhio e gli hai tirato un bel calcio alle palle...- dice riscopriamo a ridere Mike, mio fratello maggiore

Dopo la nostra chiacchierata in biblioteca abbiamo deciso di conoscerci meglio quindi siamo andati tutti nella sala principale dove i miei fratelli, sei per l'esattezza, hanno iniziato a raccontarmi di quanto ero prepotente e incontrollabile da piccola.

-oddio, non respiro più...mi fa male la pancia...- dico ridendo a crepapelle mentre mi tengo la pancia piena di crampi con entrambe le mani.

A interrompere le nostre risate è una campana che non avevo mai sentito prima d'ora.

-è ora di mangiare- mi dice Mike mentre si alza porgendomi una mano che accetto volentieri vista la mia voglia assente di alzarmi

Non mi ero nemmeno accorta che erano già passate due ore da quando ho iniziato a parlare con i miei fratelli, il tempo è volato!

In queste ore ho conosciuto meglio Mike, uomo di 24 anni con i capelli castani e gli occhi rossi; Antony, ragazzo di 20 anni con i capelli verdi tinti e gli occhi gialli; i gemelli Brian e Dylan di 18 anni, entrambi con i capelli biondi e gli occhi marroni ed i gemelli Simone e Lorenzo di 17 anni con i capelli biondo cenere e gli occhi rossi.

I ragazzi sono tutti così diversi tra di loro, sopratutto Brian e Antony che sono quelli più riservati e timidi, cosa che li fa spiccare in tutta quella massa di ragazzi casinisti.

Immersa nei miei pensieri non mi accorgo che siamo già arrivati nella sala dove mangiamo.

Nella stanza è stato aggiunto un tavolo per gli ospiti, cioè la mia famiglia, vicino al tavolo dove è seduto comodamente Nathan che mi guarda in modo indecifrabile.

Mi avvicino al mio posto e, dopo essermi seduta, inizio a mangiare quello che le signore che lavorano nella cucina hanno preparato continuando a sentire uno sguardo persistente su di me.

Dopo aver ingoiato il primo boccone mi giro verso Nat che noto guardarmi ancora, cosa che mi mette parecchio a disagio e mi irrita in un modo davvero assurdo.

-perché mi guardi?- chiedo cercando di nascondere l'irritazione

-perché non ti ho mai vista così felice...adoro il tuo sorriso...- dice mentre si gratta la nuca la nuca e mi fa arrossire e  abbassare gli occhi sul mio piatto

Sento dei sussurri che provengono dalla sala e dei ringhi dal tavolo vicino al nostro ma non facendoci caso continuo a mangiare tranquillamente la mia cena.

Dopo aver finito di mangiare abbiamo deciso di rimetterci nella sala principale a parlare ancora per un po' quindi ci alziamo dalla sedia e andiamo a buttarci tutti e sette sui vari divani.

Hope in myself:emerald Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora