Capitolo 14

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Non credo ai miei occhi....

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Il suo corpo è pieno di sangue mentre quel mostro passa un coltello sul suo petto pieno di graffi di ogni dimensione.

Vedo il sangue colare sui suoi muscoli tesi per il dolore mentre sulla sua faccia un'espressione di puro dolore si sta dipingendo mentre dei gemiti di dolore poco udibili si stanno propagando piano piano nella stanza in cui il silenzio stava regnando.

Le fredde pareti una volta gialle stanno assistendo a questa tortura mentre sono state dipinte da piccoli schizzi di sangue ed orme di mani piene di sangue.

L'odore ferreo della sostanza rossa si sta spargendo in tutta la stanzetta fino ad arrivare alle mie narici facendomi rendere conto che tutto questo che ho davanti non è solo un incubo, ma è la verità!

Corro verso quell'uomo che, troppo attento nel provocare dolore all'uomo che mi ha cambiato la vita, non si è accorto di me, stessa cosa per Nathan.

Con una forte spinta faccio uscire il coltello dal petto di Nat mentre l'uomo sbatte violentemente contro una parete piena di schizzi rossi.

Mi metto davanti a Nat ringhiando minacciosamente contro l'uomo vedendo che egli si è già ripreso e si sta avvicinando di nuovo verso di lui con il coltello in mano.

Quando penso che stia per infliggere del male all'uomo che sto proteggendo vedo il coltello entrare nel mio fianco provocandomi un dolore atroce che non riesco a fermare visto che sono come paralizzata da qualcosa che non riesco né a vedere né a sentire.

È come se fossi congelata o legata con qualcosa che mi sta soffocando piano piano.

Sento il coltello dentro di me, sento pressione che l'uomo sta mettendo nel spingere quell'aggeggio che mi sta facendo sentire le pene dell'inferno.

Un fuoco si sta espandendo dentro di me come se un fulmine mi abbia appena colpita entrando dentro alle ossa passando in ogni fibra del mio corpo distruggendo la pelle e restringendo ogni organo.

Sento il coltello uscire dal mio fianco per poi entrare dentro al mio ventre e poi in mezzo ai seni.

Il dolore è fortissimo e continuo a non riuscire a muovermi mentre non sento più l'odore metallico del sangue.

Un'altra coltella e il rumore delle catene che tengono legato Nat sparisce...

Uno schiaffo in piena faccia che però non sento, una tirata di capelli che non mi fa provare dolore, una ginocchiata in pancia che mi fa piegare in due sputando il sangue ma che non mi fa sentire nulla.

Inizio a vedere tutto a rallentatore: l'arrivo dei miei fratelli e la loro faccia scioccata, tutto il mio ex branco dietro di loro, le catene di Nathan che si aprono da sole, il pavimento che gira finché non è propio davanti a me, il mio corpo immobile mentre un dolore atroce si espande nella mia schiena, e poi il buio che prende il sopravvento.

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Sento delle voci lontane ed un forte dolore alla testa.

Hope in myself:emerald Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora