Hope in myself:emerald

Capitolo 20

Sto andando da lui, da Kevin...

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Corro usando tutte le energie che avevo acquisito dopo un saziante pasto a base di cervo.

Ormai penso di essere alla confine del branco di Nathan ma mi sbaglio di grosso e me ne rendo conto solo dopo che un lupo mi appare davanti ringhiando forte per poi richiamare gli altri con un ululato che mi fa tappare le orecchie.

Sento i passi di altri lupi farsi sempre più vicini e solo allora noto una cosa che non avevo notato prima.

Proprio dietro al lupo, a pochi metri si trova la mia salvezza...

Un sasso pieno di erba colorata di un verde selva molto scuro sta lì ad indicare il confine del branco Eclipse.

Provo ad arrivare al loro confine proprio quando vengo accerchiata dalla maggior parte del branco di Nathan con lui davanti a loro che mi fissa sfidandomi.

Non è sicuro che quello che sto facendo sia vero o no, forse pensa che lo stia facendo solo per attirare attenzioni, ma non è così.

Preferisco rimanere sola che con delle persone che sanno solo mentirmi e tenermi nascoste un sacco di cose.

-Clarissa, torniamo dentro con calma e smettila di comportarti da bambina- dice cercando di usare un tono calmo anche se vedo la fatica che sta facendo nel non prendermi a sberle.

-1 io no mi sto comportando da bambina 2 con te non torno da nessuna parte- dico ringhiando

Mi guardo attentamente intorno cercano uno spazio dove potermi infiltrare così da uscire da questo cerchio pericoloso.

-Clarissa...torna subito a casa- dice iniziando a respirare faticosamente

-quella non è la mia casa, ed io non vado da nessuna parte se non dove voglio andare- dico arrogante vedendo il suo respiro uscire violentemente dalle sue narici mentre inizia a scavare con le zampe per terra forse immaginando che ci sia io sotto i suoi artigli

-ORA SMETTILA DI FARE L'ARROGANTE E SOTTOMETTITI ALL'ALPHA- dice usando il suo tono da Alpha che, per quanti brividi di paura possa farmi sentire, non mi spaventa così come dovrebbe fare.

Sento uno strano bruciore piacevo all'altezza delle clavicole ed abbassando lo sguardo noto la collana che ho al collo bruciare.

Durante il mio viaggio ho deciso di mettere la collana che avevo dentro la scatola seguendo attentamente le indicazioni della lettera.

Nathan segue il mio sguardo e quando vede la collana che sta brillando di una luce verdognola molto accesa.

-CHI CAZZO TI HA DATO QUELLA COLLANA. NON SONO STATO IO. TOGLILA IMMEDIATAMENTE E FORSE POSSO PASSARE SOPRA AL FATTO CHE TU MI ABBIA TRADITO E PRESO UNA COLLANA DA UN'ALTRO- urla furioso facendomi stavolta indietreggiare spaventata da quello che potrebbe farmi.

Non posso morire o rimanere con lui, non prima di aver trovato Kevin, non prima di aver capito qualcosa della mia vita, non prima di aver vissuto a pieno quello che resta della mia esistenza.