Capitolo 12

3.7K 251 16
                                    

Non so se rispondergli o meno, non posso rispondergli o almeno non mi sento pronta per rispondere ad una domanda del genere che riporterebbe a galla vecchi episodi pieni di dolore...

                                                                                                    ➰➰➰

-da dove hai sentito quel nome?- chiedo mentre i miei muscoli iniziano a diventare di pietra sotto la sua stretta rassicurante

-lo ha detto l'Alpha Michele prima di dichiarare guerra al nostro branco- sussurra mentre sento la sua calda mano accarezzarmi la spalla destra

-cosa ha detto di particolare?- chiedo sperando che quel mostro non gli abbia detto nulla di Josh

-mi ha chiesto di dirti che chiamerà anche Josh- dice mentre dalle mie labbra esce un sospiro

-ah, è solo questo?- chiedo curiosa

-si- risponde mentre poggia la sua testa più vicino alla mia iniziando a dare dei baci umidi sulla tempia e sui capelli sparsi sul morbidissimo cuscino che in questo momento si trova sotto il suo massiccio braccio

-allora perché mi hai chiesto chi sia?- chiedo con voce innocente sperando che si dimentichi di chiedermelo ancora

-perché so che tu lo conosci, l'ho notato anche dal comportamento strano che hai avuto quando l'ho nominato quindi Clarissa...chi è Josh?- chiede allontanato di poco la testa

-Nat....potremmo non par...- inizio a dire

-eh no, non mi va bene così, tu mi tieni nascoste un sacco di cose, siamo compagni Clarissa quindi dovremmo fidarci l'uno dell'altro!- dice alterato mentre alza il busto dal letto

-cos'è che io ti terrei nascosto eh?- chiedo imitando il suo gesto

-la questione di Josh, non mi hai detto quello che hai passato prima di arrivare nel mio territorio e quindi l'ho dovuto scoprire da solo, ed in più Melissa mi ha detto delle cicatrici che hai sull'addome, perché non me ne hai parlato?- urla alzandosi in piedi puntandomi il dito contro come se io avessi fatto qualcosa di male

-della questione di Josh non ne voglio parlare...non mi hai mai chiesto quello che mi era successo prima di venire nel tuo branco e nessuno ti ha autorizzato di scoprire qualcosa sul mio passato, se me lo avresti chiesto ti avrei risposto...e la questione delle cicatrici non sono affari tuoi!- urlo io di rimando mentre abbandono il morbido letto per mettermi in piedi sul freddo pavimento della camera dell'uomo che ora mi sta rinfacciare il fatto di non avergli parlato di me

-invece tutto quello che ti riguarda sono affari miei quindi ora devi dirmi chi è quel Josh e devi dirmi come ti sei fatta quelle cicatrici!- dice a denti stretti iniziando ad avvicinarsi pericolosamente a me

Mentre lo vedo avanzare minaccioso verso la mia figura che piano piano indietreggia vedo nei suoi occhi una strana scintilla che prima d'ora non avevo visto.

Nathan avanza verso di me finché non mi ritrovo con le spalle al muro schiacciata dal suo petto nudo che mi spinge a cercare di restringermi in quel poco spazio che mi è rimasto.

Le sue mani iniziano ad alzare la mia maglietta mentre le mie, molto più piccole delle sue, cercano di fermarlo.

Calde lacrime iniziano ad inondare i miei occhi quando la maglietta viene alzata a tal punto da mostrare le cicatrici che mi ricorderanno per sempre di quel episodio che ha lasciato anche dei segni permanenti all'interno di me.

Hope in myself:emerald Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora