Le feste di inizio anno sono spesso le meno divertenti per Kara, preferisce passare il suo tempo al Washington Park invece che ballare con gli stessi studenti che vede tutte le mattine. Solo che quest'anno sarà diverso, Mike potrebbe invitarla, ed a quel punto non avrà nessuna intenzione di rifiutare.
"Lola" la chiama Alex, appoggiato al suo armadietto
"Alex, non ho tempo per te oggi" risponde lei, alzando il passo e costringendo Kara a fare lo stesso
"Andiamo, voglio solo invitarti a venire con me alla festa di stasera"
"Vuoi dire quella organizzata dalla scuola con i fondi che ogni anno vengono presi dalle nostre tasche, no grazie" dice sicura
"Non ho capito niente ma non importa, perché continui a rifiutarmi?" insiste
"Alex, non voglio sembrarti antipatica ma se ha detto no fattene una ragione" interviene Kara, che non ne può più di ascoltarlo
"Ciò che ha detto lei" acconsente Lola
"E se ti dicessi che Mike ha intenzione di invitarti alla festa"
"Ti riderei in faccia" risponde Kara incredula
"Aspetta e vedrai, e tu Lola...Spero cambierai idea" detto questo Alex le sorpassa, lasciandole sole.
"Quel cretino ha proprio perso la testa per me" dice Lola guardando verso la sua amica, che si limita a scuotere la testa esasperata.
Kara è intenta a lavarsi le mani quando Amanda entra in bagno, posizionandosi al suo fianco e passandosi del lucidalabbra sulla bocca
"Hey" la saluta fingendo di averla appena notata
"Ciao Amanda, bel lucidalabbra" risponde Kara rivolgendole un mezzo sorriso
"Se vuoi te lo presto, un po' di colore ti farebbe bene"
"Non mi serve, grazie comunque" restano entrambe in silenzio, ed è alquanto imbarazzante.
"Ti ho vista con Mike ieri sera al cinema, da quando uscite insieme?" chiede Amanda curiosa, voltandosi verso di lei
"Siamo usciti solo ieri"
"Quindi ti inviterà alla festa di questa sera, Mike fa sempre Così...Esce con una ragazza e poi crede di essere diventato il suo fidanzato ufficiale, io starei molto attenta se fossi in te"
"Sai Amanda, credo di poter scegliere da sola chi frequentare"
"Non ci sono dubbi, ma ascolta dei consigli da chi ne sa più di te" Kara alza un sopracciglio, contrariata
"Buona lezione" aggiunge, prima di uscire dal bagno con passo deciso, e chiudersi la porta alle spalle.
"Quella è proprio una stronza" dice Noah una volta ascoltato il racconto di Kara, riguardo ciò che è accaduto nel bagno delle femmine
"Una stronza intelligente, potrebbe avere ragione su Mike"
"Ma lei non può giudicarlo, hai visto come si comporta a scuola? Ha sempre quel sorrisino falso stampato in faccia"
"Non è una santa questo è certo, ma conosce Mike meglio di me...Non voglio soffrire per qualcuno che non mi merita" risponde lei rattristata
"Va bene, forse dovresti..." Noah si interrompe, troppo preso a guardare alle spalle di Kara. Lei si gira per controllare di chi o cosa si tratti, e rimane sorpresa nel vedere Josh e Lola discutere riguardo qualcosa, in modo molto animato
"Mh" dice Kara riflettendo attentamente, chiedendosi per quale motivo Noah sia così interessato ad una scena simile
"Che c'è?" dice lui confuso
"Niente" risponde Kara sorridendogli, come se avesse capito chissà cosa
"Dimmelo, non sono mica scemo"
"Chi l'ha mai detto?"
"Dimmi a cosa stai pensando" ripete Noah arrabbiato
"A te...E Josh"
"Cosa?"
"Oh andiamo, è chiaro che lo stavi mangiando con gli occhi"
"Scherzi?"
"Noah, sono la tua migliore amica da due anni ormai e mi accorgo di certe cose, non devi avere paura di me, puoi dirmi tutto"
"Oh mio dio, tu sei fuori" dice lui nervoso
"Non mi piace Josh" continua abbassando il tono della voce
"Ok, non agitarti" dice Kara alzando le mani verso l'alto, in segno di resa, anche se ne è più che convinta.
Quando torna a casa c'è solo Jenny, che mangia del cibo precotto in cucina
"La mamma dov'è?"
"Ha un altro appuntamento con il suo uomo misterioso, ha lasciato un biglietto" Kara prende il foglietto scritto rapidamente da sua madre prima di uscire, infatti alcune parole non sono comprensibili
"Esco fino a tardi, vi voglio bene mangiate nel microonde" legge con fatica
"Meglio così, almeno non farà domande sulla festa di stasera"
"Credevo non ci andassi, tu sei quella solitaria che passa il pomeriggio a contare le foglie che cadono" scherza sua sorella, prendendo un altro boccone del suo cibo
"Non oggi" risponde Kara trattenendosi dal sorridere, visto che i suoi pensieri viaggiano subito a Mike ed al suo sorriso perfetto.
"Com'è andata oggi a scuola?" domanda il dottor Illinois, rivolgendosi a Jackson
"Come tutti i giorni, ho preso due A"
"Stai migliorando vedo"
"Vorrei che anche mia madre se ne accorgesse" dice lui con un velo di tristezza
"Tua madre è sola ed ha paura, prima o poi si accorgerà di te"
"Non mi importa, non ho voglia di parlarne"
"Va bene, parliamo della festa di stasera...Ci andrai?"
"Perché dovrei?"
"Ci andrà tutta la scuola, e tu fai parte della scuola"
"Giusto"
"Hai pensato a qualcuno da invitare?" Jackson pensa a quanto insistenti siano queste domande, ma ormai si è rassegnato a rispondere senza troppi problemi
"Ci sarebbe una ragazza"
"Fantastico, perché non la inviti?"
"Ha già un fidanzato, non voglio rovinare il suo sogno d'amore perfetto"
"Capisco, lei ti piace? Magari potrebbe aiutarti parlare con qualcuno della tua età"
"Lei è...È bellissima, dolce, simpatica e...Non so come spiegarlo, quando la vedo sento di poter essere me stesso, di solito quando parlo con qualcuno divento nervoso ma con lei no...Non so perché, mi crede pazzo?"
"No Jackson, non sei pazzo" risponde lui, guardandolo con tenerezza.
Jackson esce dalla clinica e prende il suo cellulare tra le mani, deciso a chiamare Kara e ad invitarla ad uscire, in fondo non ha niente da perderci. Digita il numero ed aspetta che lei risponda, mentre le sue mani tremano per l'agitazione, sta per vomitare.
"Pronto" dice Kara dall'altro capo del telefono, Jackson chiude immediatamente la chiamata, troppo spaventato per dire qualcosa
"Cazzo, sono proprio un idiota" si lamenta tirando un calcio ad un muretto, ha sprecato la sua unica occasione di parlare davvero con Kara, in realtà ne ha sprecata più di una, ma sente che questa sarebbe stata decisiva, ed ora ha rovinato tutto.

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