Kara si guarda allo specchio attentamente, per un attimo ci vede solo difetti, non c'è niente di se stessa che le piaccia, perfino i suoi occhi le sembrano fin troppo spenti in questo momento. Si tocca una guancia e mantiene lo sguardo puntato sul suo riflesso, chiedendosi se l'amore debba davvero farti sentire così male. Fin da piccola credeva fosse qualcosa di magico e romantico, credeva di innamorarsi perdutamente e stare bene, lei vuole ancora stare bene.
Jackson la raggiunge in bagno e si ferma davanti alla porta, non riesce a guardarla in questo stato.
"Mi dispiace" dice lui con tono basso
"Ti dispiace? Ti dispiace?" risponde Kara senza voltarsi a guardarlo
"Sì, Mike si é comportato proprio da stronzo"
"Hai la minima idea di cosa significhi essere derisa dall'intera scuola? Sapere che tutti mi hanno vista mentre...Dio" si interrompe incapace di continuare la frase, devastata dalla rabbia che prova
"Kara, mi di..." lo ferma
"Ti dispiace, ho capito" dice seccata
"Tutto questo non sarebbe accaduto se avessi scelto me e non lui" grida quasi Jackson infuriato. Kara spalanca la bocca sconvolta dalla sua ultima affermazione, non può credere che abbia detto una cosa simile
"Tu proprio non capisci vero?"
"No, non riesco a capirti"
"Meglio così, non ho bisogno della tua comprensione" lo sorpassa nervosa e si ferma alcuni istanti prima di uscire dal bagno, e lasciarlo solo.
7 mesi prima:
Primo giorno di scuola, Kara si sveglia presto per arrivare puntuale, almeno sta volta deve riuscirci. Non perde molto tempo a truccarsi, non lo trova necessario anche se tutte le sue compagne lo fanno, e stanno davvero bene. Anche Lola perde ore in bagno a riempirsi di mascara ed eyeliner, dice di dover mettere in risalto le sue lentiggini, Kara ride nel pensarci. Lola ha lunghi capelli biondo fragola, così le piace definirli ma Kara Continua a chiamarli rossi. È sempre stata invidiosa dei suoi capelli così curati e morbidi al tocco, mentre lei non riesce a tenerli dritti neanche con cinquanta colpi di spazzola, ma nonostante questo è contenta di essere così diversa dalla sua migliore amica. Lola ha le lentiggini e gli occhi scuri, mentre Kara ce li ha azzurri, probabilmente è la parte del suo corpo che più adora e che gli altri ammirano ogni volta che la guardano. Con il tempo hanno imparato entrambe ad accettarsi per i propri difetti e pregi, forse a volte i difetti prevalgono ma a loro non importa, l'amicizia può andare oltre certi dettagli.
"Ciao famiglia" saluta sua madre e sua sorella sedute a tavola, mentre fanno colazione
"Ciao figlia, come mai sveglia così presto?" risponde la signora Anderson guardandola sorpresa
"Ho pensato che non sarebbe male arrivare presto il primo giorno"
"Tu che pensi? Da quando?" la prende in giro Jenny, sua sorella più piccola di due anni
"Ma andiamo, adesso usi anche le mie battute contro di me?" risponde Kara divertita, non ha intenzione di litigare con lei anche oggi
"Se sono divertenti sì"
"Ragazze per favore, cerchiamo di essere una famiglia unita...Sono stanca di sentirmi giudicata dalle persone a causa vostra" le interrompe Katherine disperata
"Ma noi siamo una famiglia unita...Ogni tanto" dice Kara prima di correre verso la porta d'ingresso, portandosi lo zaino sulle spalle
"Aspetta un attimo" la ferma sua madre
"Ti voglio bene tesoro" aggiunge sorridendole in modo dolce, Kara ricambia il gesto ed esce di casa, pronta a raggiungere Noah e Lola che la aspettano nel pullman.
Quando sale a bordo può sentire lo sguardo di tutti puntato su di lei, ciò la intimidisce visto che odia essere osservata, anche per pochi secondi. Questo però non le impedisce di osservare gli altri, ma soprattutto di osservare Mike Williams, nonché la sua cotta fin dalla prima media, quel ragazzo è in grado di mandarla fuori di testa con un semplice sorriso. Intanto Jackson Martin la guarda seduto su uno dei sedili, da solo e perso ad osservarla con interesse.
"Ragazzi, sono distrutta dagli avvenimenti" dice Kara sedendosi dietro a Lola e Noah, lui è cambiato molto negli ultimi anni, dall'essere un ragazzo timido ed emarginato è diventato uno dei più popolari a scuola, ha perfino deciso di farsi un tatuaggio, un tempo non ne avrebbe mai avuto il coraggio.
"Quali avvenimenti? Stai solo prendendo un pullman" scherza Lola
"L'anno scorso non riuscivo nemmeno a svegliarmi in tempo quindi..." non termina la frase, non ne trova il motivo
"Anche io sono molto sconvolto, voglio dire...La scuola é appena iniziata e già alcune ragazze mi stanno sorridendo, non pensavo di avere tutto questo fascino" dice Noah sicuro di sé
"Non mi vanterei tanto se fossi in te, sei single dalla prima elementare" risponde Lola ottenendo un'occhiataccia da parte sua
"Questo perché non ho mai accettato le avance di nessuna"
"O forse perché sei troppo timido per farlo"
"Chi se ne frega se siamo fidanzati o no, l'importante é che la nostra amicizia duri per sempre...Dico bene?" interviene Kara toccando una spalla ad entrambi
"Detto da quella che sbava dietro a Mike Williams é quasi divertente" risponde Noah ridacchiando
"In effetti" fa eco Lola
"Siete impossibili, sul serio" dice lei rassegnata, appoggiandosi meglio al sedile. Arrivano a scuola e scendono uno alla volta dal pullman, più di cinquanta persone che si spingono pur di scendere prima. Kara va a scontrarsi con Jackson per sbaglio
"Scusa" dice lui imbarazzato, ritraendosi subito. Lola lo guarda e scuote la testa, suo fratello é sempre il solito disastro
"Sta attento a dove metti i piedi" gli dice poi infastidita, mentre Kara resta in silenzio
"Come vuoi" risponde Jackson poco contento, sorpassando entrambe e dirigendosi verso l'entrata scolastica.
"Sei troppo dura con lui" dice Kara guardandolo allontanarsi
"Fidati di me, meriterebbe di peggio...Sta sempre a guardarti come un maniaco"
"Ma non é vero, solo qualche volta"
"Qualche volta uguale sempre, lascialo perdere Kara" detto questo Lola segue Noah verso il corridoio, Kara invece resta indietro. Cerca Mike tra i vari studenti ma lui non sembra essere ancora arrivato, sarà in ritardo probabilmente. Come non detto, appena mosso un passo sente una voce familiare chiamarla
"Anderson" grida Mike da lontano, intento a parlare con alcuni suoi amici della squadra di basket
"Williams" risponde Kara imitandolo, ridendo subito dopo. Lui fa lo stesso per poi riportare l'attenzione sui suoi amici. Kara sorride, lo trova bello proprio come l'anno scorso se non di più, forse é arrivato il momento di farsi avanti.
Come tutti gli anni il professor Garret spiega agli studenti come funzionano le cose a scuola, nessuno deve utilizzare il cellulare durante l'ora di lezione, nessuno deve distrarsi durante l'ora di lezione, nessuno deve masticare una gomma durante l'ora di lezione, e qualsiasi altra cosa che termini con ora di lezione. Kara si distrae tutto il tempo a guardare Mike seduto ai primi banchi, lui usa il cellulare di nascosto ed il professore non sembra accorgersene, si chiede a cosa servano allora tutte quelle regole. "Smettila di guardarlo o lo consumerai" la prende in giro Lola, sussurrando al suo orecchio. Kara ride sottovoce e riporta lo sguardo sul professore, che spiega già da venti minuti la lezione di chimica.
"Lola" bussa Josh alle sue spalle. Josh Grayson, il primo della classe, uno dei ragazzi più popolari a scuola, ed anche il migliore amico di Mike.
"Che c'è?" risponde lei senza voltarsi a guardarlo
"Mi chiedevo se ti andrebbe di uscire stasera, non ho niente da fare" alcune ciocche di capelli biondi gli ricadono sulla fronte
"Quindi mi chiedi di uscire solo perché non hai niente da fare? Pessimo approccio Grayson" dice lei mostrandosi offesa, quando in realtà trova divertente il terribile modo in cui ci sta provando
"Non intendevo quello, volevo solo essere carino"
"Hai fallito, ed io non uscirò di certo con te" Lola torna a scrivere qualcosa sul suo quaderno, ignorando l'espressione nervosa del ragazzo alle sue spalle.
"E tu che hai da guardare?" dice Josh rivolgendosi a Kara, che ha osservato tutta la scena. Lei rigira lo sguardo irritata e non risponde, non sopporta proprio la prepotenza di quel ragazzo, in realtà non sono molte le persone con cui va d'accordo in questa scuola, se non ci fossero Lola e Noah resterebbe sola, e non vuole neppure immaginare come possa essere restare da sola, senza nessuno pronto ad aiutarti nei momenti difficili della vita, senza un amico.

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