Il giorno dopo Amanda si sveglia nel letto di Kevin, quello nella camera degli ospiti a casa Martin
"Mh" mugugna qualcosa di incomprensibile e si gira a guardare il ragazzo al suo fianco, per poi lasciare un bacio sulle sue labbra, sorridendo compiaciuta.
Si fa una doccia e scende al piano di sotto in asciugamano, dove Jackson sta facendo colazione tranquillo
"Amanda, che..." dice sconcertato
"Ciao Jacks, come va la vita?" dice lei calma, prendendo un tost con il burro da tavola e portandoselo alla bocca
"Hai dormito con Kevin?"
"No Jackson, sono stata a letto con Kevin che é ben diverso, ma tu sei ancora vergine cosa ne puoi capire"
"Appunto" dice Kevin entrando in cucina ed afferrandola da dietro, dandole alcuni baci lungo il collo, mordendolo in più punti
"Sei pessimo" sussurra Jackson evitando di sembrare geloso, sicuro che non otterrà mai nulla di simile con Kara.
A scuola come tutti i giorni Kara arriva in ritardo, non ha dormito molto questa notte visto che Mike l'ha seguita in camera sua ed è rimasto con lei a parlare per ore, come ha sempre sognato, solo che adesso il sogno è diventato realtà. Noah non la degna nemmeno di uno sguardo mentre Lola preferisce evitarla, troppo ansiosa per affrontare la realtà.
"Lola, aspettami" grida Kara inseguendola verso l'aula di chimica
"Non posso parlare, scusa"
"Ma dobbiamo chiarirci, non mi va di litigare"
"A te non va mai di fare niente"
"É cattivo da parte tua"
"Meglio che mi pensi cattiva, lo preferisco a tutto il resto" risponde Lola scappando verso il suo banco, buttando lo zaino a terra e prendendo posto. Kara sbuffa e si siede agli ultimi posti, dove c'è anche Caleb che le rivolge subito un'occhiata sorpresa
"Kara Anderson seduta agli ultimi posti, da quando ti allontani dai tuoi amichetti?"
"Da quando mi trattano come una ragazzina che non capisce niente"
"Comprensibile, ti sei vista di recente?" dice lui con poco sarmasco, Kara lo fulmina con lo sguardo
"Se non fossi una ragazza educata ti manderei a quel paese"
"Fallo, la Kara aggressiva mi intriga...penso che piacerà anche a Mike"
"Non sai niente di lui"
"So che la sua relazione più lunga è durata un mese, e che se non andrete a letto entro il fine settimana ti mollerà"
"Chiudi la bocca" risponde lei stringendo la sua penna con forza tra le mani, incomincia a perdere il controllo
"Io ti ho avvertita, tutte le persone che conosci ti mentono, non sei più nemmeno te stessa, finirai in un manicomio" continua a provocarla
"Sta zitto"
"Ti sei chiesta dove sia finita Lola ieri al dopo festa? E Josh? Chissà cosa avranno combinato insieme, ma tu avevi altro per la testa giusto? Eri troppo impegnata a provarci con suo fratello mentre il tuo ragazzo non c'era, adesso cosa farai? Sarai la ragazza di entrambi? Scommetto che ti piacerebbe"
"Sta zitto" grida Kara, attirando l'attenzione dell'intera classe, compresa quella del professor Garret
"Anderson, non si grida in classe!"
"Mi scusi"
"Va fuori e rifletti sul tuo comportamento immaturo" Kara si alza senza ribattere ed esce dell'aula, ignorando lo sguardo di Mike puntato su di lei.
"Lo odio, lo odio" dice tirando un pugno al suo armadietto, in preda ad una rabbia mai provata prima, vorrebbe solo che Caleb sparisse dalla sua vita lasciandola in pace per sempre, ma deve passare ancora due anni accompagnata dalla sua presenza, a meno che non rimanga vittima di qualche spiacevole incidente che di certo non sarà lei a causare
"Dovresti calmarti, mangia una barretta al cioccolato, di solito aiuta" dice Kevin appoggiandosi al armadietto accanto al suo
"Tu non dovresti essere in corridoio"
"Nemmeno tu"
"Sono stata sbattuta fuori perché ho gridato"
"Io perché ho detto alla professoressa Brock's che quei tacchi non le stanno bene" kara scoppia a ridere di colpo, troppo arrabbiata per fare altro
"Lo trovi divertente?" dice lui sorridendo
"No ma sono così arrabbiata che ti abbraccerei anche in questo momento"
"Correrò il rischio" dice allargando le braccia, senza ottenere niente però, infatti Kara si allontana portandosi entrambe le mani nei capelli
"Tu non mi piaci ma ho bisogno di andarmene via di qui, hai la macchina?"
"Sempre e comunque"
"Perfetto, ti va di fare un giro al parco?" Kevin la guarda con un velo di eccitazione ma si limita a mordersi il labbro e sorridere malizioso.
Guida verso il parco mentre in auto regna il silenzio, Kara guarda le varie persone intente a muoversi per i marciapiedi oppure a rilassarsi nei bar, come sempre non può evitare di osservare tutto ciò che la circonda
"Che musica ti piace?" le chiede accendendo la radio
"Qualsiasi cosa che non sia country, non sopporto il country"
"Come desideri" mette un brano country della sua playlist e si concentra sulla strada
"Sul serio?" dice lei non riconoscendo neppure il cantante
"Mi piace torturarti" risponde Kevin picchiando il dito sul volante
"Ora cambio" Kara porta la mano verso la radio ma lui la blocca in tempo
"Ah ah, macchina mia regole mie"
"Sei odioso"
"Anche tu, eppure siamo nella stessa auto, strana la vita eh?" lei non risponde e sbuffa appoggiando meglio la testa sul sedile, poi incomincia ad osservarlo, soffermandosi per più tempo sui dettagli del suo volto, ha la mascella stretta ed il naso piccolo proprio come quello di Jackson, uno dei tratti che però gli distingue di più é il sorriso, quello di Kevin é sempre malizioso ed accattivante mentre Jackson non potrebbe mai essere così.
"Ho qualcosa in faccia?" dice Kevin divertito
"Niente, a parte quel sorrisino irritante"
"Ammettilo, il mio sorrisino ti piace"
"No, lo odio"
"Sei una pessima bugiarda, proprio come mio cugino...voi due avete molto in comune"
"Lo pensi davvero?"
"Sì, siete entrambi persi nel vostro piccolo mondo, e siete soli...vorreste scappare ma non ne avete il coraggio, forse avete perfino dimenticato chi siete davvero" lo dice con aria malinconica, guardandola ogni tanto con la coda dell'occhio
"Wow...sei sorprendente" risponde Kara fingendo di non essere turbata dalle sue parole
"Lo so splendore, e siamo anche arrivati" parcheggia la macchina di fronte al parco e scendono insieme, la temperatura diventa sempre più fredda visto che l'inverno si avvicina, ma niente e nessuno impedirà a Kara di venire qui.
"Come mai tra tutti i posti del mondo hai scelto questo triste parco?" dice Kevin guardandosi intorno
"Ti importa saperlo?"
"Nah"
"Allora goditi il momento e basta, tu mi servi solo come autista" si incammina verso una panchina e si siede, senza dire più nulla, concentrandosi solo sulle emozioni che prova in questo momento, sente come un vuoto proprio nel suo cuore, qualcosa le manca ed ogni giorno che passa diventa sempre più evidente
"Che noia" dice Kevin interrompendo il momento
"Va a fare altro se stare qui é così noioso"
"E poi chi si prenderà cura di te ragazzina?"
"Io, come ho sempre fatto...ragazzino" risponde guardandolo decisa
"Va bene, ci vediamo dopo...oppure mai" Kevin sale a bordo della macchina e parte di fretta, lasciandola da sola nel bel mezzo del parco
"Kevin, ma che fai?" grida provando disperatamente a seguirlo, ma ormai se n'è già andato via
"Sei un idiota" grida ancora, con più grinta di prima
"Cazzo" impreca dopo, non che non sappia la strada per tornare a scuola ma adesso ci metterà molto più tempo e si accorgeranno della sua assenza, non può permettersi di essere punita ancora e che sua madre la scopra. Arrabbiata si decide a prendere il suo cellulare e chiamare l'unica persona di cui si fida in questo momento. Dopo alcuni squilli risponde
"Jackson, ho bisogno che tu venga a prendermi...sono al parco e puoi usare la bici di Noah, non ti dirà nulla"
"Ok, arrivo subito" risponde lui senza fare domande, nonostante la situazione gli sembri più che strana.

Spazio autrice:
So di non aver fatto un cast ma io Caleb me lo immagino come Jack J dei Jack & Jack, non so perché ma ovviamente voi potete immaginarlo come volete...buona lettura e commentate se vi va ❤

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