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Tutti hanno dei segreti, chi di più banali e chi di più grandi, segreti che nessuno dovrebbe mai venire a sapere, troppo personali od imbarazzanti per essere rivelati. Kara si guarda allo specchio mentre pensa al suo di segreto, sempre se può essere definito tale, forse ha solo troppa paura di confessare ciò che prova davvero, la sua sofferenza è più forte che mai questa mattina, e non capisce neanche per quale motivo, sarà che la conversazione con Amanda la scorsa notte l'ha scossa più del dovuto.
"Sii sincera con me, quanto imbarazzante è stata la cena con Dave?" dice Katherine agitata, toccandosi i bottoni della camicia più volte
"Su una scala da uno a dieci...Direi un undici" risponde Kara, prima di bere un sorso del suo caffè
"Tesoro, quando ti dico di essere sincera non intendo così tanto, una via di mezzo andrebbe più che bene"
"Scusa mamma, è che oggi sono molto distratta"
"Più del solito?"
"Molto di più"
"È colpa del suo nuovo fidanzato" dice Jenny, appena entrata in cucina, indossa un top giallo e porta i capelli legati in una coda
"Mike Williams giusto? Quando me lo presenterai?" dice Katherine con entusiasmo
"Non chiedermelo ti prego, scapperebbe via all'istante"
"Con una madre così forte come potrebbe?" Katherine incomincia a scuotere i fianchi sventolando i suoi capelli mossi e castani, proprio come quelli di Kara, solo che a differenza sua sono più voluminosi e facili da gestire
"Ah, che casino" esclama Kara, sbattendo la testa al tavolo, sotto le risate di Jenny, che non vede l'ora di assistere ad un incontro tra Mike e sua madre.
Una volta uscita di casa rimane sorpresa nel vedere Mike, appoggiato alla sua macchina, con le braccia incrociate al petto
"Mike, ciao" lo saluta, titubante
"Ciao anche a te, oggi niente pullman, il tuo autista sono io" risponde lui, con un sorriso dolce stampato sulle labbra
"Non sei tenuto a farlo, lo sai?"
"Farei di tutto per la mia amata fidanzata" Kara si avvicina a lui sorridendo, lasciandosi prendere dai fianchi ed attirare contro il suo corpo, bello come sempre
"È tutto così strano, stare insieme...Non ci credo ancora"
"Almeno siamo felici, questa è l'unica cosa che conta" dice Mike, dandole un piccolo bacio sulle labbra, ed aumentando la presa su di lei, costringendola a gemere. Raggiungono l'edificio scolastico pochi minuti dopo, ci sono ancora pochi studenti e per Kara è un'esperienza nuova arrivare così presto la mattina, non le sembra quasi vero, ma in realtà lo è. Jackson li guarda da lontano, infastidito nel vederli insieme, di certo non è molto bravo a nascondere la sua gelosia visto che Kara se ne accorge poco dopo, rivolgendogli un'occhiata poco amichevole
"Andiamo dentro, fa freddo" dice lei rivolgendosi a Mike, tirandolo via per il braccio
"Hey, calma...Che ti prende?"
"Niente, solo che odio sentirmi osservata, e Jackson è molto bravo a farlo" Mike si volta verso di lui ed arriccia il naso, Jackson distoglie subito lo sguardo e si concentra sullo schermo del suo cellulare.
"Gli parlerò, ormai siamo amici"
"Tu e Jackson siete amici? Non credo proprio" ride Kara, incredula
"Più o meno, è così assurdo?"
"Non assurdo, solo improbabile"
"Ho organizzato un party stasera, ti proverò che Jackson ormai è uno di noi" dice Mike convinto, accarezzandole una guancia
"Vedremo, ma sono convinta del contrario" risponde lei con altrettanto tono, sorridendogli maliziosa.
La lezione di chimica è come tutti i giorni noiosa, il professor Garret continua a ripetere le stesse cose ormai da quaranta minuti e nessuno ha intenzione di ascoltarlo, soprattutto Alex, troppo impegnato a fissare Lola, che ogni tanto ricambia il suo sguardo.
"Martin e Donovan, se vi diverte così tanto guardarvi negli occhi perché non andate a farlo fuori dalla classe?" gli interrompe il professore, sbattendo la sua valigetta sulla cattedra, facendo sobbalzare Noah che era caduto in un sonno profondo
"Con piacere" risponde Alex, alzandosi entusiasta, Lola lo guarda di traverso e fa lo stesso
"Idiota" gli dice, mentre si dirigono fuori dall'aula
"Scusami, non avrei dovuto fissarti così a lungo, ma il fatto è che sei troppo bella" la provoca
"Perfavore, vuoi solo mettermi nei guai perché ti piace torturarmi, ma un giorno ti stancherai di me"
"Ti sbagli, io so cosa voglio ed in questo momento voglio te"
"In questo momento, appunto" Alex le si avvicina, costringendola ad indietreggiare verso uno degli armadietti, finché non si ritrova bloccata dal suo braccio
"Che fai?" dice lei con voce tremante
"Mi piacerebbe baciarti ancora" le sussurra
"Levati di torno"
"Puoi spingermi via"
"Sì, lo farò...Tra qualche secondo" Alex ride nel sentirglielo dire, lascia un bacio al lato delle sue labbra e si allontana da lei, ridacchiando ancora
"Sei pazza di me" dice poi, rivolgendole un occhiolino ed andandosene via, verso il bagno dei maschi. Lola resta immobile contro l'armadietto, mentre il suo respiro si fa più affannato a causa della rabbia, trova ingiusto che Alex abbia tutto questo potere su di lei, ma allo stesso tempo lo desidera così tanto, deve solo riuscire a resistere, deve farlo prima che sia troppo tardi.
Il corso di moda è appena iniziato e Kara si sente già a disagio, saranno tutte più brave di lei con ago e filo, oppure a disegnare vestiti, non è mai stata brava in certe cose.
"Prova a non essere antipatica, almeno oggi" dice Jenny
"Ci sto provando ma è difficile, quel insegnante sembra così esperta"
"Lo è, si chiama Lana Barton ed ha realizzato diversi capi famosi per le star di Hollywood, stiamo parlando di un mito della moda"
"Strano, io non l'ho mai sentita nominare"
"Potresti stare zitta, sto cercando di seguire la lezione della signorina Barton" dice una ragazza con la frangia ed i capelli biondo cenere, toccando il braccio di Kara
"Scusa" risponde lei scuotendo la testa
"Scuse non accettate" dice la ragazza con una vocina antipatica, tornando a guardare la donna dalla corporatura magra ed i capelli legati in uno chignon, che spiega qualcosa di incomprensibile alle orecchie di Kara.
Per fortuna la lezione dura solo quattro ore, in cui Kara non ha fatto altro che fingere di ascoltare, come se per lei fosse l'argomento più interessante al mondo
"Grazie per avermi seguita, tornate la settimana prossima per scoprire come si applicano i lustrini" dice Lana guardandole una per una, soffermandosi per più tempo su Kara che sorride intimidita, quella donna non sembra essere molto amichevole per adesso, e forse ha capito con che tipo di incompetente ha a che fare.
"Voglio scappare, non ce la faccio più" si lamenta Kara esasperata, portandosi una mano alla fronte
"Io resto qui ancora un po', mi sono trovata una nuova amica" risponde Jenny, indicando la ragazza con la frangia
"Ma davvero? Che carina" dice Kara a denti stretti, evitando di perdere la calma mentre quella ragazza continua a guardarla con aria di sfida
"A dopo" grida Jenny, correndo verso la sua nuova amica. Kara sbuffa e gira l'angolo della strada per tornare a casa sua, solo che non appena mosso un passo si ritrova a scontrarsi con Jackson, per la millesima volta a quanto pare
"Kara, non ti avevo vista"
"No, è colpa mia...Stavo andando di fretta"
"Hai perso l'autobus anche per tornare a casa?" prova a scherzare lui, con pessimi risultati
"Scappo da mia sorella e la sua nuova amica, una stronza totale...tu invece?"
"Vado dal dottor Illinois, è qui vicino che si tengono le mie sedute"
"Oh, le sedute" dice Kara poco sorpresa, sapeva già delle sue sedute dallo psicologo ma pensava fosse solo una bugia inventata da Lola per prenderlo in giro, anche se non c'è proprio nulla di divertente
"Non ho problemi ma mia madre insiste, pensa che io sia depresso"
"Tu dille che è una cazzata e vai a divertirti"
"Vorrei tanto farlo ma è impossibile"
"Mike organizza un party stasera, voleva invitarti ma posso pur sempre farlo io al suo posto" prende in mano la situazione
"Mi stai chiedendo di saltare la seduta per venire con te ad una festa?" annuisce
"Prendiamo un taxi ?" continua lui, sorridendole. Kara ricambia il sorriso e prende il suo cellulare, pronta a chiamare il taxi che li porterà a casa di Mike.

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