Durante il viaggio verso casa il clima in macchina è piuttosto teso, Kara resta in silenzio a guardare entrambi i ragazzi, prima Jackson intento ad osservare la strada dal finestrino poi Kevin, concentrato a guidare, bellissimo come sempre. Tra i due solo uno ricambia i suoi sguardi guardandola dallo specchietto retrovisore, e quel qualcuno è proprio Kevin, che le sorride leggermente. Kara ricambia il suo sorriso timidamente e si sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, non può reggere il suo sguardo per troppo tempo vista la sua forte intensità, lo fa apposta vuole farle perdere la testa, e sta ottenendo proprio ciò.
"Deve essere stato noioso per te aspettare, mi dispiace" dice Jackson tenendo entrambe le sue mani
"Sempre meglio che passare l'intero pomeriggio a studiare" risponde lei nel tentativo di alleviare la tensione, Kevin è apppoggiato contro l'auto a braccia incrociate e con gli occhi ancora rivolti verso di lei, è come se non potesse fare a meno di guardarla, è una necessità che nasce dal profondo del suo cuore
"La prossima volta ti porterò a cena fuori, che ne dici di un ristorante italiano?"
"Adoro la cucina italiana, sopratutto la pasta"
"Perfetto, facciamo domani sera?"
"No, Kara è impegnata domani" interviene Kevin
"Deve provare per il concerto" continua lui convinto
"Ho detto che non parteciperò"
"Hai mentito, tu vuoi farlo ma hai troppa paura di fare una figuraccia, per questo ci sono io...ti aiuterò a superare la tua paura"
"Aspettate un secondo, avete davvero intenzione di provare insieme?" dice Jackson infastidito
"Non che io voglia ma ultimamente mi sento generoso nei confronti delle cause perse, e Kara tu lo sei eccome" risponde Kevin prendendola in giro, lei lo guarda con aria seccata poi sospira
"Per me va bene" dice poi mostrandosi sicura
"Wow, io non penso di restare con voi, sarebbe un suicidio" dice Jackson
"Ma Jacks, non puoi abbandonarmi con quel soggetto" si lamenta subito Kara scuotendolo dalla maglietta
"Da soli lavorerete meglio, io non sono molto bravo in certe cose"
"Sono pienamente d'accordo" dice Kevin toccandogli una spalla, Kara si rassegna a passare il seguente pomeriggio con Kevin, pronta ad una lunga giornata ricca di controversie e di un profondo odio reciproco.
Kara si sveglia con cinque minuti d'anticipo la mattina dopo, non ha dormito molto e sente di poter svenire da un momento all'altro.
"Buongiorno" saluta sua madre sbadigliando, e prendendo il sale dallo scaffale in alto, versandoselo poi nel caffè
"Kara, che fai con il sale?" chiede lei perplessa
"Sale? No questo è zucchero, vedi" Kara si accorge solo dopo averlo detto che non si tratta affatto di zucchero
"Oh no, che idiota sono"
"Non preoccuparti, te ne preparo un altro"
"No no, devo andare a scuola, mi sono iscritta al concerto di beneficienza ed ho le prove con Kevin"
"Con Kevin eh?" interviene Jenny entrando in cucina, indossa un top nero corto e dei jeans a vita bassa, un abbigliamento abbastanza inusuale per lei
"Jennyfer Anderson, cos'hai addosso?" dice Katherine sconvolta
"I miei vestiti forse?" risponde sarcastica
"Sono seria ragazzina"
"Me gli ha prestati Elisabeth, dice che mi donano"
"Frangetta sta solo cercando di metterti nei guai a scuola" dice Kara disperata
"No invece, vuole aiutarmi ad integrarmi meglio, visto che tu sei troppo impegnata per farlo"
"Che vuoi dire? Ci sono sempre quando hai bisogno"
"Come con il corso di moda? Ci sei venuta solo una volta Kara ed era perfino la tua punizione"
"Almeno ci ho provato"
"Ragazze perfavore, quante volte vi ho detto che..." Kara e Jenny la interrompono prima che possa terminare la frase
"Dobbiamo essere una famiglia unita, sì lo sappiamo" dicono insieme annoiate
"Appunto, cercate di non litigare per delle banalità"
"Come vuoi, vado a scuola prima di fare tardi" risponde Kara afferrando il suo zaino aperto da terra, Jenny la ignora e si siede a tavola, ancora infastidita dalla loro discussione.
Quando Lola scende dal pullman va a scontrarsi con Alex, lui la guarda subito sorridendo
"Dovresti stare più attenta" dice poi
"Io sonoattenta, tu invece un po' meno visto che pensi a me tutto il tempo"
"Come fai a saperlo?"
"Me l'hai scritto tu l'altra sera"
"Avevo bevuto"
"Ok, lasciami passare adesso" Lola sta per sorpassarlo ma si ferma nel vedere Josh ed i suoi amici prendere in giro Noah, dandogli delle spinte e ridendo di lui
"Ora che fa il tuo amico?"
"Chi?" chiede Alex confuso
"Josh"
"Merda, crede che Noah abbia una cotta per lui, ha sentito Kara che ne parlava" risponde lui guardando nella direzione di Noah
"Ecco perché hanno litigato, ed io che credevo..." Lola non termina la frase
"Cosa?"
"Niente, vado a fermarli" Alex la ferma tirandola verso di sé, impendendole così di avvicinarsi a loro
"Lascia che ci pensi io, so come far ragionare Josh" le dice sicuro di sé
"Bene, allora fallo" Lola lo spinge via impaziente, Alex corre da Josh e lo afferra dalla maglietta
"Che cazzo vuoi?" dice lui guardandolo di traverso
"Che la smetti di fare lo stronzo con tutti, non capisci che le cose sono cambiate?"
"No Alex, tu sei cambiato...io rivolgio indietro il mio amico"
"Mi dispiace, quella persona è morta" Alex gli tira un calcio e lo fa cadere a terra, mentre Noah indietreggia preoccupato, con la sola voglia di scappare
"Ti odio, sul serio" si lamenta Josh steso a terra in preda al dolore
"Me ne farò una ragione" risponde Alex arrabbiato, correndo via subito dopo, sotto lo sguardo di Mike che ha guardato la scena con uno strano interesse.

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