La musica è ad alto volume nella stanza, ragazzi e ragazze che ballano ovunque, perfino sui divani, luci colorate che si accendono e spengono di continuo. Kara indossa un top viola corto con dei jeans a vita bassa, che le lasciano scoperta la pancia, Lola balla con un bicchiere di alcol in mano e grida parole che all'apparenza non sembrano avere un significato, Noah canta sulla base della canzone che viene riprodotta in questo momento, una di quelle che spesso si possono sentire in discoteca, ma questa non è affatto una discoteca ma una casa, o meglio dire...La casa di Kara.

11 ore prima.
La città è calma questa mattina, le macchine si muovono lente lungo le strade ed il pullman è arrivato stranamente in anticipo, prendendo Kara alla sprovvista e costringendola a farsi accompagnare da sua madre, visto che non ha fatto in tempo a svegliarsi.
"Io non so come fare con te, ogni giorno la stessa storia" si lamenta Katherine mentre sono bloccate nel traffico
"Scusa mamma, stanotte sono rimasta sveglia a studiare ed ho dormito poco"
"Che materia?"
"Scienze" inventa Kara, sperando che sua madre non abbia sospetti di alcun tipo, in realtà non ha per niente studiato questa notte, ma è stata impegnata ad organizzare una festa, o meglio dire "la festa"
"Ah ah, non hai scienze oggi...Ho letto i tuoi orari"
"Ho detto scienze? No no, volevo dire matematica"
"Non hai nemmeno quella, almeno se devi dire una bugia fallo bene" Kara sbuffa ed appoggia la testa al finestrino, con evidente disperazione, spera solo che il resto della giornata sia più divertente.
Raggiunge Lola in cortile e si siede al suo fianco, lei è impegnata a leggere alcuni messaggi sul cellulare, ma non appena Kara si avvicina lo ritrae, come se stesse cercando di nascondere qualcosa
"Che fai?" domanda Kara confusa dalla sua reazione
"Parlavo con mia madre, niente di interessante" risponde Lola, fingendo un sorriso
"Ok, Tutto pronto per la festa?"
"Ho preparato ogni singola cosa, verrà l'intera scuola e si terrà a casa tua"
"Perfetto, mia madre lavora fino a tardi"
"Lo so già, comunque...Ti dispiace se viene anche Mike? Potrebbe essere una buona occasione per chiarire"
"Mike, strano non mi sembra di ricordare questo nome, mai sentito prima...Mike? Chi è Mike?" scherza Kara, aggiudicandosi un'occhiata divertita dalla sua migliore amica, Lola ha sempre avuto delle fossette ai lati delle labbra, e quando sorride è impossibile non notarle
"Vedrai che ci divertiremo, soprattutto io con Alex e Josh, ho in mente un bel giochetto per quei due"
"Lola, ne abbiamo parlato ieri...Devi lasciarli perdere, dopo quello che ti ha fatto Alex"
"Mi ha baciata e allora? Posso ancora divertirmi con loro, usarli a mio piacimento" la serietà con cui esprime il suo concetto quasi la spaventa, ma preferisce non provocarla ancora, quando Lola si mette in testa qualcosa nessuno può fermarla, e Kara lo sa per esperienza.
Finite le prime ore di lezione Jackson e Noah si ritrovano seduti allo stesso tavolo, durante la pausa pranzo, di solito non si rivolgono nemmeno la parola, ed è così che accade anche oggi. Restano in silenzio, fissandosi ogni tanto solo per controllare cosa stiano facendo, oppure per mandarsi un cenno con il capo, come a comunicarsi un semplice 'cosa vuoi da me?'
"Cosa vuoi da me?" si decide a chiedere Noah, lasciando la sua forchetta nel piatto
"Niente, tu invece? Perché ti sei seduto al mio tavolo?"
"Primo, questo tavolo appartiene alla scuola, secondo...Non c'è un secondo ma lo dicono tutti quindi"
"Tu sei più fuori di me" risponde Jackson riprendendo a mangiare, anche se la sua compagnia non gli dà poi tanto fastidio, durante gli ultimi anni non ha avuto molti amici, forse non ne ha mai avuti di veri, a parte Kara, già...Lei è solo un'amica.
"Ci vieni al rave di stasera da Kara?" dice Noah curioso
"Non lo so, cosa si fa di preciso ad un rave?"
"Droga, fumo...Ed altra roba del genere, potresti trovarti una ragazza"
"Anche tu, sei single da una vita...credo"
"Sono single per scelta, preferisco non impegnarmi" il loro discorso viene interrotto dall'arrivo di Josh ed Alex, che si siedono al loro fianco, posando un braccio sulla loro spalla, come se fossero amici da una vita
"Come stanno i nostri ragazzini?" dice Alex, con tono più che cordiale
"Che..." riesce solo a dire Jackson, in preda alla confusione
"Che cosa volete?" domanda invece Noah, infastidito dal contatto con Josh
"Vacci piano Noah, siamo amici...e non si parla così ad un amico" dice Josh scuotendolo leggermente, Jackson e Noah si guardano sospettosi, c'è decisamente qualcosa che non quadra nel loro comportamento così gentile
"O almeno proveremo a diventarlo, dovreste unirvi a noi stasera per andare al rave, guido io...ho la Range Rover di mio padre, l'ho riverniciata proprio ieri" propone Alex
"Già, sarebbe fantastico" fa eco il suo amico, sorridendo a trentadue denti
"Voi mi trattate sempre di merda, non ha senso" dice Jackson, liberandosi dalla presa del ragazzo
"Stiamo provando a cambiare, la moda dei bulli ormai ci ha stancati" risponde lui serio, ottenendo una piccola risata da parte di Josh, che non riesce a trattenersi
"Non ridere idiota" continua Alex a denti stretti
"Scusa, sono d'accordo con te ovviamente, basta trattare male gli altri...Viva la gentilezza e...No non ce la faccio" Josh scoppia ancora a ridere, coprendosi la bocca con una mano. Noah lo guarda di traverso e sospira
"Passo a prendervi stasera, non si discute" termina Alex alzandosi in piedi, poi trascina via Josh che non ha ancora smesso di ridere, peccato che né Jackson né Noah lo trovino divertente.
"Le luci sono apposto?" dice Kara mentre sistema gli ultimi dettagli, aiutata da Jenny e Lola
"Sì, Jenny hai sistemato l'alcol?" risponde Lola
"Vuoi dire la vodka che ho rubato dal armadio in camera di mia madre? Sì, fatto" dice lei sicura, ottenendo una risata da parte loro
"Sarà la festa più bella del secolo ragazze, ve lo giuro" dice Lola guardandole entrambe, poi un ghigno compare sulle sue labbra.
Sono le dieci e trenta di sera e la festa non potrebbe procedere meglio, proprio mentre tutti si divertono senza pensare a niente, arrivano loro, Noah, Josh, Alex e Jackson, compreso Mike che non si sarebbe mai perso un evento simile. Kara blocca i suoi movimenti nel vederlo insieme a Jackson, entrambi vestiti allo stesso modo, con una giacca di pelle e dei jeans attillati, si chiede se non stia vedendo male per colpa dell'alcol, ma a quanto pare è tutto vero, sta accadendo proprio davanti ai suoi occhi.
"Oh mio dio" dice Lola notandoli anche lei, trattenendo una risata
"Ignorali, torniamo a ballare"
"Scordatelo amica, i miei due cavalieri sono appena arrivati" risponde lei, avviandosi poi verso Alex e Josh, che non aspettano molto a trascinarla in pista. La musica è ad alto volume nella stanza, ragazzi e ragazze che ballano ovunque, perfino sui divani, luci colorate che si accendono e spengono di continuo. Ed è proprio in questo momento che Kara si ritrova addosso a Mike, qualcuno l'ha spinta senza accorgersene e lei non è abbastanza lucida per difendersi. Lo vede in modo poco chiaro a causa della sua vista appannata, ma è comunque bellissimo, i suoi occhi scuri si illuminano ogni volta che la luce colpisce il suo volto, rendendolo anche più eccitante di quanto non lo sia già.
"Per fortuna c'ero io a prenderti" dice lui guardandola
"Già, che fortuna non trovi?" risponde Kara sarcastica. Si libera dalla sua presa prima che accada qualcosa di spiacevole e gira dall'altro lato, trovandosi ora di fronte a Jackson
"Ci mancava solo lui" pensa tra sé e sé, per alcuni attimi resta ipnotizzata dal suo sguardo intenso ed insistente, non l'ha mai visto in questo stato, con i capelli tirati all'indietro e la giacca di pelle, deve ammettere che lo preferisce come sempre, il vero Jackson, quello impacciato ma dolce.
"Kara, noi due dobbiamo parlare" dice lui ad alta voce
"Lo faremo quando sarò in grado di capire cosa stai dicendo"
"Ti prego"
"No" grida lei, riprendendo subito a ballare, voltandosi nuovamente verso Mike, che le sorride senza troppi problemi.
Iniziano a ballare insieme, sotto lo sguardo di Jackson, che vorrebbe essere ovunque ma non qui in questo momento, non può guardare una scena simile. Mike le tocca i fianchi attirandola di più a sé, in modo da ritrovarsi con il volto ed il corpo a pochi centimetri dal suo, come quel giorno al cinema, quando si sono baciati per la prima volta. I movimenti si fanno sempre più provocanti, finché lui non prende a lasciare alcuni baci sul suo collo, baci intensi accompagnati da alcuni morsi. Kara non comprende più nulla ma non vuole comunque liberarsi da lui, ha sempre sognato di vivere dei momenti simili con Mike, di essere la sua ragazza, che lui l'amasse in qualche modo. Senza esitare prende il suo volto tra le mani e lo bacia, con foga e passione, non desidera nient'altro che questo adesso. Mike ricambia il bacio e tenta di trovare un accesso nella sua bocca, muovendo la lingua contro la sua, costringendola così ad aprire le labbra pur di lasciargli spazio.
Quello che accade dopo? Nessuno lo sa, infatti tutto d'un tratto arriva la mattina, Kara è stesa in cucina, la casa è in ordine e fuori piove, ormai l'autunno è pienamente arrivato. Apre piano gli occhi, la testa le fa male e non riesce a muovere un muscolo, la cosa peggiore è che non ricorda più niente, dopo il bacio con Mike ci sono dei vuoti di memoria, solo un profondo nero.
"Oh no" dice sconvolta da ciò che potrebbe essere accaduto, mentre nella sua mente si fanno spazio più e più idee, nessuna di queste però ha un risvolto positivo.

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