Venerdì(1/11/15)
È passato un mese.Un mese senza che parlassi con Camila, le ci ha provato e ci sta provando tutt'ora, penso che sia arrivato il momento di perdonarla.Oggi non c'era a scuola, le parlerò lunedì, saluto le mie amiche e torno a casa, Amy Winehouse risuona nelle mie orecchie, entro e la prima cosa che faccio è quella di scollegare le cuffiette e attaccare il telefono allo stereo in sala, i miei tanto non ci sono.<They tried to make me go to rehab but I said 'no, no, no' yes I've been black but when I come back you'll know know know I ain't got the time and if my daddy thinks I'm fine he's tried to make me go to rehab but I won't go, go, go>
Entro in cucina e mi paralizzo, Camila è seduta al tavolo con le braccia conserte, mi sta fissando.
<Che ci fai qui?>
<Cosa vuoi che faccia?>
La guardo confusa ma lei rimane impassibile, si morde il labbro.
<Cosa devo fare per farmi perdonare eh?Mi manchi da morire Lauren, non ce la faccio più a non parlarti, non poterti abbracciare, anche solo a starti vicina, voglio che finisca tutto quest'odio che provi per me i—>
<Ferma, io non ti odio, non potrei mai>
<Non mi odi?>
Mi guarda sorpresa e un po' sollevata allo stesso tempo, prendo una sedia e mi posiziono davanti a lei che adesso sta giocando distrattamente con le proprie dita, prendo le sue mani fra le mie continuando a mantenere il contatto visivo.
<Non ti ho mai odiato, nemmeno il giorno della festa, ero arrabbiata e ferita, anche quando discutavamo non mi avevi mai detto una cosa simile e>le poso un dito sulle labbra<so che ti dispiace, il fatto è che non riuscivo a perdonarti, mi avevi ferita e delusa troppo, adesso è passato un mese e ti confesso che anche tu mi manchi da morire, ogni volta che ti passavo davanti e tu piangevi volevo abbracciarti e dirti che andava tutto bene ma non volevo allo stesso tempo, capisci?>
Annuisce, tolgo il dito e la guardo, continua a mordersi il labbro, le accarezzo il dorso delle mani e poi le nostre dita si intrecciano.
<Da quel che ho capito...m-mi hai p-perdonata?>
Evita il mio sguardo e lo punta a terra, con una mano glielo alzo, noto la paura e la tensione.
<Sì, mia piccola Camz>
Mi getta le braccia al collo e non posso non stringerla a me, mi è mancata da morire, mi stringe forte e la sento singhiozzare infatti poco dopo sento la mia spalla bagnata, le accarezzo dolcemente la schiena e poi le stampo un bacio sulla guancia, ha gli occhi pieni di lacrime e il viso pure, ha tutto il trucco colato, ridacchio.
<Camz non piangere>
<È che...io..cioè>
<Okay okay ma calmati su>
Sorride e mi abbraccia di nuovo, capisco che sta cercando di mandarmi il messaggio che non riesce a pronunciare, sento Shape Of You suonare per casa, mi alzo e prendo la mano di Camila.
<Say boy let's not talk too much grab on my waist and put that body on me come on now, follow my lead come, come on now, follow my lead>
*
Siamo sdraiate sul letto di camera mia come se non fosse successo nulla fra di noi, guardiamo la televisione, scherziamo e ci coccoliamo.Sentiamo la porta di casa sbattere, saranno tornati i miei, tanto per confermare la mia ipotesi poco dopo la porta di camera mia si apre, mia madre è tutta sorridente.
<Oh ciao Camila!Quanto tempo, come va?>
La cubana al mio fianco si siede pigramente ed uno sbuffo lascia le mie labbra, mia madre mi lancia un'occhiata e poi si concentra su Camila.
<Tutto bene e te?>
<Tutto bene grazie, ti fermi per cena?>
La ragazza tentenna per un po' finché non mi siedo anche io.
<Sì, devi dirmi qualcosa?>
<Ti saluta Chris>
<Come sta?>
<Bene, si è pure trovato una ragazza>
<Buon per lui>
<E tu invece?>
Camila si gira a guardarmi, mi mordo il labbro e guardo lo schermo.
<Ehm ne parliamo poi?C'è Orange Is The New Black>
Mia madre ridacchia e annuisce prima di andarsene chiudendosi la porta alle spalle, Camila scoppia e ridere e poi si risdraia, l'abbraccio da dietro e poso le mani appena sotto al suo seno, sembra non farci caso e si concentra sulla serie TV.