La realtà mi colpisce come una tempesta di neve improvvisa, non sai come e quando ma sai che arriverà prima o poi, ne sai le cause ma ti trovi comunque impreparata.
<Stai bene Lauren?>
<Sì io...sono confusa>
<Come conoscete la mamma?>
<Vanno a scuola insieme, va a giocare insieme a Normani>
La bambina annuisce e scende dalle gambe della nonna e corre incontro alla nera che si alza e la prende in braccio.Guardo la donna che mi sorride.
<È successo tre anni fa, con comune accordo con Ale e Sinhue abbiamo deciso di tenere la bambina qua con noi, Camila la viene a trovare appena può...>
<Non capisco, aveva appena 15 anni...>
<Lo so benissimo, un ragazzo, non hai mai voluto dire un nome l'ha violentata ed è rimasta incinta, non voleva dirlo a voi amiche quindi l'abbiamo fatta venire qua...>
<Austin Mahone>
Mi guarda confusa.
<È lui che l'ha....è lui il padre>
<Te ne ha parlato?Non pensavo l'avrebbe mai fatto...>
<Mi ha parlato di Austin ma non di Aria...non capisco il perché>
<Beh adesso state insieme no?Avere una bambina...>
<Le parlerò non appena torniamo a New York>
<Sii delicata però, è davvero spaventata che tu la possa lasciare>
<Non lo farò>
<Lo so benissimo, si vede che la ami, sono contenta ci sia tu al suo fianco>
Sospiro e bevo un sorso d'acqua, è stato un duro colpo.
<Portate Aria con voi>
<Non lo so, deve decidere Camz>
<Falle una sorpresa Lauren, impara a conoscere Aria, infondo se intendete andare a vivere insieme Aria starà con voi no?>
<Non abbiamo mai parlato di vivere insieme, cioè già lo facciamo ma ci sono i miei genitori con noi...ma va bene, porterò la bambina a New York>
<Davvero?>
<Sì, vedrà nuovi posti e Camila potrà rivederla, le farà piacere>
<Sei davvero una brava persona Lauren, ora va a conoscere la piccola>
Annuisco e dopo aver bevuto un altro sorso d'acqua mi alzo e raggiungo Mani in salone, sta giocando con la piccola e non appena mi nota si alza.
<Vado a parlare con Lucia>
Annuisco e mi avvicino alla piccola che mi sorride.
<Tu sei molco amica della mamma?>
<Sì piccola, io e la tua nonna avevamo pensato di portarti a casa sua>
<Davvero??>
Il suo sorriso si allarga ancora di più e non posso non notare quanto assomigli a Camila, se non fosse per i capelli ricci sono proprio due gocce d'acqua, mi abbasso alla sua altezza.
<Davvero piccola>
Lancia un urlo entusiasta e mi butta le braccia al collo, stringo a me la bambina e poi la prendo in braccio, è una sensazione strana pensando che è figlia di Camila.Ammetto di essere un po' arrabbiata con la cubana però quando torneremo a New York ne parleremo, adesso non dovremmo più avere segreti, mai più.
<Lauren tengo hambre>
<Bien>
La porto in cucina dove vedo la nera e Lucia ridere, si girano entrambe a guardarmi e sorridono, poso la bambina a terra e subito corre verso la nonna.
<Tengo hablar abuela>
<Bien, voy a hacer algo>
La donna si alza ed io mi siedo vicino a Normani, nonna e nipote iniziano a conversare.
<Stai bene?>
<Sì solo....è stato un duro colpo>
<Già, però è molto ben educata e le assomiglia molto>
<Hai ragione...>
<Almeno adesso non avete più segreti>
<Speriamo>