Sabato(14/3/16)
Non ne abbiamo più parlato dopo quel giorno, l'hanno fatta uscire solo ieri dall'ospedale e Aria è rimasta a casa con i miei mentre io andavo a scuola e poi da Camila.Adesso siamo sdraiate sul letto mentre Aria è andata al parco con Clara e Mike, gli piace molto la bambina.<Laur non ho voluto dirti niente perché avevo paura che mi avresti lasciata sapendo che avevo una figlia, e per l'amicizia non mi sentivo di parlare di Austin e di quello che era successo e mi dispiace, davvero davvero tanto...>
<Pensavo mi conoscessi, non ti avrei lasciata mai e poi mai, avremmo trovato una soluzione>
<Mi dispiace Laur...scusami>
Guardo la ragazza al mio fianco, sta fissando il soffitto e sta piangendo silenziosamente, mi sposto su di lei e la bacio, un semplice bacio a stampo.
<Promettimi solo una cosa>
Fa una faccia interrogativa.
<Promettimi che da adesso in poi non ci saranno più segreti fra noi, mai più..>
<Te lo prometto>
Intrecciamo i mignoli come facevamo da bambine quando facevamo le promesse, quelle che non si infrangono, quelle sincere e pure, quelle che nessuno infrange.Mi alzo prendendole la mano in modo che si alzi anche lei, le lascio un bacio a stampo e poi l'abbraccio, i suoi muscoli si rilassano immediatamente e ricambia l'abbraccio, le accarezzo la schiena, so che ne aveva bisogno.
<Camz non piangere>
<Io...non ti merito Lauren>
<Non dire fesserie, ora andiamo da Aria>
Mi stacco e la guardo negli occhi, annuisce lievemente e mi sorride, sorrido anch'io e mi infilo le scarpe, recupero il telefono e poi usciamo di casa, c'è il sole.Le prendo la mano e le accarezzo il dorso, non c'è molte persone in giro, qualche ragazzo e qualche anziano con i nipoti.Raggiungiamo Central Park ed entriamo, questo parco è a dir poco enorme, riesco però ad intravedere in lontananza mia madre seduta su una panchina insieme a mio padre, così ci dirigiamo da loro.
<Ciao ragazze>
<Ciao, Aria?>
<È là>
Clara indica i giochi davanti a lei, lascio la mano di Camila in modo che vada da lei mentre io mi siedo fra mia madre e mio padre e guardo la cubana mentre raggiunge la propria figlia, fa un po' strano chiamarla così.
<Avete risolto?>
<Sì sì, tutto a posto>
<Aria?>
<Deciderà lei, saprà cosa è meglio per la bambina>
Continuo a fissare la ragazza che adesso sta aiutando la piccola a salire sullo scivolo, sembra davvero molto felice, sia lei che la bambina.Sposta lo sguardo su di me e mi sorride.
<Va', avanti!>
Mi madre mi da una leggera spinta così mi alzo e un po' titubante raggiungo la mia ragazza che adesso sta di nuovo guardando la piccola che sta per scendere dallo scivolo, sento lo sguardo dei miei bruciarmi addosso.Cingo la vita di Camila col braccio e lei sussulta prima di rilassarsi e avvicinarmi di più a lei.
<Grazie Lauren>
<Non devi ringraziarmi, ho fatto quel che dovevo fare, tu avresti fatto lo stesso>
<Ti amo Lauren>
<Anche io Camz, anche io....>
Stringo la ragazza fra le mie braccia e guardo la bambina mentre scivola giù, quando arriva a terra ride e ci viene incontro.
<Lauren tu ami la mamma?>
Mi allontano da Camila ed indietreggio un po', la mia ragazza mi guarda e poi guarda la bambina.
<Tesoro perché lo chiedi?>
<Ti guarda in modo strano...ti ama?>
Sia la mora che la bambina mi guardano, tossisco e mi guardo intorno.
<Ehm io...>
<Aria io e Lauren ci vogliamo davvero davvero tanto bene>
<Vi amate?>
<Lo vuoi il gelato?>
La bambina mi scruta lievemente e poi annuisce.