Sabato(7/3/16)
Io e Mani siamo in macchina dirette all'aeroporto per poi andare a Cuba a trovare i nonni di Camila, a lei abbiamo detto che andavamo in campeggio e sembra averci creduto, meglio così, non mi piace mentirle ma voglio scoprire cosa la turba.Oggi c'è il sole e fa un caldo da morire, abbiamo entrambe i finestrini abbassati.<Magari non è niente di grave>
<Non ci credi nemmeno tu a quello che hai appena detto>
<Okay hai ragione ma smettila di essere così tesa, metti ansia>
<Scusa>
<A proposito ha chiamato Simon, sabato prossimo ci vuole un studio, ha detto che ci vuole far sfondare>
<Giusto c'è anche quello...>
<Ormai abbiamo preso un impegno e poi stiamo iniziando ad avere successo>
<Adesso non è fra le mie priorità, tutto qua>
*
Cuba.Da piccola ci venivo spesso con la mia famiglia e quella di Camila, abbiamo sempre passato le vacanze insieme.
<Sai dove abitano?>
<Sì, vieni>
Prendiamo le nostre valigie e decidiamo di girare a piedi, l'Havana non è enorme e poi è più bello camminare in queste città, piene di cultura, di storia e di arte.Mi fermo davanti casa di Alvaro e Lucia, guardo Normani che mi sorride e poi busso, una bambina, anzi la bambina, quella delle foto sul telefono di Camila ci apre la porta e ci guarda, ha il suo stesso sguardo.
<Tesoro chi...ciao Lauren, Normani>
<Ciao Lucia>
<Entrate su, Camila è con voi?>
<No>
La donna si irrigidisce e ci fa entrare, la bambina rimane in silenzio a guardarci.
<Aria loro sono amiche di...Camila>
<Io sono Aria>
Stringo la mano alla bambina che sorride e poi da la mano alla mia amica, assomiglia davvero tanto a Camila.
<Aria va a giocare in camera>
<Ma la mamma?>
<Va di là>
La piccola annuisce e poi corre via, ma Sinhue non è morta?
<Ragazze sedetevi>
Mi scambio uno sguardo con la nera e poi ci sediamo, la donna prende dell'acqua dal frigo e poi dei bicchieri, posa il tutto davanti a noi e ci sorride.
<Allora qual buon vento vi porta qua?È da un po' che non ci sentiamo>
<Hai ragione, scusaci>
<Ehi siete ragazze giovani, è normale che pensiate a divertirvi piuttosto che a noi vecchi...>
Ridacchia e sorseggia dell'acqua, guardo Normani che annuisce.
<È Camila>
La donna davanti a noi si ricompone ed annuisce, come se sapesse già tutto.
<L'altro giorno mi ha chiamata, ha paura che tu capisca tutto Lauren, è spaventata>
<Da che cosa?>
<È buffo che tu non l'abbia ancora capito, l'ami così tanto eppure questo amore non basta per farti aprire gli occhi, non posso dirvi nulla io, per rispetto verso mia nipote>
<Infatti non capisco, è così grave?Centra sua sorella?>
La donna ridacchia.
<Non posso parlartene, devi vedertela con Camila, è davvero terrorizzata che tu la possa lasciare, conoscendoti non penso che lo faresti ma non vuole darmi ascolto, è così giovane...>
<Lei si rifiuta di dirmelo, devi aiutarmi tu>
<Normani ha capito, o mi sbaglio?>
Mi giro verso la mia amica che beve un sorso d'acqua e poi guarda la donna.
<Non ne sono sicura, ma penso di sì>
<Lauren apri gli occhi, fallo per Camila...>
<Lucia non riesco a capire dove vuoi andare a parare>
<È così ovvio...ARIA!>
Poco dopo la bambina spunta in cucina sorridendo alla donna che mi guarda, sposto lo sguardo sulla bambina e mi si accende una lampadina, se non fosse sua sorella?È...guardo Normani che annuisce lievemente.
<Sì Lauren, è sua figlia>
Guardo Lucia che prende in braccio la bambina e mi guarda, osservo Aria, sembra davvero una Camila in miniatura tranne per i capelli, ricciolini.