Accompagnamo la bambina in gelateria insieme a Mike e Clara che le tengono le mani, io e Camila stiamo più indietro, le prendo la mano.
<Non ho intenzione di parlare con Aria, vorrei che prima ti conoscesse un po' meglio>
<Mi sembra una buona idea>
<Sei sicura che a te vada bene?>
Noto con la coda dell'occhio che si gira a guardarmi mentre io tengo lo sguardo fisso davanti a me, scrollo le spalle ed annuisco, ammetto che non mi piace questa idea, voglio poter baciare la mia ragazza quando mi pare senza preoccuparmi di niente e di nessuno ma capisco le sue decisioni e motivazioni.
<Lauren?>
<Sì sì>
<Non ti sta bene ho capito, è che davvero non so che altro fare>
<Va bene così, davvero>
<Scusami Lolo, mi farò perdonare>
<Ti ho detto che va bene così>
<Però stai mentendo, parliamone>
<Non c'è niente da dire, io vado a farmi un giro, ci vediamo a casa?>
<Lauren i—>
<Salutami Aria>
Le lascio un bacio sulla guancia e dopo aver rivolto un ultimo sguardo ai miei con la bambina mi rigiro e ripercorro la strada per tornare a casa.Non sono arrabbiata, sono solo confusa e forse sì, anche un po' di arrabbiata e non so cosa fare, ho paura di impazzire da un momento all'altro, sono successe troppe cose in troppo poco tempo.Inizio a correre senza una meta precisa, passo davanti casa ma non mi fermo, continuo a correre, devo sfogarmi in qualche modo, iniziano a farmi male le gambe ma continuo a correre, sto quasi uscendo dal centro di Manhattan ma al momento non mi importa molto, sento il cellulare squillare e lo lascio fare.Esco dal centro e mi fermo a riprendere fiato, appoggio le mani sulle ginocchia, mi guardo intorno, non c'è nulla praticamente, una casa abbandonata, un baretto e basta.Entro dentro al bar e subito noto che è vuoto, non c'è davvero nessuno se non la barista, mi avvicino lentamente al bancone.
<Salve, desidera?>
<London Gin>
La ragazza annuisce e mi versa l'alcolico nel bicchiere, bevo tutto d'un sorso e sento di nuovo il telefono squillare, sbuffo e guardo chi è, Camila.Metto il telefono in silenzioso e poi lo rimetto in tasca.
*
Camila pov's
Sono preoccupata per Lauren, è da questo pomeriggio quando se n'è andata che non la sento, non risponde al telefono e non so che cosa fare, non doveva scoprire di Aria, almeno non così.
<Mamma dov'è Lauren?>
<Doveva fare una cosa urgente tesoro, tornerà presto>
Prendo la piccola in braccio e le sorrido, ricambia il sorriso e poi si accoccola su di me, accendo la televisione e metto sui cartoni.
*
È quasi ora di cena e di Lauren nessuna traccia, poso Aria sul letto e mi infilo le scarpe, recupero il telefono e scendo velocemente al piano di sotto, Mike è intento a guardare la partita mentre Clara sarà in cucina.
<Mike>
<Sì?>
<Io vado a cercare Lauren, potete tenere sott'occhio Aria?>
<Certo, almeno tu rimani raggiungibile>
<Sì sì>
Si alza e dopo avermi sorriso va al piano di sopra, esco velocemente di casa e mi guardo un po' intorno, penso che Lauren sia andata verso la periferia, ha preso la strada per tornare a casa ma se qua non c'è sarà sicuramente in periferia.Fa ancora abbastanza freddo a quest'ora, anzi fa molto freddo, mi stringo nel mio cappotto e poco a poco esco da Manhattan, iniziano ad esserci molti meno grattacieli.In lontananza vedo una persona che potrebbe essere Lauren, stessa altezza e corporatura solo che barcolla, mano mano che mi avvicino capisco che è lei, sorrido e gli corro incontro per poi abbracciarla, inizialmente rimane un po' rigida ma poi ricambia l'abbraccio.
<Mi stavo preoccupando Laur>
<Io...>
Capisco subito che ha bevuto troppo, mi stacco da lei e la guardo, inclina la testa lateralmente.
<Quando starai meglio mi racconterai>