Arrivo al locale in poco tempo, non è molto lontano da casa, entro e subito mi dirigo nell'ufficio di Tom, busso e poi entro.
<Oh ciao Lauren, allora volevo dirti che dato che vai a scuola e qua bisogna lavorare fino a tardi ti aumenterò lo stipendio, guadagnerai 2000$ al mese va bene?>
<Non è necessario signore>
Ridacchia e finalmente alza lo sguardo dalle scartoffie e lo punta su di me.
<Chiamami pure Tom, comunque ormai ho deciso ora va pure a lavorare Lauren>
Annuisco e dopo avergli sorriso vado dietro al bancone, non c'è molta gente adesso ma sono sicura che più tardi sarà pieno questo posto.
*
Metto apposto l'ultimo bicchiere e sospiro, sono davvero esausta, guardo l'ora, le 3:20 perfetto.Chiudo il locale e poi mi incammino per tornare a casa, fa un freddo polare, mi stringo nelle spalle e poi arrivo a casa, faccio scattare la serratura ed entro in casa, sto morendo di sonno, entro in camera e vedo Camila che dorme, ha pianto, si vedono i segni.Mi metto il pigiama e poi le lascio un bacio sulla fronte, lascio i vestiti sulla sedia e poi me ne vado nella camera degli ospiti, non ho voglia di dormire con lei, imposto la sveglia alle 6:30 e poi mi butto sul letto.
*
Sabato(24/1/16)
Spengo la sveglia e mi alzo, sto morendo di sonno, rientro nella mia stanza e noto che Camila sta ancora dormendo, mi faccio una doccia veloce e poi esco dal bagno, mi vesto velocemente e mi siedo sul bordo del letto.Accarezzo una guancia alla mia ragazza che mugola qualcosa e si rigira.<Hai dormito fuori?>
<Ero nell'altra stanza>
<Ma—>
<Dobbiamo andare, preparati piccola>
<Lauren>
<Ti aspetto giù>
Le lascio un bacio sulla fronte e poi me ne vado, metto su il caffè e poi le preparo una fetta di pane con la Nutella, gliela lascio davanti la tazza di caffè e dopo aver bevuto il mio torno in camera, Camila è girata di spalle in intimo mentre cerca dei vestiti in armadio, le cingo i fianchi con le braccia e pianta un urlo.Scoppio a ridere e la stringo di più a me.
<La colazione è pronta di sotto okay?Muoviti o faremo tardi>
Le lascio un bacio sulla guancia e poi mi allontano ed entro in bagno, non ho molta voglia di parlarle, non capisco come faccia a pensarla così, come faccia a non capirmi.Mi lavo i denti e mi trucco, mi asciugo velocemente i capelli e poi esco e mi scontro con Camila.
<Lauren possiamo parlare?>
<Ti aspetto sotto, muoviti>
Le passo affianco e dopo essermi infilata le scarpe e aver preso il telefono scendo al piano di sotto, guardo l'ora, le 6:55.Arriveremo in ritardo.
<Lauren ti devo parlare>
<Parleremo per strada, ora andiamo>
Le apro la porta e poi usciamo, fa abbastanza freddo, la cubana al mio mi prende la mano e la lascio fare, le nostre dita si intrecciano.
<Lauren mi dispiace per ieri io...non riuscivo a capire però ci ho riflettuto e ora capisco, hai ragione a voler trovare un lavoro e probabilmente il mio non capire è dovuto al fatto che non voglio perderti e ad un fatto di egoismo, se tu non trovassi un lav—>
<Non sei egoista>
<Sì che lo sono!Non volevo che tu trovassi un lavoro perché se dovessimo litigare potresti andartene da un momento all'altro senza avere la possibilità di rimettere a posto le cose e volendo potresti anche non tornare.Al contrario se non avessi un lavoro anche se litigassimo non potresti andartene, non potresti lasciarmi da sola...>
<Non ti lascerò mai da sola, mai e poi mai però devo avere una mia indipendenza capisci?>
<Sì e hai ragione>
Mi fermo e mi volto verso di lei, mi guarda confusa.
<Non mi piace litigare con te Camz>
<Neanche a me con te>
Le sorrido per poi baciarla, le nostre lingue si scontrano in cerca di un disperato contatto, le mordicchio il labbro inferiore.
<Ragazze muovete il culo!Simon ci aspetta>
Ci stacchiamo ed entrambe ci giriamo verso l'entrata dello studio, gli altri quattro sono sulla porta che ci stanno guardando ridendo, Camila arrossisce ed io leggermente, Shawn mi fa l'occhiolino.