Giovedì(14/11/15)
Sono sdraiata sul letto con la testa posata sulle gambe della mia migliore amica.Mi sta accarezzando i capelli mentre io faccio zapping in televisione, non c'è nulla di interessante, sbuffo e la spengo.<Che facciamo?>
Alzo lo sguardo ed incontro quello di Lauren, fa spallucce e mi lascia un bacio sulla fronte, sorrido.
<Stai bene?Oggi sei parecchio pallida>
<Sto bene, tranquilla>
Mi guardo il braccio, sento che sta sanguinando ancora.Mi tiro su e mi alzo.
<Arrivo subito, vado in bagno>
Annuisce così vado a rimedicarmi.
Lauren pov's
Mentre aspetto che esca mi cade lo sguardo sul pavimento, c'è del sangue e non è mio, le è successo qualcosa.Esce dal bagno e mi guarda, segue il mio sguardo e si morde il labbro per poi tornare a sedersi vicino a me, le prendo una mano e noto che fa una smorfia.
<Che ti è successo?>
Senza dire una parola si tira lentamente su la manica, vedo una fasciatura, ha lo sguardo fisso su di me.Le tiro su la fasciatura.Non ci posso credere, la guardo e noto avere lo sguardo sul pavimento, col pollice le asciugo le lacrime.
<Chi te lo ha fatto?>
<Non è importante>
<Si che lo è, cavolo ti rimarrà una fottuta cicatrice a vita!Dimmi chi cazzo te lo ha fatto!>
<Va bene ma puoi calmarti?>
Annuisco per poi scusarmi con lo sguardo, mi sorride lievemente.
<Lucy...>
<COSA?!>
<Shh!Cristo non urlare Laur>
<Scusa>
Continuo a guardare il segno, è una linea verticale con sopra delle sbarrette orizzontali.
<Denunciala>
<No, non fa niente, passerà>
<Ma—>
<No Lauren, non lo farò>
<Come vuoi>
Le lascio un bacio vicino al simbolo e poi l'abbraccio, è l'unica cosa da fare, la stringo a me e la sento singhiozzare.Le accarezzo la schiena.
<Va tutto bene Camz, ti giuro che non ti farà mai più del male, ti proteggerò>
<L-Lolo...ho paura>
<Non averne, nessuno ti toccherà mai più>
Mi allontano da lei e la guardo negli occhi, le asciugo le lacrime con il pollice soffermandomi sulle sue labbra, ne traccio lentamente il contorno.Mi guarda ed io guardo lei, sposto la mia mano sulla sua guancia, mi avvicino lentamente al suo viso, lei fa lo stesso, le nostre labbra sono a pochi centimetri di distanza.Stiamo quasi per baciarci quando sentiamo bussare.
<Ragazze vi va di uscire insieme a me?>
Mi allontano velocemente da Camila e mi alzo, vado ad aprire la porta, Clara è accucciata all'altezza della maniglia, la guardo confusa.Si alza subito e mi sorride, guarda oltre alla porta così la chiudo.
<Che stavate facendo??>
<Nulla, parlavamo>
<Come no!Uscite?>
<Sì, adesso arriviamo>
Rientro in camera e vedo che Camila è ancora seduta sul letto, mi mordo il labbro e prendo le scarpe, è imbarazzante dopo quello che è successo.La mora si alza e prende anche lei le scarpe, mi guarda, evito il suo sguardo e prendo il cellulare.
*
Io e Camila non ci siamo parlate per tutta la giornata, ci guardavamo quasi tutto il tempo ma senza proferire parola.Adesso io sono in camera nostra mentre lei.non lo so, Thinking Out Loud di Ed mi rimbomba nelle orecchie, la canticchio mentre fisso il soffitto, guardo l'ora sul telefono, le 1:30Pm.Mi alzo e vado in bagno per lavarmi i denti e sciacquarmi la faccia, mi mordo il labbro ed esco, decido di mettermi il pigiama.
Camila pov's
Entro in camera e vedo Lauren in reggiseno girata di schiena, si gira di scatto e non appena mi vede si rigira verso il letto.Arrossisco e sospiro, si siede sul letto e prende il telefono, sospiro e decido di cambiarmi in bagno, sarebbe imbarazzante davanti a lei.Mi sciacquo la faccia e mi lavo i denti, mi medico il simbolo, brucia ancora parecchio, mi mordo il labbro che inizia a sanguinare poco dopo.Mi sciolgo i capelli e torno in camera, noto che alza un'attimo lo sguardo e poi lo riporta sullo schermo.Spengo la musica e anche la luce, mi sdraio vicino a Lauren e le do le spalle, la sento sospirare e poco dopo il suo petto a contatto con la mia schiena giusto il tempo di mettere il telefono in carica sul comodino.
<Camz>
<Mm?>
Non risponde così mi rigiro verso di lei, mi sta fissando.
<Lauren?>
Scuote la testa e si rigira dandomi le spalle, sospiro e le lascio un bacio sulla spalla per poi rigirarmi e darle anche io le spalle.