Capitolo 4

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Linving in Americaaaaaa!
Chi non la conosce vuole dire che è troppo giovane mentre io sono una mummia😂
Tornando a noi, Xandra adesso partirà per l'America e vi assicuro che ne vedremo delle belle😈
Tyler lo scoprirete poco alla volta ma intanto vi lascio la sua foto.
Buona lettura

"I passeggeri per l'aereo diretto a New York sono pregati d' imbarcarsi."

Sistemo lo zaino in spalla e trascino il troiller verso l'entrata per andare in prima classe, dove mi aspetta un comodo posto isolato, bibite e un bel sonno prima di atterrare in suolo americano.

"Beh, credo che adesso dovrei salutarti."

Mi giro verso mio nonno e al suo plotone di scagnozzi, ne non si era notato, ho passato questi anni a seminarli per fare tante stronzate.

"Si credo che dovresti, a meno che non vuoi distinguerti dalle masse di nipoti affezionate ai propri nonni."

"Foooorse."

Diventa serio quando poi io scoppio a ridere e gli tendo una mano.
L'abbraccio l'ha consumato ieri sera quindi si deve accontentare.

"Addio nonno."

"Questo è un arrivederci Nebol'shoy obez'yana."

Stringe la mia mano, mentre cerco di imprimermi nella mente i tratti del suo viso.
Il mio viaggio in America è un suicidio, Ghost è temibile peggio del diavolo e il suo vantaggio più grande è l'anonimato, ma ho abbastanza informazioni per riuscire ad avvicinarmi a lui e una volta trovato prenderò ciò che mi ha tolto.

Faccio un cenno anche alle guardie del corpo in lacrime, a quanto pare si divertivano ad inseguirmi, e poi, dò le spalle a tutto è mi preparo ad abbandonare la Russia.
Sono sicura che in America morirò di caldo e mi mancherà questo nostro freddo costante.

***
Dopo sette ore di viaggio in cui non sono stara disturbata da terribili mocciosi che fanno troppe domande, arrivo sul suolo americano di notte.
Odio il fuso orario.

Prendo le mie valigie e quando sto per uscire vedo delle guardie avvicinarsi a me.

"Lei è Alexandra Volkov?"

"No, sono solo Xandra Volkov."

"Può seguirci un momento?"

"Dio, non credevo di essere così famosa anche nel vostro continente sapete?"

Cercano di prendermi sotto braccio ma lo scanso e faccio segno di precedermi, ancora non merito l'onore di essere scortata dalla polizia, per ora.

Entriamo in una saletta dove trovo la classica coppia poliziotto buono e poliziotto cattivo, un classico.

"Signorina Volkov, come mai si trova in America?"

"Avevo bisogno di una vacanza."

Aprono le mie borse per perquisirle, mentre lo sbirro vicino al muro prende la parola.

"Ah si? Strano, e allora perché va in giro con delle pistole?"

Le due guardie mostrano le armi, farle passare in Russia è stato facile, i Volkov sono rispettati, ma in America ho già pronto un bel piano.

"Ho l'importo d' armi, quindi sono legalizzate e poi, l'America è un paese pericoloso."

"Come osa lei..."

"Io oso eccome, e qui che ho seppellito i miei genitori!"

Li guardo dritto negli occhi per poi riprendermi le borse mentre mi avviò verso la porta.

Angel of Revenge      #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora